MELIS, Federigo
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– Nacque a Firenze il 31 ag. 1914 da Raimondo, impiegato del Demanio militare. Ebbe una carriera scolastica abbastanza irregolare, anche per i frequenti cambiamenti di residenza collegati [...] al lavoro del padre. Dopo gli studi medi frequentò il liceo classico a Caserta, successivamente, a Milano, passò allo scientifico; infine si diplomò in ragioneria a Roma, dove, a metà degli anni Trenta, si iscrisse alla facoltà di economia e ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Giulio Antonio
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Figlio di Giovanni Francesco e di Dorotea Gonzaga, nacque verso la fine del sec. XV.
Nella divisione dei numerosi feudi della famiglia, fatta dal nonno Andrea [...] Ratta, moglie di Andrea Matteo), a lui toccò il complesso dei feudi dei Della Ratta, che avevano il loro centro in Caserta e nel suo territorio. Alla morte del padre (1527) egli divenne marchese di Bitonto.
Al momento della invasione del Lautrec l ...
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ABBATICCHIO, Ortensio
Delio Cantimori
Da Cotrufiano di Terra d'Otranto, calvinista ("sacramentario"), era stato fatto carcerare come relapso dal cardinale A. Carafa, arcivescovo di Napoli, assistito [...] dal vicario mons. G. L. Compagna, vescovo di Montepeloso, e dall'allora mons. G. A. Santori, vicario generale di Caserta. Per liberarsi fece pervenire a Pio IV, a mezzo di Prospero Colonna, la denuncia che i tre prelati gli avrebbero dato l'incarico ...
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LAURO, Roberto di
Berardo Pio
Figlio di Roberto signore del castello di Lauro e di Saracena, nacque intorno al 1120. I "de Lauro" erano un ramo della famiglia dei Sanseverino, che derivava il suo cognomen [...] . 1183. L'anno precedente era morto uno dei suoi figli, Riccardo, sepolto nella chiesa di S. Matteo di Salerno. La contea di Caserta passò a Guglielmo, mentre l'altro figlio Ruggero era già conte di Tricarico. Dopo la morte di Agnese (1178) il L. si ...
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SANTANTIMO (A. T., 27-28-29)
Luchino Franciosa
Paese della provincia di Napoli, da cui dista 16 km., situato a 57 m. s. m. a S. di Aversa, nella fertile Pianura Campana. È un piccolo centro commerciale [...] e mercato di prodotti agricoli, con stazione ferroviaria sulla linea Napoli-Aversa-Caserta a 1 km. di distanza; tram per Napoli e Aversa. Il territorio comunale è esteso 5,84 kmq. e conta 11.083 abitanti (1931; 9303 nel 1881, 9080 nel 1921) che ...
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DI FIORE (De Fiore, Fiore)
Carla Benocci
Famiglia di intagliatori, cui appartennero alcuni tra i migliori artefici attivi a Napoli nella seconda metà del XVIII secolo. Capostipite fu probabilmente Francesco [...] il 7 dic. 1747 (V. Gleijeses, La guida di Napoli..., Napoli 1979, p. 238).
Fonti e Bibl.: G. Chierici, La reggia di Caserta, Roma 1937, tavv. XL, XLII; M. T. Oliveros de Castro, Maria Amalia de Sajonia esposa de Carlos III, Madrid 1953, p. 405 ...
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PORRINO, Ennio
Antonio Trudo
PORRINO, Ennio. – Nacque a Cagliari il 20 gennaio 1910, da Clemente e da Dolores Onnis, figlio unico.
Il padre, un impiegato del ministero delle Finanze arrivato per lavoro [...] nel 1907 in Sardegna, dove aveva conosciuto Dolores, nel 1912 fu trasferito a Caserta, poi in Toscana (Castel del Piano, Pietrasanta, Pisa) e infine a La Spezia, dove la famiglia Porrino rimase sino al 1927, anno del definitivo trasferimento a Roma. ...
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Uomo politico e medico italiano (Salcito 1858 – Napoli 1923). Laureatosi in medicina nel 1884, per quattro anni fu medico condotto a Fasano di Puglia, dove nacque la sua prima figlia, la futura scrittrice [...] del Molise Lina Pietravalle (Fasano 1887 - Napoli 1956). Successivamente fu medico provinciale a Torino e a Caserta; vinse il concorso di direttore generale sanitario degli Ospedali Riuniti di Napoli e nel 1898 conseguì la libera docenza in Igiene ...
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Machiavelli, Guido
Antonella Scarfò
Nacque presumibilmente tra il 1512 e il 1513 da Niccolò e da Marietta Corsini, quarto di sette figlie e figli. Di salute cagionevole e di animo sensibile, divenne, [...] stessi anni scrisse una commedia, Tizia, la cui data di composizione è da collocarsi presumibilmente intorno al 1550 (cfr. Caserta 1996, pp. 33-43). Il protagonista è Luzio di Baldo Anselmi, mercante fiorentino innamorato di Julia, giovane siciliana ...
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Palatia
JJean-Marie Martin
Una presentazione dei palatia fridericiani deve cominciare con l'enunciazione di un apparente paradosso. Federico II è, se non l'inventore, almeno il primo promotore in Occidente [...] del palazzo regio o imperiale, quale si imporrà definitivamente in età moderna a Versailles, Caserta, Sanssouci, poi a S. Pietroburgo e Tsarskoe Selo. La parola palatium, in uso sia durante il XII sec. normanno che, poi, in età angioina, scompare ...
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casertano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Caserta, città e provincia della Campania; abitante, originario e nativo di Caserta. Razza c., razza di suini allevata nella Campania, con pelle scura quasi priva di setole, di media grandezza, con testa...
dodecalogo
s. m. Elenco articolato in dodici punti fondamentali o precetti. ◆ La centralizzazione informativa è un aspetto conseguente della leadership che [Romano] Prodi vuole esercitare con piglio decisionista sulla sua maggioranza. Infatti,...