FISICA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio GARBASSO
Il termine greco di ϕυσικός (cioè "concernente la ϕύσις, la "natura") entrò nell'uso propriamente con Arisiotele, che con l'espressione τὸ [...] il nuovo indirizzo della fisica, gli sono di troppo inferiori: Francesco Bacone sconsigliava l'uso delle matematiche, e Renato Cartesio, che pure fu un grande geometra, si provò a costruire la natura col risultato che tutti conoscono. Nel trattato ...
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FISICA
Enrico Bellone
(XV, p. 473; App. II, I, p. 950; III, I, p. 619; IV, I, p. 812)
Studi di storia della fisica. − "Prendiamo dunque il bastone dell'esperienza e lasciamo stare la storia di tutte [...] poneva in evidenza quel carattere sottolineando l'intero fascio di correlazioni che, negli scritti di un Galilei o di un Cartesio, stabiliva ponti documentabili tra una storia di esperimenti e teoremi da un lato, e un travaglio filosofico dall'altro ...
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RADICE
Giulio Vivanti
. Matematica. - In algebra la parola "radice" ha due significati distinti (benché di origine comune), che importa considerare separatamente: "numero che elevato a una certa potenza [...] eccesso è:
10. Cenni storici. - Il teorema di M. Rolle si trova nel suo Traité d'Algèbre (Parigi 1690). Il teorema di Cartesio fu enunciato da R. Descartes nell'opera La géométrie (Leida 1637) e dimostrato per la prima volta da J.A. von Segner nella ...
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Filosofia. - È un atto spirituale, il cui valore è soltanto soggettivo, e che invece è affermato come concreto. Quante sono le forme in cui l'attività spirituale si concretizza, tante le forme in cui l'errore [...] l'errore solo nel giudizio, e l'atto giudicativo pose come atto di volontà. Malebranche sviluppò il concetto cartesiano, rimenandolo al concetto tradizionale giudaico-cristiano del peccato originale, col mostrare che ci sono cinque fonti di errore ...
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Contro la sofistica soggettività del conoscere, Socrate aveva messo in evidenza la imprescindibile universalità dei concetti. Platone dà rilievo alla scoperta di Socrate e vede l'assolutezza di questi [...] perciò salda, pur nella dualità in cui si dibatteva la posizione aristotelico-scolastica. L'idea chiara e distinta di Cartesio era in certo modo un tentativo per togliere l'astrattezza dall'idea. Questa, in quanto non composta dall'intelletto ...
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SOSTANZA
Guido Calogero
. Termine filosofico, che formalmente ha origine nel linguaggio del pensiero medievale, ma nel concetto risale al pensiero greco. Etimologicamente il termine latino substantia [...] dall'ἀργή dei presocratici.
Ancora in tutta la prima fase del pensiero moderno tale uso del termine continua incontrastato: Cartesio chiama le realtà per lui ultime substantia cogitans e substantia extensa, e il monismo spinoziano unifica quelle due ...
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Metamateriali
Mario Bertolotti
L’avvento delle nanotecnologie ha prodotto, nel settore dell’ottica, un profondo cambiamento modificandone la descrizione classica e facendo emergere nuovi e inaspettati [...] dello spazio. Tuttavia, per quanto detto, cambiare la metrica equivale a cambiare ε e μ e restare nello spazio cartesiano. Questa osservazione generale e stata introdotta da Pendry e Andrew J. Ward nel 1996 e avvicina lo studio delle trasformazioni ...
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BORELLI, Giovanni Alfonso
Ugo Baldini
Nacque a Napoli il 28 genn. 1608 da Laura Borrello (Porrello, Vorriello), moglie di un soldato spagnolo della guarnigione del Castel Nuovo, Miguel Alonso "de Varoscio", [...] impiegare nei processi concreti di ricerca. Per le opere di filosofia pura, come nel caso di una raccolta di lettere di Cartesio che lesse negli anni toscani, egli mostrerà sempre insofferenza, con l'unica eccezione degli Opera omnia di Gassendi, che ...
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Croce: Machiavelli e la storia della filosofia della politica
Francesca Izzo
La filosofia di Benedetto Croce, come la critica più recente ha messo in luce, è ben lontana da quella armonica serenità [...] di vero genio filosofico» il cammino dell’epoca nuova fu Vico. Conoscitore profondo delle novità filosofiche introdotte da Cartesio e dal cartesianesimo, ne colse appieno i limiti e oppose alla coscienziale struttura del cogito la possente concezione ...
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Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] 5° secolo a.C. fino alla teoria dei temperamenti di Galeno, arriva ad articolare il sistema stesso delle passioni fino a Cartesio. Per Ippocrate, la gioia era facilitata dal sangue puro e sincero, e la paura, secondo Aristotele, era provocata da un ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...