Ogni parlante di una determinata lingua può essere considerato, a suo modo, un linguista dilettante: tutti, almeno una volta, ci siamo chiesti l’origine di un nome o il significato di un’espressione proverbiale. [...] -, che denota un particolare tipo di felino; i morfemi grammaticali, che hanno valore solo all’interno del sistema linguistico e distintivi inseriti all’interno della parola, ma questi casi costituiscono solo apparenti eccezioni, dal momento che è ...
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È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] sempre comunque di “testimoni”. Comunemente, in questi casi, tanto per gli aggettivi quanto per i sostantivi ambigeneri con un fonema che non sia distintamente né del genere grammaticale maschile né di quello femminile. Ecco, l’equivoco sta ...
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È cosa nota anche a chi non conosce approfonditamente la linguistica che la lingua che parliamo va incontro a continui cambiamenti. Nascono nuove parole, altre vengono abbandonate, le lingue si evolvono [...] primo paragrafo può quindi essere integrata dicendo che in molti casi, ma non in tutti, una parola che è andata grammatica non è libera. Proprio per la sua normatività la regola grammaticale non lascia spazio – mi si permetta il gioco di parole – ...
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«Se lo sapevo, non ci venivo»: con questo titolo provocatorio Marco Mazzoleni si faceva portabandiera nel 1992 della tesi linguistica circa l’infondatezza di una supposta crisi del modo congiuntivo nell’italiano, [...] osannato come la panacea per i mali linguistico-grammaticali del nostro tempo.
Un atteggiamento risulta scorretto mai.
È legittimo, invece, parlare di crisi per i casi in cui il parlante ha libertà di scelta? Rispondere sì significherebbe ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
Dal punto di vista strettamente speculativo, caso, o evento casuale, è quello che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti. È quindi evidente che il suo concetto può sussistere solo in sistemi...
STRUMENTALE
Giacomo Devoto
Nome di un caso (vedi caso: I casi grammaticali) della declinazione che indica essenzialmente il mezzo con cui si agisce, perduto nella maggior parte delle lingue indoeuropee (salvo i gruppi indoiranico, baltico...