Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] e contemporanea il termine d. è stato utilizzato per esprimere innumerevoli altre forme di contrapposizione, tra cui quella cartesiana fra «res cogitans» e «res extensa», quella kantiana fra «fenomeno» e «noumeno», o quella fra «apparenza» e «realtà ...
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Filosofo francese (Valence 1913 - Châtenay-Malabry 2005). Tra i maggiori testimoni e protagonisti della coscienza filosofica del Novecento. L'alto valore della sua opera originale e multiforme, frutto [...] anche l'interesse di R. per la psicanalisi, che egli vede come uno dei maggiori tentativi di problematizzare la nozione cartesiana di soggetto a favore di un'immagine dell'uomo che si rivela e si comprende soltanto attraverso i simboli. Da ricordare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] ritorno nella città natale, nel 1794, egli proseguì gli studi filosofici, approfondendo in particolare testi appartenenti alla scuola cartesiana.
Al 1795 risale il deferimento da parte del Sant’Uffizio di Roma a causa di una dissertazione di teologia ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] de motuum coelestium causis, nel quale spiega il moto dei pianeti mediante la teoria dei vortici di ispirazione cartesiana. È questo il tentativo leibniziano più compiuto di costruire una spiegazione fisica alternativa a quella elaborata da Newton ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] e della fisica (nel 1738 comparvero gli Éléments de la philosophie de Newton, violento attacco all'allora dominante fisica cartesiana). V. proseguì la sua attività di poeta e drammaturgo affascinato dal miraggio di emancipare la scena francese dall ...
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DE MARTINO (Di Martino), Nicola Antonio
Pietro Nastasi
Nacque a Faicchio (BeneventO) il 3 apr. 1701 da Cesare e Agata Ferrari. Compiuta la prima istruzione nel seminario di Cerreto, la famiglia, di [...] inveniendis limitibus radicum cuiusque aequationis" II, cap. IV della sez. IV). In un ambiente nel quale la Géométrie cartesiana stava continuamente sotto gli occhi di molti, i metodi per risolvere algebricamente i problemi di geometria, la teoria ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] in Italia nel sec. XVII, in Boll. di storia delle scienze matem., II (1982), 2, pp. 279 ss.; C. Manzoni, I cartesiani italiani (1660-1760), Udine 1984, pp. 57-64; S. Ferniano, Nuovi contributi alla bio-bibliografia di M. F., Aversa 1985; M. Fardella ...
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GIANNELLI, Basilio
Cinzia Cassani
Nacque il 1° febbr. 1662 a Vitulano, nei pressi di Benevento, nel Principato Ulteriore, da Domenico e Isabella Di Barto.
Compì i primi studi nel paese natio, ricevendovi [...] febbr. 1687.
Amico di G. Vico, il G. fu pienamente partecipe di quel filone di cultura anticuriale, antiscolastica, cartesiana, innovativa nei metodi d'indagine scientifica, vicina alle esperienze europee, che si sviluppò a Napoli a metà del secolo ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] occamiste, si approfondisce sia attraverso la polemica contro l'identificazione cartesiana della sostanza materiale con l'estensione sia contro l'atomismo. La posizione cartesiana è respinta perché incapace di spiegare adeguatamente sia il movimento ...
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Filosofo (Brighton 1900 - Whitby 1976), prof. all'univ. di Oxford (1945-68), direttore (1948-71) della rivista Mind. Interessato originariamente alla fenomenologia di Husserl (alcuni temi della quale rimarranno [...] autonomo status ontologico e di potere causale sul corpo. A tale dogma (che non è specifico della sola dottrina cartesiana, essendo presente anche nelle concezioni empiristiche: tipico dell'empirismo è, per es., il concetto di "volizione" come causa ...
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cartesianismo
carteṡianismo (o carteṡianéṡimo) s. m. [dal fr. cartésianisme]. – Il sistema filosofico di Cartesio (v. cartesiano); le tendenze che ne derivano; il periodo della storia della filosofia i cui problemi appaiono precipuamente determinati...
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...