FASCETTI, Giuseppe
Giulio Cesare Emaldi
Nacque a Pisa il 19 luglio 1875 da Attilio e da Marianna Del Guerra. Nel 1897 si laureò in scienze agrarie all'università di Pisa; presso la stessa università, [...] rame, le condizioni di approvvigionamento e di conservazione. Al F. risalgono le esperienze relative all'applicazione della caseina nella chiarificazione dei vini, all'impiego della polvere di latte nella panificazione e nell'alimentazione animale. L ...
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Chimica e industria
Prodotto industriale fabbricato con sostanze fibrose diverse, ridotte in pasta umida e quindi in fogli sottili e flessibili per vari usi, specialmente per scrivervi, stamparvi o involgere.
Cenni [...] l’attitudine a ricevere la stampa ecc., da materiali collanti (colofonia più o meno saponificata, gelatina, caseina ecc.), che conferiscono una resistenza alla penetrazione dell’inchiostro, da coloranti per impartire le colorazioni volute, da ...
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plastiche
Nicoletta Nicolini
Nate per imitare i prodotti naturali
Le plastiche sono polimeri prodotti dall’uomo. Erano nate come surrogati di materiali naturali, ma hanno invaso in pochi anni ogni angolo [...] chimiche: trasformazione di polimeri naturali, polimerizzazione, policondensazione. Dai polimeri naturali, quali cellulosa e caseina, si ottengono le plastiche artificiali (fibre). Per polimerizzazione o policondensazione di idrocarburi leggeri – in ...
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CASALE, Luigi
Emerico Mez
Nacque a Gagliano Aterno (L'Aquila) da Liborio e da Maria De Stefanis il 21 aprile 1889. Iniziò gli studi professionali nella scuola di viticoltura ed enologia di Avellino, [...] , XXIV (1926), pp. 88-91, 103-105, 116-119; L'azione di protezione del fosfato bisodico sulla coagulazione della caseina, ibid., p. 161; La coagulazione presamica del latte aggiunto di solfato sodico e di citrato sodico, ibid., XXV (1927), pp ...
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Tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec., l'a. ha subito profonde trasformazioni. A fianco della moltitudine di tendenze, che ha visto coesistere una gran quantità di stili (v. moda), determinata [...] chimicamente trasformabili e si suddividono, a seconda dell'origine, in animali (derivate da proteine di origine animale, come la caseina del latte), vegetali (derivate da cellulosa, da proteine ricavate dai semi di mais, arachide o soia) e minerali ...
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Sostanza che, introdotta nell’organismo animale, sopperisce al suo dispendio energetico, fornisce i materiali di reintegrazione, quelli necessari per l’eventuale accrescimento e quegli elementi (vitamine, [...] suo costo accessibile può essere addizionata per far equivalere il valore biologico delle proteine batteriche a quello della caseina. Per la produzione di tali proteine possono essere utilizzati tanto i batteri propriamente detti quanto i lieviti (o ...
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Proteine
Franca Ascoli e Anna Maria Paolucci
Proteina (termine coniato nel 1838 dal chimico olandese G. Mulder, derivandolo dal greco πρωτεῖος, "che occupa la prima posizione") è il nome di sostanze [...] presente nell'albume, che fornisce all'embrione l'azoto necessario al suo sviluppo all'interno dell'uovo. Anche la caseina del latte ha una funzione simile, fornendo azoto ai piccoli dei Mammiferi. Tra le proteine di riserva, che immagazzinano ...
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Microbiologia industriale
Matilde Manzoni
L’uso biotecnologico dei microrganismi ha radici antichissime, in particolare per le cosiddette biotecnologie classiche che sfruttano i microrganismi per la [...] , arachide ecc.).
I peptoni di origine sia vegetale sia animale, nonché l’estratto di lievito e gli idrolizzati di caseina, in teoria fonti di azoto, vengono utilizzati industrialmente solo in quantità moderata, come fonti di vitamine o fattori di ...
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caseina
caṡeina s. f. [der. del lat. caseus «cacio»]. – Sostanza organica che rappresenta, dal punto di vista quantitativo, la principale proteina del latte (in cui è presente come sale di calcio), ed è largamente utilizzata dall’industria...
caseinato
caṡeinato s. m. [der. di caseina]. – In chimica, composto della caseina con un metallo: c. di sodio, di ferro, di argento (usato come battericida).