Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] l’ipotesi che Castiglione si appoggiasse a una qualche autorità grammaticale durante la compilazione del trattato (forse alle Regole del Fortunio, stampate nel 1516). In ogni caso essa non può essere identificata con Bembo, come testimonia la ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] dalle chiuse; successivamente (a partire dal Castellano e dai Dubbi grammaticali), per «amor di grecità» l’autore invertì «la assegnazione cerchia di Giovanni Rucellai (Pozzi 1989), non a caso portavoce delle idee dell’autore nel Castellano. Anche il ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] ogni forma di idealismo estetico e di purismo grammaticale. Registro aulico, arcaismi, termini tecnici e l’impulso a intarsiare registri e idiomi diversi, in questo caso magari appaiando la traduzione di un termine straniero; a impiegare ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] con versi in sospeso e frasi non compiute: segno grammaticale dell’abdicazione dell’antica centralità della poesia e del l’asse Milano-Torino, la tecnocrazia del Nord, primo caso nella storia nazionale di una borghesia egemone in grado d’imporre ...
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ANTONIO da Rho
Riccardo Fubini
Frate minorita e umanista. Nato verso il 1398, di umile origine campagnola, entrò a diciotto anni nell'Ordine francescano, per sottrarsi, come egli accenna in uno scritto [...] politica di esosità fiscale e di conquista (cfr. E. Verga, Un caso di coscienza di Filippo Maria Visconti, in Arch. Stor. lombardo, s infine per la definizione stessa del Valla della norma grammaticale: "neque vero... legem trado quasi nusquam aliter ...
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Italo Svevo (pseudonimo di Ettore Schmitz, 1861-1928), triestino di nascita, europeo per formazione (sostanzialmente da autodidatta), fu infaticabile nell’esercizio della penna: uno scribacchiare che è [...] non si vuole dire che non si debbano riconoscere incertezze e dissonanze grammaticali nella lingua di Svevo; semmai c’è da precisare che, tutte ben posseduti, e a volte fluidi (è il caso degli infiniti soggettivi retti dalla preposizione di), con ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] allievi e amici (Varchi 2007), Varchi trattò delle questioni grammaticali in modo generale (attraverso il confronto delle strutture del («si come à ventura era stato tutto, e à caso, cosi à caso, e à ventura si governava»; Varchi, Storia fiorentina, ...
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AMENTA, Niccolò
Alberto Asor Rosa
Nacque a Napoli il 18 ott. 1659 da Francesco e da Maddalena Troiano, ambedue di famiglia gentilizia. Intraprese gli studi di diritto, seguendo le orme paterne, in un [...] di ridurre in un corpo organico la sua sapienza grammaticale e concepi una vastissima opera, di cui riuscì a soltanto la prima parte (Napoli 1710). Il modello imitato è in questo caso I Ragguagli di Parnaso di T. Boccalini; ma il genio dell'A. ...
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Regista cinematografico greco, nato il 27 aprile 1936 ad Atene. La sua opera rappresenta il trionfale riemergere di una cultura nazionale che le vicende storiche interne avevano oscurato dallo scenario [...] di A., che trova nel piano-sequenza la sua unità grammaticale, ha offerto in un montaggio immune dalla temporalità della , sotto il quale il film fu realizzato. Anche in questo caso un omicidio ‒ l'uccisione di un sindacalista alla vigilia delle ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] rappresenta il soggetto dell’azione costituisce il soggetto grammaticale e quella che rappresenta l’oggetto dell’azione lingue indoeuropee con declinazione quest’ultimo è indicato dal caso accusativo, nelle altre per mezzo della collocazione, in ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...