MALASPINA, Alessandro
Dario Manfredi
Nacque in Lunigiana, a Mulazzo, dove fu battezzato il 5 nov. 1754, terzo figlio maschio di Carlo Morello, marchese di Montereggio e Pozzo e marchese condomino di [...] i suoi compagni di studio vi furono Federico Gravina (poi ufficiale della Marina di Spagna), che ordine del re, che motu proprio condannò il M. alla segregazione nell'isolato castellodi San Antón, a La Coruña, per "dieci anni e un giorno", Gil ...
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Basilicata
CCosimo Damiano Fonseca
Difficile da definire nella sua consistenza geografica per la fluidità dei suoi confini specialmente per quanto riguarda l'area occidentale dell'antica Lucania, la [...] attestata: basti pensare alla Via Appia per Silvum che portava al castellodi Spinazzola e alla domus diGravina, alla Via Venusina che conduceva al castellodi Monteserico, al tratto interno da Butunto (Bitonto) a Pissandas (Lagopesole) che ...
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Otranto
HHubert Houben
Dopo essere stato nell'Alto Medioevo il porto pugliese più importante per i collegamenti con Bisanzio e con la Palestina, Otranto ‒ la cui sede vescovile era stata elevata nell'892 [...] in età classica, cioè quello di semplice scalo ausiliario di Brindisi. "Ciò viene anche indirettamente confermato dal minore interesse di Federico II per il castellodi Otranto che nel 1240 aveva urgente necessità di essere riparato perché due sue ...
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Melfi
HHubert Houben
La città, fondata all'inizio dell'XI sec. dai bizantini, dopo l'insediamento dei normanni, capeggiati dai fratelli Altavilla, fu considerata la "capitale morale della conquista [...] di Federico II: "Fece il parco dell'uccellagione al Pantano di Foggia in Puglia, e fece il parco della caccia presso a Gravina spesso nella zona del Vulture, ma preferì a Melfi il castellodi Lagopesole. Quando, nell'ottobre 1254, si trovò in gravi ...
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CASTELFIORENTINO
JJean-Marie Martin
Chiamato anche Torre Fiorentina (ca. 10 km a sud di Torremaggiore, in provincia di Foggia), Castelfiorentino è il nome odierno di un sito, abbandonato, sul quale [...] Si innestava su strutture preesistenti (del castello), ed è stata in seguito di belle pietre. Certo la pianta della domus di Castelfiorentino era molto meno sofisticata di quella dei palazzi di Castel del Monte, di Lucera e anche diGravina ...
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Condottiero (m. 1496), figlio di Niccolò; si distinse nella difesa (1474) di Città diCastello contro le milizie di Sisto IV. Seguì Carlo VIII nell'impresa del regno di Napoli e per il suo comportamento [...] del Taro il re lo armò cavaliere sul campo. Ancora al servizio dei Francesi nella guerra per il regno di Napoli, ebbe da loro il ducato diGravina; si distinse nella battaglia di Troia, morendo poi in un assalto durante l'assedio di Circello. ...
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Architettura, Regno di Sicilia
CCorrado Bozzoni
Una trattazione, anche sintetica, dell'architettura fridericiana nel Regno di Sicilia implica la risposta ad alcune questioni preliminari, necessarie [...] due piani, la stessa tipologia è adottata nell'ala residenziale che costituisce l'intero lato ovest del castello o palazzo diGravinadi Puglia, a pianta perfettamente rettangolare (58 x 29 m), attribuito all'architetto toscano Fuccio (ricordato da ...
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GUIDUBALDO II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Primogenito del duca di Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga, nacque a Urbino il 2 apr. 1514; il 4 giugno 1516 giunse a Mantova, lì [...] 1560 Federico Borromeo, nipote di Pio IV e, vedova di questo, nel 1568, il duca diGravina Ferdinando Orsini). Sino a Italie…, II, a cura di A. Rochon, Paris 1974, ad ind.; P.L. Menichetti, Medici e speziali in Gubbio, Città diCastello 1974, pp. 67, ...
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CAPUA, PORTA DI
MMario D'Onofrio
Detta anche Porta delle due Torri, la monumentale struttura fortificata fu costruita per espresso volere di Federico II di Svevia, fra il 1234 e il 1239-1240, dinanzi [...] , nell'ambito dei cantieri federiciani di Puglia (a partire da Foggia, Barletta, Gravina e Lucera) nei quali, secondo , III, Stuttgart 1977, pp. 143-163 (trad. it. I castellidi Federico II nell'Italia meridionale, Napoli 1979); Id., Skulptur aus dem ...
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GUGLIELMO I d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Nacque tra il maggio 1120 e il maggio 1121, se si accetta la notizia di Romualdo Guarna, arcivescovo di Salerno, secondo la quale (p. 253) [...] presto insorsero Napoli e Salerno, nonché nuovi feudatari: Gionata di Conza, Riccardo Dell'Aquila, Riccardo di Acerra, Ruggero di Tricarico, Filippo di Sangro, Boemondo di Manoppello, Gilberto diGravina.
I due cronisti principali supportano la tesi ...
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