Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] di categoria. La sistemazione di Carnelutti è dunque monca o parziale, visto che esistono altre fonti del diritto corporativo, quali la Cartadellavoro e la l. 20 marzo 1930, nr. 206, sul Consiglio nazionale delle corporazioni.
Volpicelli ricorda ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] presente che Messina fu anche uno dei consulenti contattati dal ministero delle Corporazioni durante l’elaborazione della Cartadellavoro (R. De Felice, Mussolini, 1° vol., Mussolini il fascista, t. 2, L’organizzazione dello Stato fascista 1925 ...
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PANUNZIO, Sergio
Fulco Lanchester
– Nacque a Molfetta (Bari) da Vito e Giuseppina Poli il 20 luglio 1886.
Figlio di una famiglia dell’alta borghesia, dopo aver frequentato il locale liceo Leonardo da [...] di una riflessione che lo aveva visto promotore già negli anni Venti (La cartadellavoro come sistema di fini e di principi: studio per la celebrazione del decennale della C.D.L., Roma 1937). In realtà, nonostante la persistente radicalizzazione ...
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CALDA, Ludovico
Bruno Anatra
Nacque a Parma il 9 luglio 1874 da Giacomo ed Erminia Bosi. Quando il padre, maestro elementare, nel 1887 prese servizio a Licciana (Massa-Carrara), egli aveva già lasciato [...] anni prima. L'operazione, in realtà, serve al regime, in un momento in cui, auspice Cabrini, con la Cartadellavoro, mira ad avere udienza presso gli organismi internazionali di Ginevra. Le stesse intenzioni ("non chiudere gli occhi dinanzi alla ...
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DONATI, Benvenuto
Franco Tamassia
Nacque da Salvatore e da Rosa Leblis a Modena, l'8 nov. 1883, da illustre famiglia israelita modenese; si laureò in giurisprudenza a Modena. Dal 1909 iniziò l'insegnamento [...] sugli ordinamenti giuridici positivi, e di qui al tema della giustizia.
Lo studio su questo tema (1928-1940: sulla Cartadellavoro e lo Stato corporativo) si inquadra in una teoria generale di politica socio-economica e di giustizia sociale (cfr. la ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Portoferraio, nell'isola d'Elba, il 19 maggio 1910 dall'avvocato Giuseppe e da Aurelia Anselmi. Si laureò con lode in giurisprudenza a Pisa, il 7 luglio 1932, discutendo [...] alle autorità statali" (pp. 7 s.); esclude che l'azienda sia ente pubblico in quanto - anche se la "Cartadellavoro" parla dell'attività produttiva "come funzione di interesse nazionale" e di "responsabilità dell'imprenditore verso lo Stato" - essa ...
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LANTINI, Ferruccio
Benedetta Garzarelli
Nacque a Desio, in provincia di Milano, il 24 ag. 1886, da Giuseppe, funzionario delle Ferrovie dello Stato, repubblicano e massone, e Rosa De Medici.
Ancora [...] con r.d. 29 ott. 1929, n. 2608, definita da Mussolini l'esempio più completo di applicazione delle norme della "Cartadellavoro" in materia di mutualità e previdenza.
Dal gennaio 1934, per un anno, il L. fu presidente dell'Istituto nazionale per l ...
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FERRETTI, Lando
Luca Lo Bianco
Nato a Pontedera (Pisa) il 2 maggio 1895 e figlio unico di Vittorio, industriale tessile, e di Clotilde Ricci, iniziò gli studi liceali nel 1909 a Pisa, al termine dei [...] fascismo (1943).
Per tutto il 1929 il F. fece parte del Gran Consiglio del fascismo. Istituito nel 1930 il Consiglio delle corporazioni, per dare uno sbocco istituzionale alla "Cartadellavoro", fece parte di tale organismo per tutta la sua durata ...
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GALIZIA, Vincenzo
Paolo Grossi
Nacque il 16 ott. 1884 a Nocera Inferiore, nel Salernitano, dove il padre Francesco, giovane pittore dell'avanguardia artistica napoletana - premio speciale del re d'Italia [...] a più forti aperture alla realtà sociale, sviluppando quei pur deboli germi, che riteneva comunque fervidamente presenti, nella "Cartadellavoro"; un orientamento forse astratto e un po' ingenuo, ma che si deve ritenere da lui spontaneamente sentito ...
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CASCELLA, Tommaso
Silvana Palmerio
Nacque ad Ortona (Chieti) il 24 marzo 1890, primogenito di Basilio e di Concetta Palmerio. Insieme con i fratelli Michele e Gioacchino fu iniziato all'arte dal padre [...] , Sofia, Bucarest (1935) e Budapest (1936); nel 1932 vinse un premio di L. 3.000 del ministero delle Corporazioni per un'opera sul tema Anno X: Cartadellavoro. Dal 1931 al 1955 fu presente alle quadriennali di Roma. Nel 1931 espose a Livorno ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. – 1. a. Prodotto industriale fabbricato...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...