Erudito e poeta (Modica 1668 - ivi 1740). Risente l'influenza di Cartesio che vuole conciliare con la filosofia scolastica; lasciò varî scritti filosofici, tra i quali: un poema che ripete moduli letterarî [...] lucreziani (L'Adamo ovvero il mondo creato, 2 parti, 1709 e 1723), un volume di Opuscoli filosofici (1738, tra i quali le Considerazioni sopra la fisica del signor Isacco Newton, in due dialoghi), un poema ...
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BARBAPICCOLA, Giuseppa Eleonora
Enzo Grillo
Nipote del domenicano T. Maria Alfani, visse nel sec. XVIII. Coi nome arcadico di Mirista, coltivò le scienze, il disegno e lo studio delle lingue. Amica [...] filosofi antichi usavano "tener certe cose in segreto e covrirle con caratteri e formole comuni" (p. 10). Quanto a Cartesio, a chi avesse obiettato che egli si discostava dagli antichi e dalla religione, la B. ribatteva anzitutto invitando a leggere ...
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Poeta e operatore artistico ceco (Turnov 1925 - Třebič 1999). Dopo esordî poetici nel segno del surrealismo (raccolti poi in Textamenty "Textamenti", 1968) e dopo i primi poemi onomatopeici, si volse negli [...] mračna "Nuvole da temporale", 1993). Tra le "poesie foniche" è da ricordare almeno La liquefazione del geometra Cartesio e la sua vita successiva allo stato liquido (1969). N. ha sperimentato anche diverse tecniche artistiche (collage, decalcomania ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] partito nella scuola filosofica e, prendendo a capo il suo Galileo», non avesse contrastato alla Francia la gloria del suo Cartesio, all'Inghilterra quella del suo Newton, alla Germania quella del suo Leibniz; un interrogativo a dir poco ingenuo, da ...
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Scrittore e uomo di spettacolo italiano (Napoli 1928 - Roma 2019). Autore di successo di numerose opere di divulgazione filosofica, è stato anche regista, attore e conduttore televisivo.
Vita e opere
Laureato [...] medievale (2002); Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei (2003); Storia della filosofia moderna. Da Cartesio a Kant (2004); Sembra ieri (2005); I pensieri di Bellavista (2005); Il pressappoco: elogio del quasi (2007 ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] , che aveva mantenuto una sua continuità, da Telesio, a Bruno, a Campanella, a Della Porta. Così il pensiero di Cartesio e Gassendi e perfino quello – destinato a diffondersi meno apertamente – di Spinoza, non davano luogo a banali epitomi, ad ...
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DE ANGELIS (Angelis, Angeli), Gherardo
Cinzia Cassani
Nacque ad Eboli (provincia di Salerno), il 16 dic. 1705 da Anna de Caroli e da Giovanni, marchese di Trentinara. Debole e malaticcio, ma di ingegno [...] studi filosofici e, profondamente attratto dalla vita religiosa, quello dei testi sacri; lesse, per suo conto. Platone, Cartesio, Malebranche, avvertendo, tuttavia, i limiti della sua formazione di autodidatta e la necessità della guida di un maestro ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] dal padre, fu mandato a continuare gli studi a Scalea, nella "scuola" del cugino Gregorio Caloprese, il cui indirizzo cartesiano fu di grande stimolo nella sua formazione culturale. Il Caloprese, già da molto a contatto con la linea investigante ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] argutezza», della letteratura ingegnosa moderna. Sfugge ai più che l'autore del Cannocchiale aristotelico appartiene alla generazione di Cartesio, di Mersenne, di Gassendi, di Velàzquez, di Callot, di Bernini, e che le sue analisi stilistiche, i suoi ...
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ALGAROTTI, Francesco
Ettore Bonora
Nacque a Venezia l'11 dic. 1712 da Rocco, facoltoso mercante, e da Maria Mercati. Dopo aver fatto i primi studi nella città nativa, fu per un anno a Roma al Collegio [...] ,XIV (1953), pp. 8-10; A. Scaglione, L'A. e la crisi letteraria del Settecento e Il pensiero dell'A.: I "Saggi" sul Cartesio, sul Triumvirato e sugl'Incas,in Convivium,n.s., IV (1956), pp. 176-196 e 404-426; M. Fubini, Dall'Arcadia all'Illuminismo: F ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, uno scienziato, uno scrittore di un lucido...