Cornelio, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 22, lo dice romano, «ex patre Castino». Fu eletto vescovo di Roma in un giorno imprecisato di marzo o aprile 251, dopo aver percorso, come [...] elezione dei due candidati, Cipriano era sollecitato a favore di C., piuttosto che di Novaziano, perché egli stesso nel trattare a Cartagine e nelle altre sedi di Africa e Numidia la questione dei lapsi, si era alla fine deciso a favore di una ...
Leggi Tutto
Divinità maschile fenicia di Tiro (il nome significa «re della città»), protettrice dei naviganti. Con la fenicia Gezabele, moglie del re Acab, il suo culto penetrò in ambiente ebraico e provocò la reazione [...] yahwistica impersonata dal profeta Elia. Venerato a Cartagine e a Tartesso (Cadice), dai Romani M. fu identificato con Ercole (Hercules Gaditanus). ...
Leggi Tutto
Prelato (Szécsény 1816 - Kalocsa 1891). Sacerdote (1839), successo al vescovo N. Kovács in Transilvania si dedicò alla riorganizzazione delle istituzioni cattoliche; per essersi opposto al diploma imperiale [...] che rescindeva la Transilvania dall'Ungheria (1860) fu costretto a dimettersi. Arcivescovo di Cartagine in partibus (1864), poi di Kalocsa e Básc che resse fino alla morte. Al concilio Vaticano I fu uno dei principali oppositori della definizione ...
Leggi Tutto
Scrittore ecclesiastico (secc. 4º-5º), discepolo di s. Agostino, fu fra i primi che, poco dopo il 391, gli si raccolsero intorno nel monastero da lui fondato a Ippona. Vescovo di Calama nella Numidia proconsolare, [...] partecipò a quattro concilî a Cartagine (403; 407; 410; 419), alla conferenza fra cattolici e donatisti (411), e al Concilio di Milevi contro i pelagiani. In seguito all'invasione vandala, costretto a lasciare la sua sede episcopale, si rifugiò a ...
Leggi Tutto
Divinità femminile fenicia e comune a tutte le nazioni semitiche. Chiamata in lingua fenicia ’Ashtart, in Siria ‛Atar‛ata, in Babilonia Ishtar, in Arabia Athtar, era la dea madre, progenitrice di tutti [...] i viventi, signora di varie città (Tiro, Sidone, Biblo, Cartagine); il suo culto comprendeva talora la prostituzione sacra. A. era anche una divinità astrale. Con A. sono state identificate l’Afrodite greca, l’Iside egiziana e la Cibele microasiatica ...
Leggi Tutto
Successore (m. Roma 258) di Stefano I. Greco di origine, eletto papa (257), ereditò dal predecessore una situazione piuttosto tesa con le Chiese africane e orientali per la questione battesimale e cercò [...] di realizzare l'accordo, riprendendo i rapporti con la Chiesa di Cartagine. Subì il martirio, nel cimitero di Callisto, ad opera dei soldati di Valeriano. Alcuni studiosi attribuiscono a lui l'opera pseudo-ciprianea Ad Novatianum. Festa, 6 agosto. ...
Leggi Tutto
Patrologo (Parigi 1612 - Bologna 1681); gesuita (1628), prof. (1653-81) nel collegio Clermont di Parigi, si occupò di storia del dogma curando importanti edizioni accompagnate da ampî commenti delle opere [...] di Mario Mercatore (1673), del Breviarium causae nestorianorum et eutychianorum di Liberato arcidiacono di Cartagine, del Liber diurnus Romanorum Pontificum (1680) secondo un ms. inedito dell'Archivio Vaticano; e completò l'ediz. di Teodoreto di Ciro ...
Leggi Tutto
Tanit Divinità femminile dell’Africa settentrionale punica, di origine fenicia, paredra di Baal (➔) e più specificamente di Ba‛al Ḥammōn. Era la dea della fecondità e portava specialmente l’epiteto di [...] faccia di Baal. La diffusione del suo culto è attestata dalle molte stele votive rinvenute nella Cartagine preromana, in cui si vedono raffigurati il disco, la falce lunare e il cosiddetto simbolo di T., che sembra ritrarre approssimativamente una ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Baiona 1825 - Algeri 1892), professore di storia ecclesiastica alla Sorbona (dal 1854), vescovo di Nancy (1863); arcivescovo di Algeri (1867), intraprese un vasto movimento di assimilazione [...] dei Padri Bianchi e delle Suore Bianche (1868). Cardinale (1881) e primo primate della ristabilita sede di Cartagine, fondatore (1888) della società antischiavista, sebbene di convinzioni legittimiste, pose in esecuzione le direttive di Leone XIII ...
Leggi Tutto
«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] e gli inizi del 313, Costantino ha già idee chiare. Ha infatti scelto le Chiese di Milziade di Roma e di Ceciliano di Cartagine, capo della «legittima e santissima Chiesa cattolica»7. Almeno dagli inizi del 313, ma forse prima, ha al suo fianco, come ...
Leggi Tutto
sito2
sito2 s. m. [dal lat. situs -us «luogo, posizione», der. di sinĕre (v. sito1)]. – 1. ant. Posizione, ubicazione, situazione e sim.: la santa lampa Che pria per me avea mutato sito (Dante); ad una fonte Giunta era, ombrosa e di giocondo...
cartaginese
cartaginése agg. e s. m. e f. [dal lat. Carthaginiensis]. – Della antica città di Cartagine, colonia fenicia dell’Africa settentr., famosa per le lunghe e accanite guerre combattute con i Romani, le cosiddette guerre puniche (v....