CALLISTO III, papa
Michael Mallett
Alonso Borja nacque il 31 dic. 1378 a Torre del Canals presso Játiva (Valenza). Suo padre, Domingo, apparteneva a un ramo cadetto della più importante famiglia di [...] suo primo vero contatto col mondo intellettuale dell'umanesimo fiorentino.
Tuttavia fu ancora una volta come negoziatore che capitano generale della Chiesa, duca di Spoleto, governatore di castel Sant'Angelo, governatore di Terni, Narni, Todi, Rieti, ...
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Puglia
Filippo Brancucci
Aldo Vallone
Ai tempi di D. con il nome di P. o Apulia (v.) veniva indicato quel corno d'Ausonia che s'imborga / di Bari e di Gaeta e di Catona, / da ove Tronto e Verde in [...] normanna, aveva già visto, quando D. nasceva, concludersi la parabola del dominio svevo; Federico II era morto proprio in P., a Castel di Fiorentino, nel 1250, e l'eco delle sue gesta non si era spenta negli anni della maturità di D., durante i quali ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] da Giovanni Rucellai, comandante della fortezza papale di Castel Sant’Angelo (da cui il titolo dell’opera) e appoggiate da Jacopo Sannazaro, si contrappongono a quelle del fiorentino Filippo Strozzi (Marazzini 1999: 51-55). Altrettanto importante ...
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RUCELLAI, Giovanni
Marcello Simonetta
– Figlio di Bernardo e di Nannina di Piero de’ Medici, sorella di Lorenzo il Magnifico, nacque a Firenze il 20 ottobre 1475. Fu educato da Francesco Cattani da [...] del poema e della tragedia in primo piano, e con Castel Sant’Angelo sullo sfondo, è conservato a palazzo Rucellai.
, Firenze 1993, pp. 367, 425, 427, 436; F. Guicciardini, Storie fiorentine, a cura di A. Montevecchi, Milano 1998, p. 426; P. Valeriano ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] e, mentre protestava a tutti i Comuni il rispetto della loro libertà, raccoglieva milizie, trescando a Castel della Pieve con i Neri fiorentini, ch'erano lì confinati. Il governo, che evidentemente non si sentiva abbastanza forte per sostenere un ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] , Geografia storica delle sedi umane. I castelli del contado fiorentino nei secoli XII e XIII, Firenze 1973; P. Toubert Catania, il c. di Prato e, nella variante ottagona, Castel del Monte.L'avvento sulla scena politica dell'Italia meridionale della ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] milione di ducati d'entrata annua, costituiva quasi il triplo di quello fiorentino, e circa la metà di quello del Regno di Napoli e dello Durante il papato di Sisto V, per esempio, a Castel Sant'Angelo fu accumulato un consistente "tesoro sacro" a ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] abbazia di Badia a Settimo e l'ambiente artistico fiorentino alla fine del secolo. In tutta l'Italia der Reformorden im Mittelalter, Berlin 1980; A. Cadei, Fossanova e Castel del Monte, in Federico II e l'arte del Duecento italiano ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] Dunque si può concludere che anche nel battistero fiorentino il riuso rappresenti un filone di autentica e , Darmstadt 1980 (19872, pp. 90-96); A. Cadei, Fossanova e Castel del Monte, in Federico II e l'arte del Duecento italiano, "Atti della ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] area romagnola verso la quale si indirizzava l'espansionismo fiorentino. È interessante sottolineare come in entrambi i casi città di Roma, delle Legazioni, di Velletri e di Castel Gandolfo, essa doveva esaminare l'attività degli agenti camerali al ...
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