FURLANI, Giuseppe
Paolo Taviani
Nato a Pola il 10 nov. 1885 da Francesco e Luigia Damiani, si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a [...] sarebbe giunta ad Avicenna da un filologo greco a noi sconosciuto, e molto sarebbe assomigliata al cogito, ergo sum cartesiano (La psicologia di Barhebreo, secondo libro, in Riv. degli studi orientali, XIII [1931], pp. 301-362; Barhebreo sull'anima ...
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DE VECCHI, Girolamo
Pietro Messina
Di origine senese, nacque nei primi decenni del sec. XVII.
Abbiamo pochissime notizie della sua vita fino al 1655: laureatosi in utroque iure, divenne prima referendario, [...] si poteva ritenere soddisfatti della facoltà teologica e nell'estate seguente ottenne dall'università la condanna dell'insegnamento di Cartesio.
Nelle informazioni di carattere politico e militare che inviava a Roma, il D. non mancava mai di inserire ...
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DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] cioè scopre il modo di passare alla combinazione e costruzione delle equazioni cubiche e quadratiche senza seguire il metodo cartesiano di togliere il secondo termine. Ebbe le lodi anche del Guglielmini, del Magliabechi e dell'Accademia delle scienze ...
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DAVANZATI, Giuseppe Antonio
Jean-Michel Sallmann
Nacque il 29 ag. 1665 a Bari da Lorenzo, patrizio fiorentino, e da Eugenia Celia, nobile originaria di Atene.
I Davanzati costituivano un potente gruppo [...] cultura vasta e spregiudicata, perché non esitò a sostenere le sue argomentazioni con il ricorso a filosofi come Galilei e Cartesio. Ma restava anzitutto uomo di Chiesa con tutte le ambiguità connesse. Così, se negava l'esistenza dei diavoli, incubi ...
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RICCARDI, Alessandro
Dario Luongo
RICCARDI, Alessandro. – Nacque il 15 marzo 1678 da Francesco, originario di Fondi.
Dopo la prematura morte del padre, fu affidato alla tutela del nonno Alessandro. [...] , p. 99). Secondo la testimonianza giannoniana, era frequente che, durante quegli incontri, Riccardi commentasse le opere di Cartesio (ibid., p. 120): segno dell’influenza esercitata sul giurista napoletano dal filosofo di La Haye. Dalla Vita risulta ...
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MUSITANO, Carlo
Cesare Preti
– Nacque a Castrovillari, in Calabria, il 5 gennaio 1635 da Scipione e da Laura Pugliese.
Spinto dai genitori verso la vita ecclesiastica, nella cittadina calabrese – presso [...] infarcita di echi di paracelsismo e di mostrare un’ingiustificata e assai sospetta stima per le poco ortodosse teorie di Cartesio.
L’attacco, pur se estremamente superficiale e per molti versi inadeguato, era però, dato il clima, tanto insidioso da ...
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BURGOS, Alessandro (al secolo Giovanni Battista Francesco)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Messina il 26 dic. 1666 da Orazio Burgos e Isvaglia e da Rosa Fedele, iniziò gli studi nella città natale distinguendosi [...] Gerson (sec. XV), a J. Mabillon (sec. XVII). Tra gli autori consigliati per la polemica contro gli atei figurano Cartesio, Malebranche, Lamy, Fénelon e soprattutto il giansenista P. Nicole.
Fonti e Bibl.:Arch. Segr. Vaticano, Proc.Dat. 103. ff ...
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MONIGLIA, Vincenzo Tommaso
Stefano Tabacchi
MONIGLIA, Vincenzo Tommaso. – Nacque a Firenze il 18 ag. 1686, da Nicola Maria, professore di logica e filosofia all’Università di Pisa e da Lucrezia Casini. [...] Settecento, Bologna 2007, pp. 40, 243; G. de Liguori, L’ateo smascherato. Immagini dell’ateismo e del materialismo nell’apologetica cattolica da Cartesio a Kant, Firenze 2009, ad ind.; Dictionnaire de théologie catholique, X, Paris, coll. 2215-2216. ...
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BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] a F. Testa, suo amatissimo protettore. Propugnava l'unione della matematica e della filosofia, rifacendosi a Gassendi, Cartesio, Galileo, Newton, contro "nonnullos e peripateticorum grege". Attaccava l'hobbesismo e lo spinozismo (non senza allusioni ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] come la sua posizione filosofica sia perfettamente in linea col "pensiero moderno umanistico" facente evidentemente capo a Cartesio; ma ugualmente non gli sfugge come la vera difficoltà si annidi nel salto logico tra personalità e persona ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...