Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] estetica, sia come categoria del giudizio estetico. Già Cartesio, in una lettera a M. Mersenne del 18 marzo cercata in un'idea platonica o in un'idea innata di tipo cartesiano, ma nelle analogie che sono proprie della struttura psichica degli uomini. ...
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Musica e matematica
Angelo Guerraggio
Musica e matematica
Che ogni accordo musicale si configuri come un rapporto numerico è consapevolezza che viene da lontano, addirittura dalla Repubblica e dal Timeo [...] fronteggiare la situazione per cui due semitoni non fanno un tono e, a fine ciclo, le due note non sono le stesse.
Cartesio nel Compendium musicae (redatto nel 1618, edito nel 1650) semplificò il senario zarliniano indicando in 2, 3 e 5 (la triade ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] come la sua posizione filosofica sia perfettamente in linea col "pensiero moderno umanistico" facente evidentemente capo a Cartesio; ma ugualmente non gli sfugge come la vera difficoltà si annidi nel salto logico tra personalità e persona ...
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MENGOLI, Pietro
Marta Cavazza
MENGOLI, Pietro. – Nacque a Bologna da Simone e da Lucia Uccelli secondo diversi studiosi nel 1625, ma più probabilmente nel 1626.
Quest’ultima data è dedotta da una testimonianza [...] con forza nella Protesta dell’autore premessa all’Anno (Bologna 1673), giudicata da un contemporaneo, G. Corraro, l’opera di un «Cartesio papista» (cit. in Cavazza, 1986, p. 8). Nella stessa opera il M. avvertiva che la sua «teorica del sole» era ...
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esistenzialismo
Insieme di autori e di filosofie che, a partire soprattutto dagli anni Trenta del Novecento, sull’onda della riscoperta di Kierkegaard, hanno insistito sull’insensatezza, l’assurdo, il [...] di estraneo, ma forma con il nostro corpo un tutt’uno, una terza sostanza, rispetto alla contrapposizione tradizionale che Cartesio aveva introdotto fra anima e corpo. Perciò il nostro corpo non è un semplice strumento dell’anima, del pensiero ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Isaia Iannaccone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento le scienze assumono un ruolo sempre più rilevante nelle università europee. [...] la matematica cartesiana e le teorie di Viète e Fermat. Van Schooten, cui si deve l’edizione latina della Géometrie di Cartesio (1649), ha tra i suoi allievi il giovane Huygens, che è da lui introdotto alla matematica cartesiana.
Fino ai primi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anassagora e Democrito
Maria Michela Sassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Anassagora e Democrito “firmano” modelli cosmologici che [...] subiscono variazioni, sia da parte dell’ambiente circostante che del percipiente). Questa concezione anticipa quella che, fra Cartesio e Galileo, si preciserà come una distinzione fra qualità primarie e secondarie: qualità primarie sono quelle che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura di un’epoca è una pluralità di modi o di lingue che non [...] dell’ornamentazione barocca. Ma il Galileo del Saggiatore, che in fondo è una specie di discorso del metodo prima di Cartesio, dimostra anche come possa darsi una retorica del vero, un’ironia dell’intelligenza indagatrice, capace di congiungere l ...
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BONO, Giovanni Battista Agostino
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Verzuolo (Cuneo) il 26 genn. 1731 (0 1738?) dal medico Giovanni Antonio e da Anna Maria. Frequentò l'università di Torino fra il 1750 e [...] , il quarto contiene un prospetto di tutta l'opera da cui si può vedere come l'impianto rimanga cartesiano, con una certa accentuazione materialistica del cartesianesimo e una influenza del sensismo. Il superamento del cartesianesimo in direzione ...
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metamatematica
Parte della logica matematica che ha per oggetto l’analisi formale delle dimostrazioni e delle strutture matematiche. Le sue principali branche sono quindi la teoria della dimostrazione [...] stesso. È allora possibile utilizzare gli strumenti dell’algebra astratta per risolvere problemi della m., proprio come, dopo Cartesio, i problemi geometrici possono essere risolti con strumenti algebrici. Per es., se (B, I) è l’algebra associata ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...