BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] tra le classi da imporre, ove necessario, autoritativamente, secondo le linee fissate un anno prima dalla Cartadellavoro.Negli anni dell'insegnamento milanese, fino al conflitto mondiale, il B. sviluppò un progetto teorico di sistemazione ...
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ASQUINI, Alberto
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Nato a Tricesimo (Udine) il 12 ag. 1889 da Giovanni e da Angela Bisutti, conseguì nel 1909 la maturità classica presso il liceo "J. Stellini" di Udine e, vinta una borsa di studio, [...] dei rilievi mossi dagli ambienti più politicizzati - dalla decisione (presa dal Consiglio dei ministri del 30 nov. 1940) di far precedere il codice dalla Cartadellavoro, che forniva sì al testo una sorta di sigillo fascista ma evitava interventi ...
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DONATI, Donato
Franco Tamassia
Nacque a Modena l'11 genn. 1880 da Felice e da Giulia Vienna. Si laureò in giurisprudenza presso l'università della città natale, il 4 luglio 1902, con una tesi su: "La [...] detti istituti si inserivano con innovativa continuità (L'efficacia costituzionale della Cartadellavoro, in Archivio di studi corporativi, II [1931], 2, pp. 457-477; Il governo del re nella classificazione delle forme di governo, in Rivista di ...
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CHIARELLI, Giuseppe
Fulco Lanchester
Nacque a Martina Franca (Taranto) il 15 giugno 1904 da Angelo Raffaele, insegnante elementare, e da Maria Rossano. Dopo aver frequentato l'istituto privato "Nicolò [...] corporativo, alla cui base si ponevano la legge 3 apr. 1926 n.563 sulla disciplina dei rapporti di lavoro e la Cartadellavorodel 30' apr. 1927, il C. rappresenta un punto di equilibrio tra tradizione e rinnovamento metodologico nello studio ...
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DONATI, Benvenuto
Franco Tamassia
Nacque da Salvatore e da Rosa Leblis a Modena, l'8 nov. 1883, da illustre famiglia israelita modenese; si laureò in giurisprudenza a Modena. Dal 1909 iniziò l'insegnamento [...] sugli ordinamenti giuridici positivi, e di qui al tema della giustizia.
Lo studio su questo tema (1928-1940: sulla Cartadellavoro e lo Stato corporativo) si inquadra in una teoria generale di politica socio-economica e di giustizia sociale (cfr. la ...
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COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] il C. collaborò con quest'ultimo nella preparazione dell'importante legge sui rapporti collettivi di lavoro, del suo regolamento d'attuazione e della Cartadellavoro. Passò poi al ministero delle Corporazioni, partecipando all'ulteriore edificazione ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Portoferraio, nell'isola d'Elba, il 19 maggio 1910 dall'avvocato Giuseppe e da Aurelia Anselmi. Si laureò con lode in giurisprudenza a Pisa, il 7 luglio 1932, discutendo [...] alle autorità statali" (pp. 7 s.); esclude che l'azienda sia ente pubblico in quanto - anche se la "Cartadellavoro" parla dell'attività produttiva "come funzione di interesse nazionale" e di "responsabilità dell'imprenditore verso lo Stato" - essa ...
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MOSSA, Lorenzo
Antonello Mattone
MOSSA, Lorenzo. – Nacque a Sassari il 29 gennaio 1886 da Antonio – avvocato, libero docente di diritto penale all’Università, discendente diretto del rivoluzionario [...] e di quello della persona. Era inevitabile che Mossa esprimesse un giudizio estremamente lusinghiero anche sulla Cartadellavoro, pur constatando che le applicazioni date dalla giurisprudenza erano molto distanti dal ‘diritto vivente’. Ancora nel ...
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GALIZIA, Vincenzo
Paolo Grossi
Nacque il 16 ott. 1884 a Nocera Inferiore, nel Salernitano, dove il padre Francesco, giovane pittore dell'avanguardia artistica napoletana - premio speciale del re d'Italia [...] a più forti aperture alla realtà sociale, sviluppando quei pur deboli germi, che riteneva comunque fervidamente presenti, nella "Cartadellavoro"; un orientamento forse astratto e un po' ingenuo, ma che si deve ritenere da lui spontaneamente sentito ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] smithiana egli vedeva procedere con la divisione dellavoro e gli incrementi di produttività. Nel suo tutti in Piemonte saranno costretti ad affrontare gli effetti della svalutazione della carta moneta, salita in un biennio da 14 a 30 milioni, il B ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. – 1. a. Prodotto industriale fabbricato...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...