Storico ecclesiastico, vissuto verso la fine del sec. V e al principio del VI; pare fosse segretario (scolasticus) di Cassiodoro. Il nome di lui è legato alla Historia tripartita (in dodîci libri), specie [...] , fatto compendiando le storie di Socrate, Sozomeno e Teodoreto. L'opera alla cui definitiva stesura ebbe parte forse anche Cassiodoro (tanto che la Historia fu creduta opera di quest'ultimo) ebbe larga diffusione per tutto il Medioevo e anche più ...
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GRAMMATICA (γραμματική, grammatica)
Gino FUNAIOLI
Alfredo SCHIAFFINI
Antichità classica. - Fino al Medioevo grammatica non significò strettamente quella disciplina che noi così chiamiamo; all'idea [...] ); il secondo con le Institutiones grammaticae, concernenti pure la sintassi. L'età della decadenza romana si può conchiudere con Cassiodoro (490-583 c.), a cui spetta il merito di avere cristianizzato la grammatica pagana. Quando poi la cultura si ...
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Aloisio (o Aloiosus)
A. Iacobini
Architetto attivo in Italia settentrionale al principio del 6° secolo. In una lettera ascrivibile agli anni 507-511, riportata da Cassiodoro (Variae, II, XXXIX), il re [...] committente e dell'architetto e informa sul bagaglio di conoscenze teoriche che quest'ultimo deve possedere.
Bibliografia
Fonti:
Cassiodoro, Variarum Libri XII, a cura di A.J. Fridh, in Corpus Christianorum Lat., XCVI, 1973.
Letteratura critica:
H ...
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Scrittore africano del sec. IV-V d. C.; nativo di Madaura, secondo Cassiodoro, di Cartagine, secondo la soscrizione del codice di Bamberga. Certamente la metropoli africana dovette attirarlo a sé e ivi [...] egli visse e scrisse prima indubbiamente che la città fosse presa dai Vandali (439), o forse anche prima che i Vandali sbarcassero in Africa (429).
Qualunque fosse il titolo della sua opera - De nuptiis ...
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Filosofo (Roma 480 circa - Pavia 526 o, secondo la tradizione, 524), della nobile famiglia degli Anici. Presto s'occupò di studî, meritando nel 505 le lodi di Cassiodoro. Giovanissimo, fu questore e patrizio, [...] al Medioevo, non sempre rettamente intese, le dottrine musicali dei pitagorici greci, e fu, insieme con gli scritti musicali di Cassiodoro, alla base degli studî teorici fino alla fine del sec. 15º. B. adoperò le lettere A, B, ecc. per indicare ...
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Scrittore cristiano (n. seconda metà del sec. 5º - m. dopo il 533). Abate di Castellum Lucullanum, presso Napoli (od. Pizzofalcone), fu in rapporti epistolari con eminenti personaggi del tempo: Cassiodoro, [...] Pascasio, Fulgenzio di Ruspe. Scrisse una Vita Severini, biografia dell'asceta del Norico che è anche una fonte storica importante (soprattutto per la storia delle migrazioni di popoli nel sec. 5º), e ...
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Figlia del re degli Ostrogoti Teodorico, governò pel figliuolo minorenne Atalarico - designato dall'avo erede del trono (v. atalarico) - dal 30 agosto 526 al 2 ottobre 534; fu, quindi, regina col cugino [...] di difficoltà, esterne e interne; ma così l'influsso esercitato dalla memoria di Teodorico, come l'illuminata esperienza di Cassiodoro - allora magister officiorum in funzioni di questore, più tardi (533) prefetto del pretorio - e di altri illustri ...
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. Nato da Eutarico e da Amalasunta, figlia del re degli Ostrogoti Teodorico, successe (30 agosto 526) appena decenne al grande avo materno, che dal letto di morte lo dichiarava erede del trono, presenti [...] - dai quali si richiedeva del pari il giuramento di fedeltà.
I rescritti regi, redatti come sotto Teodorico da Cassiodoro, allora magister officiorum in funzioni di questore, più tardi (533) prefetto del pretorio, portano naturalmente il nome di ...
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VILIA
Tommaso Indelli
(Vila, Ούἰλας, Wilia). – Nacque in data imprecisata, verso la fine del V o agli inizi del VI secolo d.C.
Di stirpe germanica, ufficiale del goto Teoderico (493-526), è menzionato [...] in Italia, Bologna 2003, pp. 63-70; N. Francovich Onesti, I nomi degli Ostrogoti, Firenze 2007, pp. 25 s.; F. Cardini, Cassiodoro il Grande. Roma, i barbari e il monachesimo, Milano 2009, pp. 32-40; C. Azzara, Teoderico, Bologna 2013, pp. 28-31. ...
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Detto nelle fonti latine Dionysius exiguus, fu un monaco, nativo della Scizia, ma vissuto a lungo a Roma. Non si sa con precisione quando andasse in questa città; certo dopo il 496, anno in cui morì il [...] morì quel pontefice; e senza dubbio molto prima. Poche notizie abbiamo di lui, e la massima parte di esse ci è fornita da Cassiodoro, che fu suo compagno di studî: Beda il venerabile e Paolo diacono, parlando di lui, lo chiamano abate; ma non si sa ...
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