Termine adottato nel linguaggio filosofico con il significato di «scienza matematica», soprattutto nella locuzione m. universalis, assunta a indicare nella filosofia moderna, e in particolare nel razionalismo [...] di Cartesio e di Leibniz, il progetto di una scienza matematica universale, distinta dalle altre discipline matematiche (aritmetica, geometria ecc.) e a esse sovraordinata, in quanto ha per oggetto i loro principi comuni, e che quindi studia la ...
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IMBRIANI, Matteo Renato
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 28 nov. 1843 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Tenendolo a battesimo, il nonno paterno Matteo volle per amore di Cartesio, della cui [...] filosofia era profondo conoscitore e seguace, aggiungere al primo nome, scelto in suo onore, quello di Renato. A causa dell'esilio del padre, implicato nei moti rivoluzionari del 1848 e perseguitato dai ...
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permanenza
permanenza in un polinomio a coefficienti reali, il termine indica il mantenimento del segno nei coefficienti di due potenze consecutive dell’incognita. Tale mantenimento ha effetti sulla [...] positività delle radici del polinomio (→ Cartesio, regola di). ...
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. È un concetto fondamentale del sistema di Leibniz, che si propone di risolvere il problema dei rapporti fra l'anima e il corpo rimesso in discussione dalla scuola cartesiana, da quando Cartesio aveva [...] e viceversa.
Il problema ha per Leibniz due aspetti, uno empirico e uno metafisico. Dal punto di vista empirico, egli nega, con Cartesio, che l'anima e il corpo possano agire l'uno sull'altro, e sostiene che tanto i movimenti del corpo quanto le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Huygens è uno dei maggiori scienziati del secolo. L’opera di Huygens, in cui confluiscono [...] giunge così ad affermare che nei processi di urto ciò che si conserva non è la quantità di moto (come voleva Cartesio), ma i prodotti delle grandezze dei singoli corpi per i quadrati delle loro velocità (mv²), una quantità valida per ogni sistema ...
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Medico e filosofo (Albenga 1650 - Genova 1728). Critico della dottrina cartesiana dello spazio (Saggio della nuova dottrina di Renato Descartes, 1694), polemizzò con M. Fardella e poi con Costantino Grimaldi, [...] che avevano preso le difese di Cartesio. Scrisse inoltre Summa supremae partis philosophiae bipartita, sive de homine libri duo (1713). ...
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mente, filosofia della
Mario De Caro
La riflessione sulla mente è antica quanto la filosofia, ma è solo nel Novecento che la filosofia della mente si è resa disciplina autonoma. I prodromi della concezione [...] e il materialismo sono concezioni che, per quanto assai diverse tra loro, sono accomunate dal rifiuto del dualismo ontologico cartesiano e della visione della mente che esso ingloba. Tuttavia i tre autori che, sul finire dell’Ottocento, innovano ...
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Fenomeno ottico (detto anche r. ordinaria o semplice) consistente nella deviazione che raggi luminosi generalmente subiscono nel passare dall’uno all’altro di due mezzi trasparenti diversi, per es., dall’aria [...] in maniera più rigorosa, da R. Descartes per via analitica, e sono note come leggi di Snellius-Descartes o leggi di Cartesio. La prima legge della r., analoga alla prima legge della riflessione, afferma che il raggio incidente a1 (fig. 3), il raggio ...
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. È un metodo matematico per la rappresentazione e lo studio delle proprietà di enti geometrici (punti, linee, superficie, ecc.) per mezzo di relazioni analitiche. Quali suoi fondatori possono specialmente [...] usare sia per la geometria del piano sia per quella dello spazio. Per es. un punto P nel piano viene individuato, col sistema cartesiano ortogonale, mediante le misure x ed y dei due segmenti OP′, P′P, che misurano le distanze del punto da due rette ...
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Termine in cui si compendia la formula cartesiana cogito, ergo sum («penso, dunque sono»), indicante la certezza e l’evidenza immediata, intuitiva, con cui il soggetto pensante coglie la sua esistenza. [...] Come tale il c. costituisce per Cartesio il punto fermo al quale si arresta il dubbio metodico (➔ Descartes, René). ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...