ARAGONA, Federico d'
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Figlio naturale di Martino il Giovane re di Sicilia e della dama siciliana Tarsia Rizzari, nacque, come sembra, in Sicilia verso il 1403.
Carissimo al padre, anche perché rimasto [...] la protezione, per i suoi disegni politici, di Giovanni II di Castiglia, allora in guerra col Magnanimo. Egli fortificò i suoi castelli posti al confine di quel Regno e continuò a tener vivi i suoi contatti con la Sicilia. Re Alfonso perciò colse l ...
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Regione dell’Italia centrale (9.401,38 km2 con 1.512.672 ab. nel 2020, ripartiti in 228 Comuni; densità 160 ab./km2), che dall’Appennino si estende sul versante adriatico, affacciandosi sulla costa per [...] apostolico. Nel 14° sec. il cardinale Egidio de Albornoz riuscì a riportare alle dipendenze della Chiesa molte città e castelli o si accordò stabilmente con i signori, mentre a Fano fece approvare, nel parlamento generale degli Stati della Chiesa ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] gettate le basi della lotta per il controllo della corona tra la casa di Svevia – i cui sostenitori, dal nome del castello di Waibling, furono detti ghibellini – e quella di Baviera e Sassonia, ovvero il partito dei guelfi, discendenti di Guelfo duca ...
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Cardinale e uomo politico (Parigi 1585 - ivi 1642). Di famiglia nobile ma non illustre, ebbe un'educazione letteraria accurata. L'improvvisa rinuncia al vescovado di Luçon, cui la famiglia Du Plessis aveva [...] , per allora, alla questione della Valtellina con il trattato di Monzón (1626): questa divenne autonoma, e i suoi castelli restarono presidiati dalle truppe papali, mentre ai Grigioni rimaneva una sovranità puramente nominale. R. parve subire così la ...
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Opera o insieme di opere che mirano a diminuire l’efficacia offensiva degli avversari, servendosi delle caratteristiche naturali del terreno e modificandole opportunamente con apprestamenti tecnici.
Preistoria [...]
Anche durante le invasioni barbariche e nel Medioevo la f. permanente ebbe gli stessi elementi (in forme diverse: castelli, rocche, torri). Sorsero importanti cinte di mura a Roma, ad Antiochia, a Costantinopoli. Anche i monasteri furono talora ...
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Architettura
Edificio di culto di piccole dimensioni, isolato in modo da costituire un corpo autonomo; o ambiente, più o meno importante per forme e dimensioni, compreso, con la stessa destinazione di [...] ; le c. Sistina (costruita da Sisto IV) e Paolina (da Paolo III) nel palazzo del Vaticano; la St. George’s Chapel del castello di Windsor (iniziata da Edoardo IV e terminata da Enrico VIII); la Queen’s Chapel di Saint James Palace a Londra, per la ...
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Concili e sinodi
Davide Dainese
Scrivere la storia dei concili in epoca precostantiniana e costantiniana significa ripercorrere un segmento della storia delle società umane, del loro vivere assembleare. [...] recenti delle opere di Eusebio.
3 Cfr. Eus., h.e. V 23-26. Sul tema, da ultimo, si veda in quest’opera il saggio di E. Castelli, La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino.
4 Eus., h.e. V 23-26.
5 Di cui non si tratterà in questa sede. Si rimanda alle ...
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FILONARDI, Ennio
Rotraud Becker
Nacque nel 1466 nel borgo di Bauco (oggi Boville Ernica, prov. Frosinone).
Nel 1484, sotto Sisto IV, entrò nella Curia romana. Solo sotto Alessandro VI fu nominato vescovo [...] di Milano, VIII,Milano 1957, pp. 162, 165 s., 260; L. Bonazzi, Storia di Perugia, a cura di G. Innamorati, II, Città di Castello 1960, pp. 89, 101, 105; P. M. Krieg, Die Schweizergarde in Rom, Luzern 1960, ad Indicem;A. Prosperi, Tra evangelismo, e ...
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MALATESTA (de Malatestis), Galeotto
Anna Falcioni
Figlio di Pandolfo (I) e di Taddea, nobildonna di origini ignote, nacque, con ogni probabilità, nei primi anni del Trecento, poco dopo Malatesta detto [...] da Mogliano, con il quale, alla presenza dei plenipotenziari milanesi, stipulò un accordo (21 ott. 1351) per il possesso di alcuni castelli di confine e per l'uso del porto fluviale alla foce del Tronto, che Ascoli rivendicava di sua pertinenza.
Le ...
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AMEDEO VI, conte di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio primogenito di Aimone conte di Savoia e di Iolanda Paleologo di Monferrato, nacque a Chambéry il 4 genn. 1334. Rimase orfano della madre nel 1342, [...] poi tutte le differenze territoriali tra Savoia e Delfinato, scambiandosi terre e castelli, si da eliminare impacci territoriali e addentellati; il Delfino abbandonò i castelli a nord del Rodano, rinunciò ad ogni diritto sul Gex, sul Faucigny ...
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castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...
castellano1
castellano1 agg. [dal lat. castellanus]. – Di un castello, che appartiene o è appartenuto a un castello: mura c.; ruderi c.; titoli di nobiltà castellana (Carducci), cioè di nobiltà che trae le sue origini dalla signoria di castelli....