SCUOLA (XXXI, 249)
Giovanni Calò
In Italia l'ultimo decennio non ha visto innovazioni profonde e organiche, eccetto forse l'istituzione della Scuola media; e la caduta del fascismo ha determinato piuttosto [...] istituti che sostituiva: onde al latino (con l'insegnamenm grammaticale nel terzo trimestre del 1° anno) si aggiunsero il di quest'ultima cultura, senza latino); e se in tal caso possano queste tre scuole avere un corso inferiore comune, e se ...
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. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino [...] (fra cui il Genesi); nel nostro caso la prima narrazione proverrebbe dal cosiddetto Codice sacerdotale forma femminile 'iššāh "donna": infatti il doppio genere grammaticale della comune radice ebraica corrispondeva opportunamente al doppio sesso ...
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GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] Non consta che il nome Giobbe abbia per sé stesso un significato grammaticale: sembra certo che derivi dalla radice 'yb "osteggiare", ma eticamente il male che ha incolto G. è spiegare il caso di milioni di altre persone che hanno profonda e sincera ...
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NOME (fr. nom; sp. nombre; ted. Name; ingl. noun)
Giacomo DEVOTO
Giancarlo FRE'
Nicola Turchi
Categoria di parole che indicano una cosa o una qualità; una delle due categorie di parole fornite di semantema [...] siepe fiorisce, le siepi fioriscono; la categoria del genere grammaticale (v.) che ha dietro di sé uno svolgimento hanno gli aggettivi pio e maggiore che diventano nomi proprî nel caso di Ludovico il Pio e del Monte Maggiore.
All'interno dei ...
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È l'insieme delle rivelazioni che Maometto affermò esser a lui discese da Dio nella lingua araba (per il modo della discesa, e per il giudizio sulla sincerità di Maometto, v. islamismo; maometto) per predicare [...] (morto nel 1905).
Vi sono poi commenti più strettamente grammaticali e assai brevi, come quello notissimo e assai usato nelle direzione dal cielo in casi dubbî è quella di aprire a caso il Corano, dopo aver recitato qualche breve capitolo di esso, ...
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Con questo nome s'intendono quelle lingue del Caucaso e delle regioni immediatamente adiacenti, che per struttura grammaticale e per il vocabolario si staccano così notevolmente dalle lingue d'origine [...] casa è da me costruita". Da ciò dipende che la maggior parte delle lingue caucasiche non possiede l'accusativo, ma invece un caso attivo o ergativo che designa la persona che fa l'azione.
Le lingue del NE. presentano nella flessione del nome un gran ...
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Nacque a Figline nel Valdarno il 19 ottobre 1433 da Diotifeci d'Agnolo di Giusto, medico, e da Alessandra di Nannoccio di Montevarchi. Della sua prima educazione letteraria nulla si sa di preciso. Secondo [...] 1449 al 1451. Ritornato a Firenze vi compì il tirocinio grammaticale con Luca di Antonio da S. Gimignano e messer Comando a servire odia il padrone, perché noi tendiamo in qualunque caso a essere superiori e crediamo che sia contro la dignità ...
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Allievo d'Aristofane di Bisanzio e senza dubbio successore suo nella direzione della celebre biblioteca d'Alessandria, è, col maestro, l'uomo più rappresentativo della scuola alessandrina. Non arriva certamente [...] al linguaggio e tutto dava al capriccio e al caso (H. Steinthal, Gesch-. d. Sprachwiss., II, Berlino 1891, p. 93 segg.). Per cui molto contribuì A. allo sviluppo della scienza e terminologia grammaticale, se pure non della sintassi; a lui si deve ...
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GALIANI, Ferdinando
Fausto Nicolini
Nato a Chieti il 2 dicembre 1728, fu educato a Napoli dallo zio Celestino (v.). Già a sedici anni prendeva le mosse dalle dottrine politiche del Vico e dagl'insegnamenti [...] , come quelle che abborrono le generalizzazioni, vanno studiate, caso per caso, secondo le varie contingenze di tempo e di luogo Lorenzi e musicato dal Paisiello; un trattatello grammaticale-storico, contesto di nuove vedute estetico-linguistiche, ...
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Filosofo inglese, nato a Lancaster il 26 marzo 1911, morto a Oxford l'8 febbraio 1960, uno tra i maggiori esponenti di quella corrente contemporanea della filosofia analitica comunemente nota sotto il [...] linguistica'' non ha per oggetto soltanto la dimensione logico-grammaticale del dire, ma mira piuttosto a definire lo stretto il riconoscimento che dire qualcosa è sempre, in ogni caso, fare qualcosa. In ciascun atto linguistico A. individua ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...