Dal gr. εμπειρία («esperienza»). In generale, atteggiamento filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Tradizionalmente considerato nelle storie della filosofia in opposizione a «innatismo» [...] dell’e. di Locke, vale a dire il rifiuto delle idee innate proprie della tradizione platonizzante, ripresa in età moderna da Cartesio e dai platonici di Cambridge; la sua concezione della mente come tabula rasa e dell’esperienza come fonte di tutti i ...
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CASTIGLIONI, Vittorio (Izhac, Haim)
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Trieste il 25 marzo 1840 da Moisè Davide Vita e Annetta Campos.
Il bisnonno paterno, pure di nome Moisè, toscano di origine, si era stabilito [...] invece investono direttamente la scienza dell'educazione. Un anno dopo vide la luce a Trieste Il trattato del metodo di Cartesio considerato dal punto di vista educativo. In questo piccolo saggio (39 pagine), l'autore affronta in maniera originale il ...
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Nel suo significato più generale – come attività od operazione posta in essere da un determinato soggetto – l’a. corrisponde al fare (ποιεῖν) aristotelico, che il filosofo greco contrappone al subire, [...] la più influente è quella di Davidson (➔), il quale sostiene una teoria causale senza avallare una forma di dualismo cartesiano: le ragioni e le intenzioni sarebbero cause non in quanto eventi mentali ma in quanto eventi neurofisiologici di cui si ...
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OTTAVIANO, Carmelo
Emilia Scarcella
OTTAVIANO, Carmelo. – Nacque il 18 gennaio 1906 a Modica (Ragusa) da Evangelista e da Concettina Fronte.
Frequentò il liceo classico Tommaso Campailla di Modica, [...] quello medievale (per quanto di greco è in esso), nonché il pensiero cosiddetto moderno dal Rinascimento italiano e da Cartesio a noi, siano stati nettamente superati dalla critica» (p. VII).
Grazie all’intensa attività di ricerca, conseguì in breve ...
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GERINI, Giovanni Battista
Franco Cambi
Nacque a Vessalico, nell'Appennino ligure ora in provincia di Imperia, il 9 febbr. 1859 da Giovanni Battista e da Maria Raibaldi. Il G. si venne formando in Piemonte, [...] pensiero di autori italiani e stranieri, da J. Locke (Le dottrine pedagogiche di G. Locke, ibid. 1893) a I seguaci di Cartesio in Italia sul finire del secolo XVII e il finire del secolo XVIII (in Il Nuovo Risorgimento, 1899), al Vico, al Campanella ...
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BERNARDO da Bologna (al secolo Floriano Toselli)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 dic. 1699, da Bartolomeo e da Teodora Castelli. Dopo aver studiato nel collegio Panolini di Bologna, vestì [...] a Venezia, nel 1766, un trattato filosofico in tre volumi, violenta requisitoria contro tutta la filosofia moderna, da Cartesio a Leibniz, da Wolf a Newton, a Gassendi: la Institutio philosophica praemittenda theologiae, nunc Aristotelis et Ioannis ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] italiana, 46 (1967), pp. 528-41; G. Solinas, Il microscopio e le metafisiche: Epigenesi e preesistenza da Cartesio a Kant, Milano 1967; V. Cappelletti, Boncompagni Ludovisi, Baldassarre, in Dizionario Biografico degli Italiani, 11 (1969), pp ...
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METODO (dal gr. μέϑοδος; lat. methŏdus)
Angiolo Gambaro
Etimologicamente (da μετὰ e ὁδός) significa "via, direzione a un termine, a una meta". Ma presso gli antichi il vocabolo μέϑοδος o suona per lo [...] metodo valga a supplire il difetto d'intelligenza naturale o a dare il genio d'invenzione, né si possa pretendere col Cartesio che l'inuguale valore delle menti sia dovuto alla sola differenza dei metodi usati a coltivarle, tuttavia non si può negare ...
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Matematico e idraulico del sec. XVI. Non si ha notizia sicura della data né del luogo di nascita, né di morte; egli stesso si dichiara "da Bologna". I Bombelli, infatti, appartenevano alla nobiltà del [...] di un'opera che precorre i suoi tempi. Fin dalle prime pagine (ove, precorrendo di quasi un secolo il Cartesio, si assoggettano i segmenti di retta alle operazioni aritmetiche) il lettore rimane colpito dal libero uso di segmenti negativi ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] del sec. II a. C., e autore di una teoria delle maree, che il Duhem trova concordante con le vedute di Cartesio. Più che a Filolao, considerato sino ai tempi dello Schiaparelli come il precursore di Copernico, il titolo glorioso spetta ad Aristarco ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...