Numeri, calcoli, misure
Anna Parisi
L'invenzione dei numeri
Fin da tempi antichissimi gli esseri umani sapevano contare. L'uso dei numeri rendeva possibile la risoluzione di molti problemi legati alla [...] la profondità e poi per l'altezza, cioè 7×4×3. Servono dunque 84 cubetti di lato 1 per riempire tutta la stanza.
Cartesio
Il primo a capire l'utilità di 'disegnare' i numeri e, viceversa, di descrivere le figure con i numeri è stato il matematico ...
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ARGENTO, Gaetano
Elvira Gencarelli
Nacque il 28 dic. 1661 a Cosenza, da una famiglia proveniente da Rose. In quella città l'A. intraprese gli studi di filosofia, lettere e diritto, in un ambiente intellettuale [...] di doti oratorie faceva riscontro, in lui, una vasta ed approfondita cultura giuridica, che dalla conoscenza delle dottrine di Cartesio, Spinoza e Gassendi aveva, entro certi limiti, ricevuto un'impronta nuova. Per la prima volta la storia delle ...
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Concetto filosofico opposto a quello dell’essere ( ➔), quando quest’ultimo sia concepito come eternamente immobile e sottratto a ogni mutazione. A tale concezione dell’essere, sostenuta già nella prima [...] ‘stato’ assimilabile alla quiete, e interessandosi esclusivamente alle variazioni del moto stesso. Tale concetto, centrale nella fisica di Cartesio e di Newton, si ritrova in tutta la filosofia del Seicento e del Settecento, in partic. in quella di ...
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Cabanis, Pierre-Jean-George
Medico e filosofo francese (Cosnac, Corrèze, 1757 - Rueil 1808). Fu uno dei principali esponenti del movimento degli idéologues (➔ ideologia). Nella villa di Auteil, dove [...] il sistema nervoso gioca un ruolo fondamentale (a partire dal fondamento della sensibilità, che è per C. ciò che per Cartesio è il cogito). In quello che fu considerato il suo testamento filosofico (Lettre à Fauriel sur les causes premières, post ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] 'altra parte, la dimostrazione ha avuto anche entusiastici consensi, come quelli di s. Bonaventura, Duns Scoto, Cartesio, Leibniz. L'Epistola de incarnatione verbi, in polemica con il nominalista Roscellino, contiene essenzialmente una dottrina della ...
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INTELLETTO
Guido Calogero
. Termine filosofico, di tradizione assai complessa e importante. Il latino intellectus corrisponde in origine al greco νοῦς, e analogamente l'intelligentia, atto dell'intellectus [...] momento di crisi empiristica e scettica del pensiero medievale.
Nell'età moderna, d'intelletto parlano soprattutto i razionalisti, da Cartesio in poi, facendolo sede delle idee innate e delle più profonde e certe verità, e provocando così la critica ...
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Nato a Carla, presso Pamier (Ariège) il 18 novembre 1647, fu dal padre educato al calvinismo, che abbandonò nel 1669 perché gli parve troppo proclive a razionalizzare la religione: per altro neppure il [...] razionale dei dogmi, ma sostiene che il merito della fede sta proprio nel credo quia absurdum. Venuto dopo Cartesio, esagera la scissione tra attività teoretica e attività pratica, fino a sostenere che il criterio della condotta va cercato ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] argutezza», della letteratura ingegnosa moderna. Sfugge ai più che l'autore del Cannocchiale aristotelico appartiene alla generazione di Cartesio, di Mersenne, di Gassendi, di Velàzquez, di Callot, di Bernini, e che le sue analisi stilistiche, i suoi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epistemologia, intesa come filosofia della conoscenza, nasce con la filosofia stessa [...] conoscere. Quasi nulla e non nulla, perché possiamo sapere di esistere, come ci hanno insegnato Agostino, Tommaso e Cartesio.
Epistemologia contestualista
L’ipotesi scettica del sogno turba da secoli gli epistemologi. Sul finire del Novecento è stata ...
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realismo
Nella filosofia scolastica, una delle posizioni nei riguardi del problema degli universali, consistente nell’attribuire ai concetti universali una realtà oggettiva. Nella filosofia moderna, [...] lingua inglese. Si faceva appello al senso comune per rifiutare il «sistema ideale» della conoscenza che, nato con Cartesio ed enunciato nelle sue forme più compiute da Locke, avrebbe caratterizzato la filosofia moderna, con la tendenza a considerare ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...