Spinoza nella storiografia filosofica e nell’attualismo di Gentile
Francesco Cerrato
Soltanto nel 19° sec. la filosofia di Baruch Spinoza viene definitivamente inclusa nel canone filosofico europeo. [...] sono in primo luogo stilistiche ed emergono dalle domande diverse che i due filosofi si pongono.
Da una parte, Cartesio – scrive Gentile – è pieno della verità sfolgorante del suo pensiero subbiettivo; dall’altra, Spinoza, senza badare a quanto egli ...
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DONZELLI, Tommaso
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 2 febbr. 1654, primogenito di Giuseppe, medico e scienziato. Iniziò i suoi studi nella casa paterna e come primi maestri ebbe S. Gala, G. Liccia e, [...] Bacone, andavano aprendosi agli influssi più vivi della cultura europea, accoglievano le idee di Gassendi e si interessavano a Cartesio prima e a Locke poi. I suoi interessi culturali e filosofici furono dunque vari e, in una certa misura, eclettici ...
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algebra
algebra ramo della matematica che studia il calcolo numerico generalizzandone le operazioni mediante l’introduzione delle lettere dell’alfabeto a rappresentare i numeri. Un’altra caratteristica [...] , Cardano nel suo trattato Ars magna (1545) pubblica le formule risolutive per le equazioni di terzo e quarto grado e Cartesio opera con sicurezza anche con i numeri negativi, formulando la regola dei segni, che permette di determinare il segno delle ...
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induzione
Dal lat. inductio, der. di inducĕre «indurre». Processo mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale. Il problema a questo proposito più [...] essa ha un valore secondario, a cui si contrappone la via privilegiata della scienza. Nel sec. 17°, infatti, se Cartesio e i cartesiani riaffermavano una svalutazione sostanzialmente di origine aristotelica dell’i., Bacone invece si impegnava in una ...
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Ogni fenomeno passivo della coscienza.
Aristotele identifica l’a. con il patire, e quindi con una delle dieci categorie della sostanza vivente. Oggetto del patire sono i sensi, che trasmettono all’anima [...] platonica con tutte le sue ramificazioni rinascimentali e moderne.
A tale posizione può essere avvicinato il razionalismo di Cartesio, Spinoza e Leibniz (secondo i quali le a., sia sotto il profilo conoscitivo che sotto quello passionale, sono ...
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Laguerre Edmond-Nicolas
Laguerre 〈lag✄èr〉 Edmond-Nicolas [STF] (Bar-le-Duc 1834 - m. 1886) Ufficiale di artiglieria, poi prof. di geometria nell'Accademia delle scienze di Parigi (1874). ◆ [ANM] Equazione [...] numerica f₀(a), f₁(a), ..., fn(a) dei polinomi di L., calcolati per x=a, e, se non lo raggiunge, la differenza è un numero pari (la regola di Cartesio per i segni delle radici di un'equazione di 2° grado è un caso particolare di questo teorema). ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] ’o. rispetto alla conoscenza (ne sarebbe, per es., prova l’involontarietà delle sensazioni), onde nasce, a partire da Cartesio, il problema del raccordo di questo o., avvertito come esterno e indipendente, con la rappresentazione. Le difficoltà di ...
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SPIRITO
. Filosofia. - È fra i termini che hanno più ricca e complessa evoluzione storica. Etimologicamente, il latino spiritus (il cui significato originario è "soffio, respiro") rientra nel gruppo [...] e cosciente in antitesi a quella materiale o comunque oggettiva, spiritus torna, in sostanza, solo agli inizî del Settecento (Cartesio e Spinoza preferivano parlare di res cogitans o di mens) nella terminologia latina del Leibniz, in cui pure non è ...
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GIORDANO Nemorario
Amedeo Agostini
Non si sa nulla di preciso sul luogo di nascita e sull'epoca in cui visse questo scienziato, sotto il cui nome ci sono giunte varie operette medievali di aritmetica, [...] può elevare un peso m volte più grande a un'altezza m volte più piccola; principio che verrà assunto più tardi da Cartesio a fondamento della sua statica e che si trasformerà poi nel principio dei lavori virtuali. La seconda redazione segue le orme ...
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anima
Anna Lisa Schino
La parte non corporea dell'uomo
La parola anima deriva dal greco ánemos "vento", "soffio" e quindi "respiro". Dal significato originario, che mette in relazione la vita con la [...] dell'uomo e del suo corpo su basi sperimentali e meccaniciste.
Un'antropologia radicalmente dualistica prevale nella filosofia di Cartesio (17° secolo), il quale sostiene che l'uomo è composto di due sostanze: pensiero (sostanza pensante) e corpo che ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...