Dal punto di vista strettamente speculativo, caso, o evento casuale, è quello che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti. È quindi evidente che il [...] giuridico e la sua prestazione nelle obbligazioni, in Studi senesi, IV e V, 1890-91.
I casi grammaticali.
Il caso (fr. cas; sp. caso; ted. Kasus; ingl. case; derivato dal latino casus, che traduce il gr. πτῶσις "caduta" è la forma che il nome assume ...
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Casogrammaticale caratterizzato nelle lingue indoeuropee dalla massima uniformità desinenziale, dall’elevata frequenza, da notevole stabilità diacronica. La sintassi scolastica moderna distingue diversi [...] dichiarative (soggettive e oggettive) dipendenti da verbi transitivi che significano «dire», «pensare», «volere» e simili. Consiste nel porre il soggetto della proposizione nel caso accusativo e il predicato concordato con esso nel modo infinito. ...
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Casogrammaticale che indica il soggetto dell’azione con il verbo attivo, l’oggetto dell’azione con il verbo passivo. La sua desinenza nell’indoeuropeo è di norma -s nel singolare (ma temi in -ā, -n, -r, [...] -s, omettono di solito la desinenza); -es (contratto in -ās, -ōs con la finale di temi in -ā, -o; questi ultimi sostituiscono spesso -oi, di origine pronominale) nel plurale. La forma del n. è usata frequentemente ...
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Casogrammaticale, esprimente stato nella vicinanza di qualcosa, che si ritrova in varie lingue non indoeuropee, come l’ungherese (ugrofinnico) o il tabassarano (caucasico). ...
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L'ablativo è il casogrammaticale che indica in molte lingue indoeuropee il punto di partenza. L'hanno perduto il greco, il baltico, lo slavo, il germanico. In latino sono andate a confondersi con le forme [...] il che ha contribuito a dare ai significati di questo caso notevole varietà (separazione, causa, strumento, limitazione, modo, compagnia di valore predicativo), ed esprime, senz'alcun legame grammaticale con la proposizione in cui si trova, un ...
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Caso della declinazione latina, ma anche greca e di altre lingue, che occupa il terzo posto nella tradizione grammaticale classica, e perciò detto anche terzo caso. Indica la destinazione, il punto d’arrivo [...] di un’azione, ed è perciò in primo luogo il caso del complemento di termine (es., lat. dare patri «dare al padre»); per analogia, si parla talora di d. anche per lingue prive di veri e propri casi, come l’italiano, con riferimento a nomi o pronomi ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] (di Marco, con tutto il cuore), in latino ancora da nomi flessi (Marc-ī, caso genitivo; tot-ō cord-e, caso ablativo). Dal punto di vista del significato grammaticale, il fatto di trovarsi al nominativo in una frase transitiva dà al referente di pater ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] quello della frase contratta e, infine, quello grammaticale. Quanto allo sviluppo semantico, la comprensione del nell’acqua, devono raggiungere le uova e fecondarle. In questo caso quando un sesso è maturo manda segnali chimici che raggiungono l’ ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] che prevede l’ingresso dell’una a fianco dell’altra in caso di guerra. Quando questa scoppia in seguito all’ingresso delle italiani.
In latino si dettano norme o si offrono modelli grammaticali o retorici (Boncompagno da Signa, G. Fava, Pietro della ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] costituisce un monema; le altre 5 restano inutilizzate. In questo caso, la antieconomicità è palese: ma è anche chiaro che le Le l. sono state divise in tre classi: senza struttura grammaticale (dette isolanti, per es., il cinese), con uso di ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...