Vedi MOZIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOZIA (fen. Mtwa, Μοτύη)
V. Tusa
È una delle tre città puniche della Sicilia occidentale insieme a Panormos e Solus.
L'identificazione di questa città con le [...] naturale dell'isola ma adattato con costruzioni: è questo l'unico esempio del genere in Sicilia, simile ad uno di Cartagine, molto più grande. M. ebbe una propria zecca monetale.
Bibl.: A. de Luynes, Recherches sur l'emplacement de l'ancienne ...
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I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Gli inizi della colonizzazione
Federico Mazza
Gli inizi della colonizzazione: caratteri e problemi
La colonizzazione fenicia è fenomeno complesso che si [...] , vissuto fra la fine del IV e la prima metà del III sec. a.C., il quale colloca la fondazione di Cartagine nell’814/3 a.C. In effetti, questo orizzonte cronologico per la presenza fenicia nell’Occidente mediterraneo concorda sostanzialmente con le ...
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TESORI
E. Cruikshank Dodd
Nel linguaggio archeologico viene definito "tesoro" (ingl. hoard, ted. Schatzfund, fr. trésor) un complesso di oggetti in metallo pregiato, ritrovati casualmente o in regolari [...] grande piatto con una nereide che cavalca un leone marino, ora a Torino, ha sul rovescio due marchi con iscrizioni di Cartagine, datati nel VI secolo. Lo stile di questo rilievo è abbastanza peculiare e appartiene a un altro gruppo stilistico, che si ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La scultura
Laura Buccino
La scultura in bronzo
Le fonti attestano una fiorente produzione di statue bronzee nell’Occidente greco, di cui rimangono pochi [...] realizzato il toro di bronzo, utilizzato dal crudele tiranno per sacrifici umani, che secondo Polibio fu ritrovato a Cartagine da Scipione l’Emiliano e restituito ad Agrigento. Rimane solo l’attestazione delle fonti letterarie delle famose scuole di ...
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Vedi PSEUDO-SENECA dell'anno: 1965 - 1996
PSEUDO-SENECA
J. Briegleb
Ritratto ellenistico di un greco ignoto. Per la prima volta questo tipo di ritratto venne conosciuto alla fine del XVI sec., quando [...] ma non deve essere assolutamente un poeta drammatico - criterio che è rafforzato dal fatto che una replica fu trovata nell'Odeion di Cartagine. Infine lo P.-S. è unito con una testa del tipo Menandro-Virgilio (v. menandro) in un'erma bicipite a Villa ...
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Vedi BULLA REGIA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BULLA REGIA (v. vol. ii, p. 223)
A. Beshaouch
Molti documenti epigrafici, iconografici e architettonici, per la maggior parte ancora inediti, hanno offerto [...] , con P. Quoniam, che questa prima promozione fu dovuta a Vespasiano che d'altronde aveva fatto riparare la strada che collegava Cartagine e B. R. al porto di Hippona, e la cui statua colossale si innalzava sul Foro della città, vicino al tempio ...
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UDNA (Uthina)
G. Picard
Città della Tunisia settentrionale, al di sopra della vallata dell'oued Miliane, a una ventina di km a S di Tunisi.
Uthina è una delle colonie giulie fondate da Ottaviano Augusto, [...] una erma di calcare, rappresentante una donna libica; queste terme sembrano all'incirca contemporanee alle Terme di Antonino a Cartagine. Numerose case, scavate verso la fine del secolo scorso (da P. Gauckler), ci hanno dato dei mosaici di grande ...
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Archeologo, nato a Chiaramonte Gulfi (Ragusa) il 19 ottobre 1926, morto a Roma il 22 ottobre 2011. Dal 1968 professore nell'università di Macerata, di cui è stato anche rettore; dal 1977 direttore della [...] e una necropoli nei pressi di Sidrat al-Bālīk; in Cirenaica a Cirene; e, insieme ad A. Carandini, in Tunisia a Cartagine.
La sua attività di scavo in Grecia si è svolta: nel Peloponneso, a Pallantion, dove la Scuola archeologica italiana e l'Istituto ...
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Vedi LILIBEO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LILIBEO (Λιλύβαίον, Lilybaeum)
I. Marconi-Bovio
Era così chiamato in origine il capo (oggi Boeo) allo estremo S-O della Sicilia, che fronteggiava la Libia; [...] pace dell'Erice. Oltre che militare, L. ebbe importanza commerciale, essendo il porto della Sicilia più vicino a Cartagine e più avanzato nel Mediterraneo occidentale. Dopo la conquista romana, L. conservò l'importanza militare e commerciale durante ...
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(IV, p. 26; App. II, i, p. 228; III, i, p. 120; V, i, p. 194)
Parte introduttiva
di Giorgio Gullini
La coscienza sempre più diffusa dell'integrazione disciplinare nella ricerca scientifica, come correttivo [...] dell'osso per la produzione di spilloni, aghi, dadi e altri oggetti e che, come attestato a Vercelli, Cartagine, Pergamo e Sagalassos, la stessa tecnica di lavorazione era diffusa nelle diverse parti dell'Impero Romano. Il contesto archeologico ...
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sito2
sito2 s. m. [dal lat. situs -us «luogo, posizione», der. di sinĕre (v. sito1)]. – 1. ant. Posizione, ubicazione, situazione e sim.: la santa lampa Che pria per me avea mutato sito (Dante); ad una fonte Giunta era, ombrosa e di giocondo...
cartaginese
cartaginése agg. e s. m. e f. [dal lat. Carthaginiensis]. – Della antica città di Cartagine, colonia fenicia dell’Africa settentr., famosa per le lunghe e accanite guerre combattute con i Romani, le cosiddette guerre puniche (v....