SOREL, Georges
Carlo Antoni
Pensatore francese, nato il 2 novembre 1847 a Cherbourg, morto il 30 agosto 1922 a Boulogne-sur-Seine. Allievo dell'Ècole Polytechnique, ingegnere civile di ponti e strade [...] , polemiche personali, sarcasmi, digressioni storiche. Si aggiunga il suo carattere di autodidatta, che voleva lavorare, come Cartesio, per liberarsi dai luoghi comuni appresi, ma procedeva senza metodo, con una spregiudicatezza che spesso apre ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] un diverso punto di vista, nel Discorso sul metodo (1637), nei Saggi (1637) e nei Principi di filosofia (1644) Cartesio si ispirò al modello delle 'lunghe catene di ragioni' dei matematici - cioè alle procedure geometriche di Euclide e alla propria ...
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altruismo/egoismo
Il termine altruismo fu coniato da Comte per indicare la morale propria del positivismo, ispirata alla massima «vivere per gli altri» (Catechismo positivista, 1852). La nuova parola, [...] alla convinzione che soltanto le rappresentazioni del soggetto siano reali, ragion per cui la realtà esterna viene dichiarata dubbia (Cartesio) o inesistente (Berkeley). Quando Comte creò l’antitesi a./e. il suo obiettivo polemico erano le morali ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] coordinate (per cui essa prende anche il nome di metodo delle coordinate, o, dal nome del suo ideatore, metodo di Cartesio), cioè associando a ciascun ente geometrico di una certa famiglia un insieme ordinato di numeri, che siano individuati da quell ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] in indirizzi della filosofia moderna e contemporanea. Alla tradizione cristiana rimase ancora aderente, sotto un certo rispetto, Cartesio, quando pose la conservazione degli esseri identica alla creazione; ma non B. Spinoza, che teorizzò un processo ...
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TANGENTE
Giuseppe SCORZA DRAGONI
. Data una circonferenza c, la nozione di retta a essa tangente in un suo punto P è di dominio comune: la tangente alla c in P è quella, fra le rette passanti per P, [...] due numeri fx′(x0, y0) ed fy′(x0, y0) sia diverso da zero.
Il ponte di passaggio fra questa definizione e quella di Cartesio è fornito dal fatto che uno zero di una funzione è per essa zero multiplo, se ne annulla anche la derivata prima (vedi, se ...
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ONTOLOGICO, ARGOMENTO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
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. Il più celebre fra gli argomenti recati per dimostrare a priori l'esistenza di Dio. La sua prima formulazione s'incontra in S. Anselmo d'Aosta. [...] necessità ideale, l'argomento ontologico (che partiva, cioè, dalla pura "essenza" o "entità" di Dio) passò in Cartesio, in Spinoza (che dell'implicazione dell'esistenza nell'essenza fece addirittura il fondamento del suo sistema, considerandola come ...
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TABULA RASA
Guido Calogero
. Locuzione latina, designante la tavoletta cerata (che si adoperava per scrivervi) nello stato di completa cancellatura, quando cioè, con la pressione radente dello stilo [...] Romano come corrispondente del γραμματεῖον aristotelico, e che poi diventa comune specialmente per l'uso che ne fa Cartesio) veniva con ciò a unificare in modo caratteristico, attraverso una contingenza semantica dell'ambiente latino, i due motivi ...
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SINTERESI
Guido Calogero
(o Sinderesi) - Termine filosofico usato dalla psicologia e teologia medievale, di origine assai discussa. Nella prima forma, corrispondente al greco συντήρησις (l'altra forma, [...] est de igne et quod supervolat toti igni, ita synteresis est id, quod supremum in conscientiae iudicio reperitur); e ancora Cartesio, trattando delle passioni dell'anima, vede in essa il conscientiae morsus. Dato che nel tardo ellenismo (per es., in ...
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Scolastico medievale, nato a Béthune circa il 1300, nel 1327 e 1348 rettore dell'università di Parigi, dove nel 1358 insegnava ancora, nella facoltà delle arti: fatto che dimostra il progressivo laicizzarsi [...] impeto" proporzionale alla velocità iniziale e alla "densità" o "quantità di materia" del mobile, precorre concezioni di Galileo e di Cartesio, ed è in contrasto con il concetto del movimento di Aristotele sul quale s'impernia d'altronde anche la sua ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...