AVALOS, Ferdinando Francesco d', marchese di Pescara
Gaspare De Caro
Nato a Napoli nel 1489 da Alfonso e da Diana de Cardona, e discendente, quindi, da due tra le principali famiglie spagnole trapiantatesi [...] maggio l'A. entrava in Lodi. Da Prospero Colonna fu inviato quindi a Genova che il Morone giocavano un doppio giuoco e n'erano consapevoli del pari Nájera à Carlos V, ibid., pp.42 s.; Capítulo de carta del Abad de Nájera à Carlos V, ibid., p.50; ...
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DAUFERIO, detto il Profeta
Paolo Bertolini
Uomo politico beneventano, nacque intorno alla metà del sec. VIII, probabilmente nella capitale del principato, da nobilissima e potente famiglia di stirpe [...] "il Muto" e che, dopo il colpo di Stato da cui venne travolto Ademario, fu per breve tempo principe di poter giocare a proprio vantaggio la carta costituita dal gastaldo di Acerenza, piegarsi e venne escluso dal giuoco politico. Fu costretto infatti ad ...
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CAPODIVACCA, Giovanni (Gian Capo)
Sisto Sallusti
Nacque il 1º marzo del 1884 a Cervarese Santa Croce (prov. di Padova) da Napoleone e Italia Dainese, modesti possidenti terrieri. Dopo aver insegnato [...] .
Il lavoro, interpretato da N. Bonora e C. Ninchi con sobria espressività, risulta un abile giuoco d'intrighi e rimane 1920, Torino 1965, pp. 288, 506, 583 s.; F. Nasi, Il peso della carta, Bologna 1966, pp. 172, 195; Enc. d. Spett., II, coll. 1722 ...
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giocare
(letter. giuocare, ant. giucare) v. intr. e tr. [lat. iŏcare, iŏcari «scherzare»] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare, sia fuori d’accento sia anche sotto accento; come intr., aus....
gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione...