È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] stipi, servizî da toletta. Il Re Sole volle impiegata gran quantità d'argento nell'arredamento del castellodiVersailles: in certe sale il legname era completamente sostituito dall'argento. Le guerre della fine del sec. XVII costrinsero tuttavia il ...
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FONTANA (lat. fons; gr. κρήνη; fr. fontaine; sp. fuente; ted. Springbrunnen; ingl. fountain)
Gamillo AUTORE
Olga ELIA
Gamillo AUTORE
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Per fontana s'intende una composizione architettonica o scultorea, [...] Seicento, i bassins furono un elemento caratteristico. Al castellodiVersailles, di A. Le Nôtre, dove si trova la più fastosa espressione di questo tipo di fontana che, come l'intero giardino, può dirsi di parata, il grande canal si estende in asse ...
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QUESNAY, François
Gino Luzzatto
Fondatore e capo riconosciuto della scuola fisiocratica, nato nel 1694 nel villaggio di Méré presso Montfort-l'Amaury (Seine-et-Oise), ottavo di 13 figli di un piccolo [...] dal La Peyronie. Nel 1749 egli diventa il medico di Madame de Pompadour e si stabilisce nel castellodiVersailles. Questa funzione, a cui si aggiunse nel 1752 quella di medico di corte e di primo medico consulente del re, non gli assicurò soltanto ...
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Chiusura fatta per lo più di elementi di metallo o di legno o di pietra, posti a qualche distanza e collegati tra loro. Può essere mobile e a battenti, quando funziona da porta; esteso, prende anche il [...] XVII e XVIII, quando anche nei cancelli l'arte francese portò il suo brio di composizione e di ornati. Veri capolavori sono le cancellate del giardino e del castellodiVersailles, di J. H. Mansart, e quelle della piazza Stanislao a Nancy, opera ...
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Pittore, nato in Arezzo l'8 gennaio 1769, morto a Firenze il 3 febbraio 1844. Studiò, in patria, il disegno con G. Cimica e copiate quivi opere del Vasari e del Baroccio, entrò nel 1772 nell'Accademia [...] ); e numerosi ritratti e gruppi tra i quali il migliore e più famoso è quello di Elisa Baciocchi in mezzo alla sua corte (1813), ora nel castellodiVersailles; ed eseguì pure due vaste decorazioni figurate: del salone d'Ercole a palazzo Pitti (1829 ...
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Topografo e pittore. Nato a Torino nel 1764, si diede allo studio dell'architettura e della pittura con l'acquerellista Pietro Palmieri. Nel 1807 si recò a Parigi e v'ebbe l'incarico di seguire l'esercito [...] 1827); morì in patria nel maggio 1831. Opere sue si conservano nel palazzo reale, nel museo civico di Torino, e nel castellodiVersailles; molti suoi disegni sono stati incisi dal Chianale.
Bibl.: Michaud, Biographie Universelle, II, Parigi 1854, pp ...
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Generale italiano al servizio di Napoleone, nato a Torino il 5 febbraio 1771. Fece le prime armi negli eserciti della Rivoluzione operanti in Italia, e fu aiutante di campo del generale Victor. Fece la [...] (16 febbraio 1807) rimase ucciso. Per ordine di Napoleone il nome del generale C. venne inciso sulle tavole di bronzo del castellodiVersailles. Il C. fu di quella schiera di uomini di guerra, che tennero alte le tradizioni del valore italiano ...
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CHIAVERI, Gaetano
Rose Wishnevsky
Secondogenito di Maffeo, commerciante di vini di origine bergamasca, nacque a Roma nel 1689, secondo quanto annotava nel 1766 il conte G. Carrara nello Zibaldone di [...] (1733-63)che si era convertito nel 1712.Nonostante i progetti in concorrenza degli architetti di corte, e soprattutto quello di Z. Longuelune che si ispirava alla chiesa del castellodiVersailles, il re, il 18 sett. 1738, conferì al C. l'incarico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Settecento in Francia, dopo le prese di posizione contro lo stile [...] . Nel 1786 riceve l’incarico di commissario responsabile per l’ultima fase della politica di abbellimento di Parigi. Disegna vaste composizioni per i grandi monumenti che il re intende riedificare: il castellodiVersailles, un teatro tra il Louvre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fine dell’Impero ottomano e la disgregazione che ne è conseguita ha eroso un equilibrio [...] -orientale.
L’abbandono del sultanato e la nascita della Repubblica turca
La conferenza di Pace che conclude la prima guerra mondiale, inaugurata nel castellodiVersailles il 19 gennaio 1919, conduce il 10 agosto dell’anno successivo alla firma ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...