Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] dai primi stoici: a questi, e ai primi peripatetici, risalgono le elaborazioni e definizioni di categorie grammaticali come i casi nominali, le costruzioni transitive, intransitive e assolute dei verbi ecc. Di tali elaborazioni logico-linguistiche si ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] molto più ampi di quelli popolati dagli Slavi, fino ai casi estremi degli Iacuzi-Saha, circa 3 milioni, che dispongono di sul paleoslavo, che via via si è arricchito di inflessioni grammaticali e soprattutto di vocaboli russi: così, mentre nell’11° ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] s; nella morfologia sono peculiari fra l’altro la riduzione dei casi da otto a cinque, la formazione dell’aoristo passivo con il ionica che l’adotta ritiene alcune particolarità grammaticali, specie fonetiche e lessicali, dei propri dialetti ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] con la ripetizione del sostantivo stesso. La funzione grammaticale dei sostantivi viene marcata da posposizioni. La distinzione cave internamente, dette haniwa; esse assumono nel maggior numero dei casi forme umane con fori per occhi e bocca. La loro ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] da lunghe valli longitudinali o da alti bacini e, in alcuni casi, da elevati altopiani spesso chiusi e occupati da laghi, come stimolare indagini non più solo descrittive di strutture grammaticali, ma attente alle categorie conoscitive dei parlanti e ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] densità σ, entro volumi τ con densità ρ, essendo r nei vari casi la distanza del punto P in cui si valuta V dalle singole cariche ogni enunciato che potrebbe essere formulato in base alle regole grammaticali di una lingua, anche se nel corpus di cui ...
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Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] e, nel contempo, permetta di distinguere le frasi grammaticali da quelle non grammaticali. Una grammatica di questo tipo è costituita da un di un livello sintagmatico consente di risolvere casi di ambiguità strutturale; infatti, due enunciati ...
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Denominazione di carattere etnico e linguistico derivata dalla Bibbia (discendenti di Cam, figlio di Noè, in riferimento alla tavola dei popoli del cap. 10° della Genesi), per indicare un insieme vasto [...] generalmente biconsonantiche, dalle quali vengono tratte altre formazioni grammaticali o lessicali con la reduplicazione del tema, privo di declinazione e con plurale formato mediante suffissi; in molti casi, il sistema di numerazione quinario. ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] 'animale in questione. D'altra parte è noto che ci sono casi di onomatopea e di fonosimbolismo che limitano la nozione di arbitrarietà; si può parlare di motivazione; e che molti fatti grammaticali, dall'intonazione alla sintassi, vengono al giorno d' ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] momento filologico, si possono ricordare − a parte i grandi trattati grammaticali (E. Schwyzer-A. Debrunner, M. Leumann-J.B. Hofmann di più difficile e incerta definizione; in alcuni casi coltiva propensioni di carattere antiquario, in altri sembra ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...