BULLA REGIA
N. Duval
(arabo Ḥammām Darrajī)
Antico centro della Tunisia settentrionale situato ai piedi della catena del Tell, il cui nome arabo deriva dalla sorgente che alimentava la città; l'appellativo [...] La localizzazione, ad alcuni chilometri a N del fiume Megerda, in una regione con estati torride e inverni rigidi, sulla strada da Cartagine a Ippona (Hippo Regius), a km. 10 ca. a E delle cave di marmo numidico di Simitthus (presso Chemtou), a poca ...
Leggi Tutto
Ain Tounga
N. Duval
Aïn Tounga (lat. Tignica, Thignica)
Località della Tunisia settentrionale il cui nome deriva da quello della sorgente che determinò l'ubicazione dell'antico agglomerato (nella prov. [...] Tichilla), sita sul Megerda, km. 8 a valle, a Coreva (km. 5 a S-E, sull'altro ramo della strada da Cartagine a Tebessa) e a Teboursouk (Thubursicu Bure), importante crocevia stradale, ugualmente fortificato in epoca bizantina, a km. 16 di distanza.
L ...
Leggi Tutto
MELQART (fenicio mlqrt, da mlk-qrt "re della città")
G. Garbini
Dio fenicio, venerato nella città di Tiro, il cui culto si diffuse in seguito in Siria e nelle colonie fenicie d'Occidente, in particolar [...] modo a Cartagine.
Il nome di M., in realtà un appellativo, come Adone lo è per Eshmun, è ignoto al pantheon fenicio del II millennio a. C.; la divinità, che Filone di Biblo pone alla fine delle sue genealogie divine facendone il figlio di un ignoto ...
Leggi Tutto
VAGA (Vaga)
Pietro Romanelli
Città dell'Africa Proconsolare, oggi Béja. Le prime notizie che se ne hanno rimontano al sec. II a. C., ma fu certamente un centro abitato indigeno sulle pendici del colle [...] lungo m. 70 e largo m. 7,30; fu costruito nel 29 d. C. e restaurato nel 76 d. C.; vi passava la strada da Cartagine a Ippona (v. ponte, XXVII, tav. CCI).
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., VIII; C. Tissot, Géogr. prov. rom. d'Afrique, II, Parigi 1888, p. 302 ...
Leggi Tutto
. A Henscir Mdeïna, in Tunisia, a 35 chilometri a sud del Kef in un vallone che collega due grandi regioni agricole. Il nome antico, d'origine libica, si scriveva Althiburos. In questo luogo, appartenuto [...] a Cartagine, poi a Massinissa e ai suoi successori, esistette fin da tempo abbastanza antico una città indigena fortemente impregnata di civiltà cartaginese. Vi si sono scoperte parecchie iscrizioni puniche, sia anteriori, sia posteriori alla ...
Leggi Tutto
Prelato (Szécsény 1816 - Kalocsa 1891). Sacerdote (1839), successo al vescovo N. Kovács in Transilvania si dedicò alla riorganizzazione delle istituzioni cattoliche; per essersi opposto al diploma imperiale [...] che rescindeva la Transilvania dall'Ungheria (1860) fu costretto a dimettersi. Arcivescovo di Cartagine in partibus (1864), poi di Kalocsa e Básc che resse fino alla morte. Al concilio Vaticano I fu uno dei principali oppositori della definizione ...
Leggi Tutto
GULUSSA (Γολόσσης, Gulussa)
Mario Attilio Levi
Secondo figlio del re Massinissa di Numidia. Non è nota la data della sua nascita. Compare per la prima volta nella storia per essere stato mandato da suo [...] giustizia. In seguito fu, alla testa del suo esercito, con Scipione nella terza guerra punica; e dopo la caduta di Cartagine il regno di Numidia ne ebbe in compenso qualche tratto di territorio. G. e Mastanabale morirono non molto dopo, prima di ...
Leggi Tutto
DIDONE (Δειδώ, Dido)
F. Castagnoli
Figlia di Muttone, re di Tiro. Secondo la leggenda più antica, D. sposò lo zio Sicheo, sacerdote di Eracle, ucciso poi dal fratello di D., Pigmalione. D. fuggì allora [...] , su cavalli lanciati in corsa. Una moneta di Tiro del tempo di Eliogabalo raffigura D. che sorveglia la costruzione di Cartagine. Nelle miniature del codice virgiliano Vat. Lat., 3225, che risale probabilmente ai primi decennî del V sec. d. C., con ...
Leggi Tutto
Scrittore ecclesiastico (secc. 4º-5º), discepolo di s. Agostino, fu fra i primi che, poco dopo il 391, gli si raccolsero intorno nel monastero da lui fondato a Ippona. Vescovo di Calama nella Numidia proconsolare, [...] partecipò a quattro concilî a Cartagine (403; 407; 410; 419), alla conferenza fra cattolici e donatisti (411), e al Concilio di Milevi contro i pelagiani. In seguito all'invasione vandala, costretto a lasciare la sua sede episcopale, si rifugiò a ...
Leggi Tutto
Divinità femminile fenicia e comune a tutte le nazioni semitiche. Chiamata in lingua fenicia ’Ashtart, in Siria ‛Atar‛ata, in Babilonia Ishtar, in Arabia Athtar, era la dea madre, progenitrice di tutti [...] i viventi, signora di varie città (Tiro, Sidone, Biblo, Cartagine); il suo culto comprendeva talora la prostituzione sacra. A. era anche una divinità astrale. Con A. sono state identificate l’Afrodite greca, l’Iside egiziana e la Cibele microasiatica ...
Leggi Tutto
sito2
sito2 s. m. [dal lat. situs -us «luogo, posizione», der. di sinĕre (v. sito1)]. – 1. ant. Posizione, ubicazione, situazione e sim.: la santa lampa Che pria per me avea mutato sito (Dante); ad una fonte Giunta era, ombrosa e di giocondo...
cartaginese
cartaginése agg. e s. m. e f. [dal lat. Carthaginiensis]. – Della antica città di Cartagine, colonia fenicia dell’Africa settentr., famosa per le lunghe e accanite guerre combattute con i Romani, le cosiddette guerre puniche (v....