CAMPOSAMPIERO, Guglielmo da
Elisabetta Barile
Terzo di questo nome, nacque alla fine del secolo XIII, forse a Padova, da Giacomo, il figlio di Tiso (VIII) a lui premorto, e da Oria da Marcaria. Erede [...] .
Sembra che risiedesse abitualmente in territorio trevigiano nel suo castellodi Treville. Nel 1324, a Serravalle, fu testimone del testamento di Guecellone da Camino, lo spodestato signore di Treviso a lui congiunto da parentela. Non fu estraneo ...
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BRANDOLINI, Ettore
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1455 da Cecco, conte di Valmareno, importante feudo della Marca Trevigiana, e da Filippa, figlia del conte Giovanni Trissino di Vicenza. Alla morte [...] della stessa città. Prese parte alle cruente battaglie di Rapacione e del castellodi Petra e quindi alla decisa resistenza dell'esercito veneziano sconfitto, ma non travolto, che dalla piazzaforte diSerravalle impedì ai Tirolesi, con una audace ed ...
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Angiò, Beatrice d'
Enzo Petrucci
, Ultima dei tredici figli di Carlo II d'A. e di Maria d'Ungheria, nacque intorno al 1290, con ogni probabilità in Provenza.
Secondo il Minieri Riccio (Studi storici, [...] falso Boccaccio che riferisce la somma di centomila fiorini (e il Serravalle addirittura duecentomila), hanno certamente esagerato. angioina di quello stesso anno si parla della vendita ad Azzo della città di Andria e del castellodi Acquaviva ...
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Campo Piceno
Adolfo Cecilia
L'antico " ager Picenus " corrispondeva a grandi linee a quel settore meridionale delle Marche che ha come limiti geografici l'Appennino, il litorale adriatico, i fiumi Esino [...] di costa alle montagne, e arrivò di là ov'è oggi la città di Pistoia nel luogo detto Campo a Piceno, ciò fu di sotto ov'è oggi il castellodi Piteccio, per intendimento di 52) e culminati con la caduta diSerravalle. Altri, come lo Scartazzini, il ...
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CAMINO, Guecellone da
Johannes Rainer
Figlio di Gherardo del ramo dei Caminesi "di sotto", signore di Portobuffolé, e di Maddalena de' Rossi, nacque nel secondo ventennio del sec. XIV: quando il padre [...] , grazie alla mediazione del conte Amedeo VI di Savoia: in seguito al trattato di Torino il C. riottenne la libertà, e il castellodi Portobuffolé gli fu restituito grazie alla mediazione di Pantaleone Barbo. Poco dopo fu coinvolto nella guerra ...
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fonte
La forma maschile (come nel latino) si alterna a quella femminile, quando il termine è in senso proprio, mentre prevale quando è in senso figurato. In senso proprio, nel preciso significato di [...] una f. presso il castellodi Romena, che " versa ancora le sue fredde linfe come al tempo di Mastro Adamo " ( qui il f. " sacrae theologiae "; così Serravalle, Vellutello e altri), e che alimenta anche il pensiero di D. (XXIV 9), " imperò che ogni ...
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Tarlati, Guccio
Simonetta Saffiotti Bernardi
Membro della famiglia T. al quale, secondo il parere concorde degli antichi commentatori, D. farebbe allusione in Pg VI 15 l'altro ch'annegò correndo in [...] rivale dei T., esuli nel castellodi Rondine in Valdarno, inseguendo alcuni avversari fu trascinato dal proprio cavallo nell'Arno ove affogò; e tale interpretazione è anche dell'Anonimo e del Serravalle.
Altri commentatori (Pietro, Chiose Vernon ...
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AVONDO, Pietro
Umberto Coldagelli
Nacque a Serravalle Sesia il 3 dic. 1760. Dedito sin da giovane al commercio e ai traffici, specie nei territori di Vercelli e del Monferrato iniziò la sua attività [...] del conte Salomone non solo la cartiera, ma anche il castello con gli annessi mulini e il canale che li alimentava, per sessantamila lire italiane. Da quel momento la cartiera diSerravalle conobbe un ininterrotto sviluppo: aumentarono i tini, si ...
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AIMASSO (Aimassi), Vincenzo
Ludovico Vergano
Di famiglia popolare astigiana, esercitava il mestiere di macellaio ed aveva, secondo G. A. Ranza, l'età di circa quarant'anni quando si trovò a svolgere [...] a Carrosio e impegnati nelle azioni di Rocca Grimalda, Pozzuolo e Serravalle. Fatto prigioniero una prima volta nella di Asti, e partecipò alle azioni di Carmagnola e Pinerolo. Di nuovo arrestato a Torino, fu condotto nel castellodi Vigevano ...
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impennare
Sebastiano Aglianò
Il verso nel quale ricorre, al riflessivo (Pd X 74 chi non s'impenna sì che là sù voli) è stato oggetto di duplice interpretazione. Ovvia la metafora delle ‛ penne ' e del [...] tanto in virtù da potere un giorno, dopo la liberazione dal corpo, salire al Paradiso.
Nel Fiore, fra le armi in possesso di Venusso, per abbattere il castellodi Gelosia, figura un brandon ben impennato (CCXVIII 4), cioè una torcia ben munita ...
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