CALVART (Calvaert), Denis (Denys, Dionisio), detto Dionisio fiammingo
Paolo Borghi
Nacque probabilmente ad Anversa dal mercante Denis Caluwaert e da Marguerite van de Venne, che dai documenti dell'archivio [...] Camilla di Alberto de' Brini. Del 1602 e probabilmente un viaggio a Roma (se è il C. il Dionisio di cui parla Lodovico Carracci in una sua lettera datata Roma, 8 giugno 1602, pubblicata in Giordani) e del 1610 è una sosta a Modena - documentata dalla ...
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FLORIDI, Francesco
Graziella Sica
Nacque il 23 genn. 1805 (Archivio di Stato di Roma, Ospizio S. Michele, bb. 54, 143) a Roma, in una famiglia di modeste condizioni. Dal 1° febbr. 1815, infatti, il [...] p. 60; La raccolta di disegni della Calcografia naz. (catal.), a cura di L. Salemo - A. Pampalone, Roma 1972, p. 15; Annibale Carracci e i suoi incisori (catal.), a cura di E. Borea - G. Mariani, Roma 1986, pp. 87, 278; G. Milesi, Diz. degli incisori ...
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Pittore (Grasse 1732 - Parigi 1806). Fu il massimo riferimento artistico prima della Rivoluzione e si dedicò soprattutto alla pittura di piccoli quadri, garbati nel disegno e nel colore. Trattò soggetti [...] (1756-63); studiò la pittura decorativa del sec. 17°, approfondendo soprattutto l'opera di P. Barocci, Pietro da Cortona, dei Carracci; strinse amicizia con H. Robert con cui lavorò a Tivoli e visitò Parma, Venezia e Napoli dove poté studiare Ribera ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rappresentazione del paesaggio come forma autonoma, indipendente dalla “pittura di [...] ideale della “pittura di paese”; da qui i presupposti estetici di Nicolas Poussin e Claude Lorrain.
A Bologna i Carracci, negli ultimi decenni del Cinquecento, si erano orientati a una visione naturalistica attraverso lo studio del vero, per la ...
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FRANCHI, Lorenzo
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Sebastiano, nacque a Bologna intorno al 1565. Non è nota la sua prima formazione; giunse probabilmente a Reggio Emilia, dove fu a lungo attivo, al [...] fra i Misteri del Rosario e le piccole tele di analogo soggetto eseguite da vari artisti, fra i quali G. Reni, L. Carracci e D. Calvaert, per S. Domenico a Bologna; è verosimile che il F. abbia potuto conoscere le telette che erano state collocate ...
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LOMBARDELLI, Giovanni Battista
Bernadetta Nicastro
Nacque tra il 1535 e il 1540 a Montenuovo oggi Ostra Vetere, nell'Anconitano, e per questa sua provenienza è spesso ricordato dalle fonti come "della [...] ne abusò per intolleranza di fatica"; G.P. Bellori riprendeva l'episodio, già raccontato da C.C. Malvasia, in cui Annibale Carracci, vedendo un giovane che copiava una delle lunette dipinte dal L. nel chiostro della chiesa romana di S. Pietro in ...
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FANCELLI, Pietro
Vincernza Maugeri
Figlio dell'ornatista Petronio e di Orsola Benedelli, nacque a Bologna il 18 maggio 1764. Nel 1774 si trasferì con la famiglia a Venezia, dove studiò sotto la guida [...] ). Poco tempo dopo rientrò a Bologna, ove frequentò regolarmente l'Accademia Clementina e studiò in particolare le opere dei Carracci e della loro scuola (Masini, 1850).
A Bologna le sorti della pittura e della grande tradizione del passato restavano ...
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SCANNELLI, Francesco
Giulio Carlo Argan
Medico e scrittore d'arte forlivese, fiorito intorno alla metà del sec. XVII. Nel 1657 pubblicò a Cesena il Microcosmo della pittura, dedicato a Francesco I di [...] traccia, nel secondo libro della sua opera, uno schematico sviluppo, ricollegandole ai capiscuola e dando particolare rilievo ai Carracci. Il libro non ha notevole importanza critica o documentaria; ma segna un passo non trascurabile nel tentativo di ...
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PASSERI, Giuseppe
Cristiano Giometti
PASSERI, Giuseppe. – Figlio di Cesare, nacque a Roma il 12 marzo del 1654 (Pascoli, 1730-36, 1992, p. 301).
La datazione è confermata dalla biografia di Nicola Pio [...] ma il suo vero maestro fu Carlo Maratti che lo fece studiare sui testi canonici del classicismo da Raffaello ad Annibale Carracci, da Guido Reni a Nicolas Poussin. Le qualità di Passeri si rivelarono presto anche grazie a un ritratto del padre, oggi ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] primo Seicento: L. F., in Il Carrobbio, X (1984), pp. 148-161; V. Fortunati Pietrantonio, in Nell'età di Correggio e dei Carracci (catal.), Bologna 1986, pp. 31-44, 132-135; Id., L. F., Pittura bolognese del '500, a cura di V. Fortunati Pietrantonio ...
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bolognese
bolognése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Di Bológna, appartenente o relativo alla città di Bologna, capoluogo di provincia e della regione amministrativa Emilia-Romagna: la popolazione b.; le chiese b.; prodotti b., cucina b.; come...
eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....