BELLAVIA, Marcantonio
Mario Pepe
Siciliano, se ne ignorano sia il luogo sia la data di nascita. Può solo stabilirsi, per evidenza di documenti, che tra l'anno 1668 e il 1670 egli era a Roma, dove svolse [...] titolo dato, al volume, Pensieri diversi..., e sul quale appare la firma falsa del Bloemaert) e a un ritratto di Annibale Carracci, nel foglio successivo, sul quale, in basso, si legge "Anibale Caracci dis. ed inc. il suo Ritratto". Si tratta di un ...
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LIPPI, Giacomo, detto Giacomone da Budrio
Francesco Landolfi
Figlio di Ulisse, nacque il 4 marzo 1577 a Budrio, presso Bologna. Si trasferì a Bologna agli inizi del Seicento, quando sposò, il 25 apr. [...] verso la fine del primo decennio del XVII secolo. Un primo dipinto per il quale si può ipotizzare una collaborazione tra Ludovico Carracci e il L. è la Madonna con Bambino fra i ss. Bartolomeo e Nicola, nella chiesa di S. Lorenzo a Budrio, riferibile ...
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BONAVERI (Bonavera)
Anna Ottani-Ludwig Döry
Artisti bolognesi, attivi tra la fine del sec. XVII e gli inizi del XVIII, figli della sorella di D. M. Canuti, Giulia, "che pure dipingeva figure" (Crespi, [...] del Seicento che lo spinse a trarre ripetutamente le sue incisioni dalle opere di Ludovico Carracci (Predica di s. Giovanni Battista), di Annibale Carracci (Lot e lefiglie), di Francesco Albani (Battesimo di Cristo), del Canuti stesso (Martirio di s ...
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Pittore, nato a Ferrara nel 1569, morto ivi nel 1632. Fanciullo, entrò nella bottega del Bastaruolo, e all'influenza di questo primo debole maestro si collega il quadro con S. Tommmso d'Aquino, in San [...] Venezia, ove l'attrassero le grandi composizioni del Veronese. Ritornato a Bologna, seppe far sua sì bene la maniera di Lodovico Carracci, che le sue opere, secondo il Baruffaldi, venivano scambiate con quelle di lui. Dopo aver dipinto (1610-1611) un ...
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DIAMANTINI, Giuseppe
Paolo Bellini
Figlio primogenito di Vincenzo e di Vittoria Amici, nacque a Fossombrone (Pesaro-Urbino) nel 1621. Giunto in età di apprendere l'arte, fu inviato a Bologna ove, stando [...] colpito dall'arte incisoria di Simone Cantarini. Dal Malvasia (1678) si apprende inoltre che il D. ammirò in particolare Ludovico Carracci, di cui studiò con attenzione gli affreschi del chiostro di S. Michele in Bosco.
In una data non documentata, l ...
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CELI, Placido
Laura Gigli
Nacque a Messina verso il 1649. Le notizie sulla sua vita sono fornite dal contemporaneo F. Susinno. Iniziò a studiare sotto la guida di Agostino Scilla, noto pittore e filosofo [...] attratto dalla pittura classicista, frequentò l'Accademia del nudo dei Francesi e copiò e disegnò le opere dei Carracci e "tanto possesso pigliò di quella maniera tondeggiante e di mirabil rilievo nella Galleria Farnese, che gran disegnatore ...
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pittura di gènere Fedele e minuta rappresentazione pittorica di scene di vita quotidiana, in cui si ritraggono personaggi anonimi, borghesi o popolani, intenti al lavoro, in scene di festa ecc., ma anche [...] della p. di g.), ma anche l'Italia sviluppò una fiorente produzione di p. di g. a partire da I. Bassano e poi con A. Carracci, ma specialmente con i cd. bamboccianti (→ Laer, P. van) o con i seguaci di G. Ceruti detto il Pitocchetto (1698-1767). ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] (Michelangelo e Raffaello) e ne definisce i limiti cronologici dal sacco di Roma (1527) all’avvento dei Carracci. È un giudizio che, schiacciando le variegate espressioni artistiche di tale periodo in una complessiva immagine di decadenza ...
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Pittore, nato a Bologna il 15 maggio 1628, morto a Forlì il 6 settembre 1719. Dalla scuola del mediocre Giovan Battista del Cairo passò a quella dell'Albani, suo primo vero maestro. Sono di questo tempo [...] del C. sembra per il colore allacciarsi all'Albani e in parte anche al Guercino; per le forme e la composizione al Correggio, ai Carracci e al Reni.
Dei suoi figli, pittori, Felice, nato a Bologna nel 1660, morto a Forlì nel 1724, fu uno dei suoi più ...
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RIBERA, Jusepe de, detto lo Spagnoletto
Riccardo Filangieri di Candida
Pittore, nato a Játiva (Spagna) il 12 gennaio 1588, morto il 2 settembre 1652 a Posillipo presso Napoli. Adolescente, andò nella [...] il natio realismo si era in lui alquanto raddolcito al contatto della scuola bolognese, allora fiorente per l'arte dei Carracci. Così nell'educazione artistica del R. fu già un seme di arte italiana.
Attratto dalla fama dei grandi artisti italiani ...
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bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...
eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....