cogito
Termine in cui normalmente si compendia la formula cartesiana cogito, ergo sum (lat. «penso, dunque sono», Discorso sul metodo, IV; Meditazioni metafisiche, II, 6), indicante la certezza e l’evidenza [...] , il pensiero di Husserl, che nella fase più tarda prende l’avvio da un ripensamento e da una rielaborazione del c. cartesiano inteso non come attributo di una sostanza, ma come concreta «corrente di cogitationes» che il soggetto avverte in sé. ...
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Pensatore della tarda scolastica (Oresme, Bayeux, 1320 circa - Lisieux 1382). Insigne rappresentante della rinascita scientifica e naturalistica suscitata dall'occamismo nel sec. XIV. Notevole fu la sua [...] della matematica, della fisica e dell'astronomia. È considerato il precursore più significativo di Copernico, di Galileo e di Cartesio.
Vita
Studente di teologia a Parigi (1348), ove insegnò nel collegio di Navarra (1356); poi maestro di teologia ...
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ROLAND, Madama
Francesco Lemmi
Jeanne-Marie (Manon) Phlipon, figlia di un incisore, nacque il 17 marzo 1754 a Parigi, dove fu ghigliottinata il 9 novembre 1793. Studiò la pittura, la musica, la matematica, [...] le letterature antiche e moderne, leggendo appassionatamente, ancora fanLiulla, S. Agostino, S. Vincenzo de Paoli, Bossuet, Cartesio, ma soprattutto Rousseau. Di carattere indipendente e romantico, sposò a 26 anni (4 febbraio 1780) J.-M. Roland de la ...
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HUYGENS (scritto anche Huyghens; nell'ortografia originale Hugens; lat. Hugenius), Christian
Giovanni Giorgi
Fisico-matematico e astronomo olandese, nato all'Aia il 14 aprile 1629, morto nella stessa [...] l'8 giugno 1695. Suo padre, Costantijn (v.), signore di Zuylichem, è noto come letterato. Ebbe educazione varia e accurata. Cartesio pronosticò di lui che sarebbe riuscito grande nelle matematiche. Studiò rettorica ad Amsterdam e diritto a Leida, ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spinoza elabora un sistema panteistico fondato sul concetto dell’assoluta necessità. [...] la natura e la forza degli Affetti e cosa al contrario la Mente possa nel moderarli. So, certamente, che il celeberrimo Cartesio, benché credesse anche che la Mente abbia un potere assoluto sulle proprie azioni, si è tuttavia sforzato di spiegare gli ...
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minestraro
s. m. (scherz. iron.) Chi riesce a preparare una minestra con i pochi ingredienti che ha a disposizione; nel mondo dei tifosi di calcio, chi fa i salti mortali per raggiungere un risultato.
• Gli [...] errori commessi dal ct [Commissario Tecnico, Roberto Donadoni] contro l’Olanda sono come le idee di Cartesio, chiari e distinti. Ha schierato uomini fuori forma […]; ha puntato sul blocco centrale milanista reduce da un’annata mediocre e dominato ...
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x, X
x, X lettera utilizzata in vari contesti in matematica.
☐ Nel sistema di numerazione romano il simbolo X rappresenta il numero 10.
☐ In algebra, indica spesso l’incognita in una equazione. L’abitudine [...] di utilizzare le ultime lettere dell’alfabeto per indicare le incognite, che non è tuttavia una regola, risale a Cartesio.
☐ In geometria, in un sistema di riferimento del piano o dello spazio tridimensionale, indica la prima delle coordinate, detta ...
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Filosofo neotomista francese (Beaulieu-sur-Dordogne 1848 - ivi 1926). Direttore del seminario di S. Sulpizio, dell'Istituto Cattolico di Parigi e del seminario dell'Istituto Cattolico di Angers, contribuì [...] , alla diffusione del neotomismo. Fu studioso anche dei fenomeni mistici (Les phénomènes mystique, 1921) e delle filosofie di Cartesio e Bergson. L'opera sua più nota è il compendio di Philosophia scholastica (in collab. con D. Barbedette), che ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] voce, un determinato tipo di comportamento, di azione, di sofferenza. La mano è una e non appartiene che a quel corpo. Cartesio, invece, nel Traité de l'homme (1664), muovendo dalla considerazione che l'uomo che egli immagina ha un'anima e un corpo ...
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conoscenza
Stefano De Luca
Esperienza e ragione per ottenere un sapere certo
Esiste una conoscenza valida? E se sì, entro quali limiti? E come giungiamo a essa? A queste domande ha sempre cercato di [...] rispondere la gnoseologia (studio della conoscenza), che ha conosciuto la sua epoca d'oro nel periodo che va da Cartesio a Kant (17°-18° secolo). Oggi la gnoseologia è stata sostituita dall'epistemologia, che studia i presupposti teorici e i metodi ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...