ABBATICCHIO, Ortensio
Delio Cantimori
Da Cotrufiano di Terra d'Otranto, calvinista ("sacramentario"), era stato fatto carcerare come relapso dal cardinale A. Carafa, arcivescovo di Napoli, assistito [...] dal vicario mons. G. L. Compagna, vescovo di Montepeloso, e dall'allora mons. G. A. Santori, vicario generale di Caserta. Per liberarsi fece pervenire a Pio IV, a mezzo di Prospero Colonna, la denuncia che i tre prelati gli avrebbero dato l'incarico ...
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LAURO, Roberto di
Berardo Pio
Figlio di Roberto signore del castello di Lauro e di Saracena, nacque intorno al 1120. I "de Lauro" erano un ramo della famiglia dei Sanseverino, che derivava il suo cognomen [...] . 1183. L'anno precedente era morto uno dei suoi figli, Riccardo, sepolto nella chiesa di S. Matteo di Salerno. La contea di Caserta passò a Guglielmo, mentre l'altro figlio Ruggero era già conte di Tricarico. Dopo la morte di Agnese (1178) il L. si ...
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CAPACCIO (1246), CONGIURA DI
EErrico Cuozzo
Nel settembre del 1245, poco dopo l'inizio del concilio di Lione (v.), furono scoperti nel convento di Fontevivo, presso Parma, alcuni documenti che rivelavano [...] , poi, liberato grazie al papa, consegnò suo figlio Riccardo in ostaggio a Federico e partì per l'esilio. La contea di Caserta fu allora 'sospesa' e il giovane Riccardo, educato a corte in qualità di valletto imperiale, raggiunta la maggiore età, fu ...
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CITRO, Filippo de
Norbert Kamp
Discendeva da un'antica famiglia di milites capuani, ricordata già nel 1129 alla corte del principe Roberto II, la stessa alla quale apparteneva anche quel Riccardo de [...] , che nella sua qualità di regio connestabile di Capua partecipò nel 1171 a una "curia" presieduta dal conte Roberto di Caserta, maestro giustiziere e maestro connestabile di Puglia e di Terra di Lavoro. Nel secolo XIII un altro Riccardo de Citro ...
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GARGANO, Giovanni Bernardino
Umberto Mazzone
Nacque agli inizi del sec. XVI ad Aversa, nel Casertano, da una nobile famiglia che deteneva la signoria di Farignano e Casal di Principe. Sposò Geronima [...] il G. che, d'altro canto, aveva rapporti con Galeazzo Caracciolo. Alla sua azione non può essere estraneo il fatto che dal 1540 a Caserta, patria dell'Alois e sede di interessi del G., fece "scuola a molti gentil'huomini" (Firpo, 1981, I, p. 227) l ...
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TERRA DI LAVORO
CClementina Carfora
Per designare la terra degli antichi campani, si diffuse, fin dal Medioevo, il termine di Terra di Lavoro o Liburia, nomi che traggono origine dai leborini, antica [...] compreso tra le vie consolari che collegavano Cuma a Puteoli e a Capua. Oggi essa corrisponde in parte alla provincia di Caserta, la quale ha un'estensione minore di quella che per secoli fu, nel quadro storico del Regno di Napoli, la provincia ...
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Famiglia nobile napoletana, sembra di origine longobarda, di cui si ha notizia sin dal sec. 12º. Lucio fu conestabile di Napoli (1102); Rodolfo fu inviato (1150) da Guglielmo I ad Adriano IV; Giovanni [...] , arcivescovo di Cosenza, contribuito alla conquista del Regno da parte di Carlo I d'Angiò, i P. divennero signori di Caserta (1269) e furono iscritti nei seggi di Nido e Portanova del patriziato della città di Napoli. Sotto la nuova dinastia diedero ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Baldassarre
Giuseppe Coniglio
Figlio secondogenito di Giulio Antonio e di Anna Gambacorta, era già avviato alla carriera ecclesiastica, quando suo padre ed il fratello primogenito [...] somma (19.000 ducati), a riottenere i feudi che le erano venuti come beni dotali dalla zia Caterina della Ratta, e cioè Caserta ed il suo territorio, l'A. ne ottenne l'infeudamento da Carlo V (1541). Fedele agli Spagnoli, combatté nella guerra di ...
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Famiglia le cui origini storiche risalgono al 12º sec., e riguardano quattro rami di essa, esistenti a Napoli, Roma, Pisa e Anagni. Quest'ultimo, il più importante, accrebbe straordinariamente la sua potenza [...] feudi da parte dei parenti. Roffredo II (m. 1296), fratello del papa, ottenne da Carlo II di Napoli la contea di Caserta; suo figlio, Pietro II (m. 1308), allargò i possessi della famiglia nella Marittima e nella Campagna Romana; tre nipoti del papa ...
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NAPOLITANO, Giorgio
Vittorio Vidotto
Uomo politico, nato a Napoli il 29 giugno 1925. Nell'autunno 1942 entrò a far parte di un gruppo di giovani antifascisti e comunisti napoletani; nel 1945 si iscrisse [...] (PDS) al momento della sua fondazione, nel febbraio 1991. Ricoprì alcuni incarichi locali, come quello di segretario della federazione di Caserta del PCI (1951-57) e nel 1953 fu eletto deputato. Sempre rieletto − salvo che nel 1963, quando non si ...
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casertano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Caserta, città e provincia della Campania; abitante, originario e nativo di Caserta. Razza c., razza di suini allevata nella Campania, con pelle scura quasi priva di setole, di media grandezza, con testa...
dodecalogo
s. m. Elenco articolato in dodici punti fondamentali o precetti. ◆ La centralizzazione informativa è un aspetto conseguente della leadership che [Romano] Prodi vuole esercitare con piglio decisionista sulla sua maggioranza. Infatti,...