Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] giusti riverberi dell'acqua sulle pareti della barca dei gitanti. Va notato che in questi casi la fonte della luce è sequenza 'in negativo' del viaggio del protagonista Granach verso il castello del conte Orlok, dove il cielo diventa nero, mentre la ...
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Le province europee dell'Impero romano. La Britannia
Sergio Rinaldi Tufi
La provincia più settentrionale: la britannia
La Britannia è la provincia più settentrionale; il suo confine a nord (o meglio [...] alto podio (ancora in gran parte visibile sotto il castello normanno) e ne è stata proposta una ricostruzione in Bath, II. The Finds from the Sacred Spring, Oxford 1988.
Uso dell’acqua:
A. Burgers, The Water Supply and Related Structures in Roman ...
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fiume
Bruno Basile
Pietro Mazzamuto
Sempre nel significato di " corso d'acqua ", il termine compare con alta frequenza e ricca gamma di significati in tutte le opere di Dante.
Il senso più generico [...] " che avvolge con la sua abbondanza e fluidità il castellodella sapienza, oppure " le ricchezze " o " le peccaminose pregio ". Eppure, ostacola ad essa la singolarità del passaggio dell'acqua come cosa solida, che fa calare un velo di dubbio ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] .
Per Roma abbiamo anche parlato della Mostra dell'Acqua Giulia dell'età di Alessandro Severo, riconducibile al tipo di scenae frons con grande nicchia centrale, che rappresenta, in quanto castello per la divisione delle acque, un'applicazione ancora ...
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MILANI COMPARETTI, Lorenzo
Michele Di Sivo
– Nacque a Firenze il 27 maggio 1923 da Albano Milani e da Alice Weiss. La sua era una famiglia di possidenti e intellettuali di forte impronta laica. Il padre, [...] e il castello di Montegufoni.
A Firenze i Milani abitavano in una palazzina, accanto ad altre della famiglia, ricca presso la segreteria di Stato della S. Sede Angelo Dell’Acqua e di E. Florit, preparò l’intervento della Congregazione del S. Uffizio ...
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Vedi ACQUEDOTTO dell'anno: 1958 - 1994
ACQUEDOTTO
O. Belvedere
(v. vol. I, p. 36). - Negli ultimi due decenni l'interesse per le opere idrauliche antiche si è rivolto soprattutto alla comprensione dei [...]
Distribuzione in città. ― La rete di distribuzione dell'acqua meglio studiata in una città antica è quella di Pompei (sia per la conservazione, sia perché indagata a fondo dallo Eschebach). Dal castello situato presso la porta vesuviana, alla quota ...
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Vedi ACQUEDOTTO dell'anno: 1958 - 1994
ACQUEDOTTO (aquae ductus)
G. Carettoni
Quasi tutti i popoli mediterranei, raggiunto un certo grado di evoluzione civile, hanno provveduto all'incanalamento e alla [...] Roma), era il castello di distribuzione dal quale le due acque, mescolate, raggiungevano tutte le regioni urbane. Frontino (i, 13) celebra la magnificenza del nuovo a., inaugurato nel 52 d. C., la bontà e l'abbondanza dell'acqua, l'altezza di livello ...
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POZZO e CISTERNA
F. Cresti
Il p. e la cisterna rappresentano due delle componenti essenziali nei sistemi di raccolta delle acque potabili. Nel Medioevo occidentale si identificarono genericamente come [...] da un pozzo centrale e da piccoli raccoglitori laterali dell'acqua piovana, detti 'cassettoni'. Scavato l'invaso, esso il bacino che dava il suo nome al Qaṣr al-Baḥr ('castello del lago'), noto da diverse descrizioni medievali.Un altro bacino a ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio VI Umbria
Dorica Manconi
Regio vi umbria
Nella divisione augustea la regio VI occupava un territorio, corrispondente ad ampie sezioni delle attuali regioni Umbria, Romagna [...] (Todi, Amelia, Narni).
Importanti lavori di adduzione dell’acqua, che coinvolgono sotto diverse forme e formule l’evergetismo municipale, sono ricordate a Terni (CIL XI, 421), ad Assisi (CIL XI, 5390), a Città di Castello (CIL XI, 5942), a Spello, a ...
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Palatia
JJean-Marie Martin
Una presentazione dei palatia fridericiani deve cominciare con l'enunciazione di un apparente paradosso. Federico II è, se non l'inventore, almeno il primo promotore in Occidente [...] torri d'angolo è costituita da cisterne sospese, che raccoglievano l'acqua pluviale della terrazza e rifornivano il castello di acqua corrente; una grande cisterna sotterranea si trovava sotto il cortile, un'altra all'esterno: anche sui gradini più ...
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coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da muscoli e da tegumento; lo sviluppo e la...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...