OTTMARSHEIM
R. Lehni
Cittadina francese dell'Alsazia (dip. Haut-Rhin), dove sorge la chiesa dedicata ai ss. Pietro e Paolo, già appartenente all'abbazia benedettina di Sainte-Marie.In ragione della [...] per la prima volta in Alsazia. La chiesa di O. risulta dunque una trasposizione semplificata del più prestigioso dei monumenti carolingi e testimonia la fedeltà dell'arte ottoniana alla tradizione imperiale.Come un edificio così originale e carico di ...
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L’arte fiorita in Germania, e in parte in Lombardia, sotto l’egida degli imperatori sassoni fino all’anno Mille circa. Sostanzialmente legata alla riforma monastica del 10°-11° sec. e all’esaltazione dell’idea [...] . Nella scrittura, così come per i modelli iconografici, la cultura o. si basa largamente su quanto elaborato dalle scuole carolinge; anche se talvolta artisti, come il Maestro del Registrum Gregorii, attingono direttamente a modelli del 4°-5° secolo ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] la ben nota pianta dell'abbazia e prodotto un modello dell'intero complesso. Le più recenti riletture dell'a. carolingia (Hubert 1968; Heitz 1980; D'Onofrio 1983) hanno ripreso e precisato alcuni temi fondamentali: quello dell'imitazione del mondo ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] alle costruzioni in muratura. Ciò nonostante fecero la loro comparsa anche queste ultime, in qualche caso riprendendo edifici di epoca carolingia, come a Doué-la-Fontaine o ad Andone, in altri casi impiantandosi ex novo su siti mai prima abitati. Fu ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] già noto a S. Valentino a Roma e nel piano di San Gallo. Reminiscenze, talvolta anche assai creative, di altri schemi carolingi di minor seguito si trovano comunque nel Fraumünster di Zurigo (sec. 10°), nel St. Pantaleon di Colonia (964-980 e 984 ...
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Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] della lavorazione dei metalli e in genere di una produzione orafa in situ si mantenne anche in età carolingia, conservandosi il ricordo di officine specializzate nelle abbazie benedettine di Erstein e di Ebersmunster, quest'ultima fondata nel ...
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ARCHITETTURA RAFFIGURATA
A. Peroni
T. Velmans
P. Cuneo
Uno specifico interesse per le raffigurazioni architettoniche nei più diversi contesti iconografici del Medioevo è frutto di studi recenti e [...] dell'a. a una cornice modanata, talora con inversioni o distorsioni singolari: qui la casistica è particolarmente ricca negli avori carolingi, ma sempre sulla base di modelli tardoantichi come i dittici consolari (Cagiano de Azevedo, 1985); né vanno ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] più bassa, dall'uso sapiente del colore. In alcuni episodi, l'iconografia adottata rivela la conoscenza diretta degli avori carolingi, mentre per le cinque scene del ciclo di Erode - prive di persuasivi precedenti - è emerso un legame con il ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] sono le produzioni poetiche e musicali che interessano vari generi liturgici, in particolare gli inni, i responsori e, dopo l'epoca carolingia, gli uffici ritmici.Dal momento che la Chiesa di Roma non ha accolto l'innodia se non dopo il Mille, prima ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] dato dalla mancanza di un vero e proprio transetto, tanto che è stato adottato un termine d'uso per l'architettura carolingia, gli 'annessi', ossia due corpi di fabbrica aggregati al corpo delle navate - sporgenti in pianta e di altezza pari a quella ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
annali
s. m. pl. [dal lat. annales, der. di annus «anno»]. – 1. Narrazione storica di avvenimenti politici o comunque importanti, divisa per anni: a. romani, francescani, carolingi. In partic., a. massimi, nell’antichità romana, raccolta di...