rivoluzione scientifica
Paolo Casini
Una delle matrici della modernità
Tra la metà del 16° secolo e i primi decenni del 17° una serie di idee ‘rivoluzionarie’ trasformò l’immagine della natura ereditata [...] Sul moto pose le basi della meccanica razionale, che fu sviluppata nel Seicento dall’olandese Christiaan Huygens, da Cartesio, dall’inglese Robert Hooke e dall’italiano Giovanni Alfonso Borelli, fino a confluire nei Principi matematici di Newton ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà dell’Ottocento in Francia la reazione al positivismo si esprime [...] analisi, lo spiritualismo di fine Ottocento ripropone un atteggiamento filosofico radicato nella filosofia francese sin da Montaigne, Cartesio, Malebranche e Pascal, che già all’inizio dell’Ottocento era stato rilanciato da François-Pierre Maine de ...
Leggi Tutto
Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] e forma (atto) e il c., in quanto materia, è strumento dell’anima.
Il dualismo c.-anima ritorna con Cartesio all’interno della contrapposizione più generale tra sostanza estesa, la res extensa, divisibile e occupante interamente lo spazio, e sostanza ...
Leggi Tutto
PROGRESSO
Guido Calogero
. L'evoluzione del concetto di progresso è naturalmente collegata in modo assai stretto a quella del concetto di storia: per i suoi presupposti generali v. storia. Il concetto [...] notorietà da esserne poi comunemente considerato come il principale autore. Accenni analoghi si trovano, ancora, in Galileo e in Cartesio; ma chi, dopo Francesco Bacone, rianima veramente di nuova vita la tesi bruniana è il Pascal, il quale rende ...
Leggi Tutto
LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] espressione all'idea della conoscenza empirica della natura come mezzo per il suo pratico dominio: di qui la metodologia di Cartesio e lo sperimentalismo di Galileo, e tutta l'analisi dell'esperienza che, nel senso di una sempre maggior riduzione del ...
Leggi Tutto
Nato presso Lione il 22 gennaio 1775, morto a Marsiglia il 10 giugno 1836, dotto ricercatore in molti e svariatissimi rami del sapere, soprattutto nella fisica e nella matematica, celeberrimo per la scoperta [...] ricordava più tardi, tre cose ebbero, nella sua prima giovinezza, un'influenza notevole: la lettura fatta dell'elogio di Cartesio scritto da Thomas, che gl'ispirò l'entusiasmo per la scienza; la prima comunione che formò la sua coscienza religioaa ...
Leggi Tutto
Nacque a Digione il 27 settembre 1627. Canonico di Metz a 13 anni, studiò fino al 1642 con i gesuiti, poi a Parigi nel collegio di Navarra. Dottore e sacerdote nel 1652, arcidiacono di Sarrebourg presso [...] vivente oggi solo nella tradizione ininterrotta della Chiesa cattolica. Perciò B. può accogliere ben poco della filosofia di Cartesio, di cui gli sfugge la profonda originalità, e i cui sviluppi in Malebranche lo atterriscono, in quanto, sostituendo ...
Leggi Tutto
Certezza è lo stato di coscienza di chi ha vagliato, visto con discernimento, le ragioni delle sue affermazioni e non dubita perciò della loro validità oggettiva.
Certezza perciò è coscienza soggettiva [...] non è concepibile questa assoluta certezza interiore. La filosofia moderna perciò si ripropone il problema, e da Cartesio a Hegel intende a risolverlo, salendo dall'individuale singolare e molteplice del soggetto certo all'individualità universale e ...
Leggi Tutto
SOGGETTO
Guido Calogero
. Termine filosofico di storia assai singolare, essendo giunto a possedere un significato per certi aspetti esattamente antitetico a quello che aveva in origine. Il latino subiectum [...] naturalmente porta con sé il capovolgimento analogo di quello del suo opposto, si compie dal sec. XVII in poi. Cartesio mantiene ancora l'uso scolastico: ma già Hobbes e Leibniz adoperano il termine per designare il soggetto dell'attività senziente ...
Leggi Tutto
PROBABILITÀ
Italo Scardovi
Giorgio Dall'Aglio
Misura della probabilità
di Italo Scardovi
La probabilità come numero reale
Nel parlar comune, 'probabilità' è parola che esprime incertezza, ora per [...] anni. Come in filosofia alle "idee chiare e distinte" di Cartesio egli contrapponeva "le ragioni del cuore, che la ragione non di Pascal sull'esistenza di Dio.
La posizione di Cartesio è alla base dello sviluppo deterministico della scienza, ...
Leggi Tutto
cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...