FANTINI, Oddone
Marina Colonna
Nacque a Fosdondo, frazione di Correggio (Reggio Emilia) il 15 genn. 1889 da Bettino e Luisa Lodola. Compiuti i suoi studi presso la Regia Accademia militare di Modena [...] al partito fascista ed a farsi sostenitore dello Stato corporativo. In particolare il F. vide nella cartadellavorodel 1927, "nella quale il principio della collaborazione domina completamente", e nell'idea di Stato quale "elemento regolatore ...
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Gentile e lo Stato etico corporativo
Carlo Altini
La critica della società borghese e delle istituzioni liberal-democratiche in Europa
Nella cultura filosofica e politica europea di inizio Novecento [...]
A fianco dei dibattiti politici che conducono all’approvazione della legge nr. 565 del 3 aprile 1926, firmata da Alfredo Rocco, e della successiva Cartadellavorodel 1927 in cui si afferma la struttura corporativa dello Stato fascista (che, in ...
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MICHELS, Roberto.
Corrado Malandrino
– Nacque a Colonia il 9 genn. 1876 da Julius e Anna Schnitzler, i quali ebbero anche una figlia di nome Ella.
La famiglia Michels apparteneva alla cerchia alto borghese [...] dai conflitti di classe.
Teorico e propagandista della ristrutturazione istituzionale e sociale corporativa scaturente dalla Cartadellavoro, il M. riteneva che allo Stato fascista dovevano esser riconosciuti compiti fondamentali in campo economico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Filippo Vassalli
Giovanni Chiodi
Al di là dei cospicui contributi in campo romanistico e civilistico, Filippo Vassalli, per spessore culturale, rientra nel novero delle menti eccezionali capaci di rilevare [...] «lenti e meditati trapassi» (Il diritto di proprietà, in Studi giuridici, 2° vol., cit., p. 441), la Cartadellavoro, con le sue dichiarazioni circa la responsabilità dell’imprenditore di fronte allo Stato e la tutela dell’iniziativa privata ...
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SERPIERI, Arrigo
Simone Misiani
SERPIERI, Arrigo. – Nacque a Bologna il 15 giugno 1877, da Eduardo e da Maria Ramponi.
Nella città natale, dove visse gli anni giovanili, si accostò al mondo rurale tramite [...] Giaconi, 2017), si iscrisse al Partito nazionale fascista (PNF). Negli anni seguenti prese parte ai dibattiti sulla Cartadellavoro (aprile 1927) e sullo Stato corporativo (1929-35).
Serpieri aveva una concezione tendenzialmente elitaria e dirigista ...
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MUSSOLINI, Arnaldo
Giulia Albanese
– Nacque a Dovia di Predappio, vicino Forlì, l’11 gennaio 1885 da Alessandro, fabbro, e da Rosa Maltoni, maestra elementare.
Neonato, venne dato a balia alla famiglia [...] il 25 maggio 1928, Milano 1928; Commento alla cartadellavoro, ibid. 1928; Le forze dominanti, Firenze 1928; Polemiche e programmi: articoli del 1926, Milano 1928; Commenti all’azione: articoli del 1927, ibid. 1929; Forlì, Roma, 1929; Stile fascista ...
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SIRONI, Mario
Elena Pontiggia
– Nacque a Sassari il 12 maggio 1885 da Enrico e da Giulia Villa. Era il secondo figlio, dopo Cristina, futura concertista, e prima di Edoardo, Marta, Guido, Ettore.
Enrico, [...] incessantemente, fino a compromettere la sua salute, a varie opere monumentali: la vetrata La Cartadellavoro per il ministero delle Corporazioni a Roma (1931-32); due rilievi per la Casa dei sindacati fascisti a Milano (1930-32, distrutti); l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] di categoria. La sistemazione di Carnelutti è dunque monca o parziale, visto che esistono altre fonti del diritto corporativo, quali la Cartadellavoro e la l. 20 marzo 1930, nr. 206, sul Consiglio nazionale delle corporazioni.
Volpicelli ricorda ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] presente che Messina fu anche uno dei consulenti contattati dal ministero delle Corporazioni durante l’elaborazione della Cartadellavoro (R. De Felice, Mussolini, 1° vol., Mussolini il fascista, t. 2, L’organizzazione dello Stato fascista 1925 ...
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PANUNZIO, Sergio
Fulco Lanchester
– Nacque a Molfetta (Bari) da Vito e Giuseppina Poli il 20 luglio 1886.
Figlio di una famiglia dell’alta borghesia, dopo aver frequentato il locale liceo Leonardo da [...] di una riflessione che lo aveva visto promotore già negli anni Venti (La cartadellavoro come sistema di fini e di principi: studio per la celebrazione del decennale della C.D.L., Roma 1937). In realtà, nonostante la persistente radicalizzazione ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. – 1. a. Prodotto industriale fabbricato...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...