FORGES DAVANZATI, Roberto
Silvana Casmirri
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1880 da Domenico, la cui famiglia apparteneva da secoli al patriziato pugliese, e da Virginia Folinea. Ultimo di otto figli, di [...] l'impresa coloniale alla necessità ineludibile di affrontare in una prospettiva "nazionale" il problema del Mezzogiorno e il fenomeno dell'emigrazione. Durante la guerra di Libia tenne per qualche mese (20 ott. 1911-10 febbr. 1912) un diario su cui ...
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INDRIO, Pasquale
Salvatore Lardino
Nacque ad Altamura, presso Matera, il 3 genn. 1875, da Saverio e Angela Moramarco, primo di due figli. Iniziò gli studi nella città natale, li proseguì a Bari, conseguì [...] la Basilicata, Proposte di riforme legislative, Potenza 1910; Il credito agrario nel Mezzogiorno, ibid. 1912; Cassa provinciale di credito agrario per la Basilicata, Per la siccità e il migliore funzionamento. Proposte, ibid. 1914; La mobilitazione ...
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ELENA, Domenico
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 22 dic. 1811 da Antonio, commerciante all'ingrosso, e da Luigia Odera. Compiuti gli studi secondari, segui diversi corsi all'università, senza peraltro [...] e la separazione della Cassa invalidi della marina assicurando il pieno interesse suo personale e del governo peril collegamento tra Cavour: Il carteggio Cavour-Nigra dal 1858 al 1861, III, Bologna 1928, p. 15; La liberazione del Mezzogiorno e la ...
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DE' BOSIS (De' Bossis, De' Buscis), Daniele
Paola Astrua
Originario di Milano, ma cittadino di Novara, è il più importante dei pittori operanti nella bottega di famiglia assai attiva, prevalentemente [...] per la misura complessiva di circa otto piedi di altezza e cinque di larghezza, fosse assai più ricco all'origine di quanto non sia dato oggi vedere: doveva essere infatti circondato da una "cassa" dipinta e dorata, avere la tela di copertura con il ...
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D'APICE, Domenico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 30 genn. 1792 da Giovan Battista, "riputato negoziante" (Sforza, p. 756). Molto poco si conosce della prima giovinezza del D. e di un suo eventuale [...] cassa del corpo - cui seppe dare una dignitosa risposta.
Due mesi più tardi ilMezzogiorno, IV,Bologna 1954, pp. 84, 91).
Il D. morì a Napoli il a cura di F. Ercole, Roma 1939, ad Ind.; peril '49 toscano, F. D. Guerrazzi, Apol. della vita politica ...
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FRIGNANI, Giuseppe
Nicola De Ianni
Nato a Ravenna il 14 apr. 1892 da Angelo e da Eugenia Savinio, conseguì nel 1909 il diploma di ragioniere, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza e contemporaneamente [...] in funzione regolamentatrice per porre fine, attraverso un'azione di controllo, al disordine nelle attività degli istituti di credito ordinari, di banche popolari e cooperative, casse rurali e banchieri privati. In definitiva, con il sospetto di una ...
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CORNER, Giorgio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia alla fine del 1454, lo stesso anno della sorella Caterina, la futura regina di Cipro, da Marco di Giorgio e da Fiorenza Crispo, figlia di Nicolò duca [...] dell'influenza veneziana nel Mezzogiorno, ed in particolare Brescia, con la cassa. Non è possibile ricostruire quale fu il suo comportamento nei . Sanuto, Diarii, Venezia 1879-96, XLV, ad Ind.;peril ruolo sostenuto dal C. nel biennio 1508-1509: F. ...
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CARBONELLI, Salvatore
Ciro Cuciniello
Nacque a Napoli il 16 sett. 1820, da Giuseppe, barone di Letino e da Geltrude Tabaho Pérez. Conseguì a diciotto anni la laurea in giurisprudenza presso l'ateneo [...] A. Polpi, pagatore della Cassa di campagna di Gaeta, accusato di aver fatto carriera per essere stato persona di fiducia data 1859, facendole giungere via mare nel Mezzogiorno dove, nel marzo del 1861, il loro ammontare veniva fatto ascendere a molte ...
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LOGOTETA, Giuseppe
Pasquale Matarazzo
Nacque a Reggio Calabria il 12 ott. 1758 da Vincenzo e da Laura Del Giudice, provenienti da due famiglie locali. Dopo primi studi irregolari e una breve permanenza [...] beni alienati dalla Cassa sacra dopo il terremoto del 1783 esplosi tra le fazioni cittadine peril rinnovo dei sindaci e l' .; A.M. Rao, La Repubblica napoletana del 1799, in Storia del Mezzogiorno, IV, 2, Roma 1986, pp. 480, 486; C. Petraccone ...
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CABIATI, Attilio
Ernesto Galli della Loggia
Figlio di Aurelio e Clotilde Besca, nacque a Roma da una famiglia lombarda di origine ebraica il 18 ag. 1872. Compiuti gli studi secondari a Bergamo, concorse [...] ignoranza di quella borghesia, rapace nel Settentrione, feudale nel Mezzogiorno, così lontana dalle consorelle dei paesi più civili". In fondo il favore del C., che non venne mai meno, peril movimento operaio - sempre beninteso nei limiti del più ...
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cassa
s. f. [lat. capsa, voce di etimo incerto (la connessione con capĕre «prendere» è da ritenersi paretimologica) che indicava in genere le scatole o cassette per conservare vestiti, profumi, oggetti preziosi, ecc., e in partic. la cassetta...
battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, bastonarlo; Batte col remo qualunque s’adagia...