Mercante e uomo politico (m. Città di Castello 1462). Arricchitosi col commercio, ebbe presto intorno a sé molti sostenitori a Città di Castello. In contrasto coi Guelfucci e costretto a fuggire (1419), [...] di Braccio da Montone (1424) e, alleatosi con i suoi antichi nemici contro i Bracceschi, scacciò costoro da Città di Castello, che difese poi dall'esercito di papa Martino V. Nuovamente scacciato dal 1428 al 1432, quando rientrò fu tra gli otto ...
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Condottiero (m. Senigallia 1502), figlio di Niccolò. Postosi al servizio di Carlo VIII quando scese in Italia, fu costretto a seguirlo poi in Francia. Sbarcato a Livorno, si scontrò con le milizie del [...] e già aveva preso Arezzo e posto assedio a Cortona quando fu costretto dai Francesi a ritirarsi a Città di Castello. Convintosi del pericolo a cui egli, insieme ad altre grandi famiglie italiane si era esposto appoggiando i piani del Valentino ...
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Condottiero (m. 1496), figlio di Niccolò; si distinse nella difesa (1474) di Città di Castello contro le milizie di Sisto IV. Seguì Carlo VIII nell'impresa del regno di Napoli e per il suo comportamento [...] alla battaglia del Taro il re lo armò cavaliere sul campo. Ancora al servizio dei Francesi nella guerra per il regno di Napoli, ebbe da loro il ducato di Gravina; si distinse nella battaglia di Troia, ...
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HOHENSTAUFEN (A. T., 56-57)
Elio Migliorini
Castello, di cui restano solo pochi ruderi, posto al centro del Württemberg, nel Giura Svevo, 684 m. s. m., costruito nel 1070 e distrutto nel 1525 insieme [...] profondamente dai corsi d'acqua nei teneri strati calcarei del Giura medio e inferiore, separando dei dossi isolati. Il castello, in posizione dominante sulla pianura, ma periferica rispetto alla catena centrale, era posto tra Göppingen e Gmünd, non ...
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Il castello di Ancy-le-Franc (nell'Yonne, sull'Armançon, 25 km. al di sopra di Tonnerre), incominciato nel 1546 dalla famiglia de Clermont, è, col castello di Joinville eretto per i Guisa, uno dei monumenti [...] una galleria prende luce da alcune arcate: curioso adattamento della loggia italiana al clima francese. Nel castello diversi locali conservano la ricca decorazione originale. La galleria detta di Farsalo contiene affreschi attribuiti a Niccolò ...
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GAGLIARDI, Bernardino
Fiorenza Rangoni
Nacque a Città di Castello, in località Piano di Sotto, da Girolamo e Lucrezia Niccolai, o Nicolucci, intorno al 1600, più probabilmente nel 1609 (Mancini, 1832, [...] le décor plafonnant dans les églises romaines de l'âge baroque, Roma 1965, pp. 135 s.; A. Ascani, La cattedrale tifernate, Città di Castello 1969, pp. 74, 77 s.; Storia di Macerata, a cura di A. Adversi - D. Cecchi - L. Paci, III, s.l. (ma Macerata ...
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RONCHELLI, Giovanni Battista
Paolo Vanoli
– Nacque a Castello Cabiaglio, nei pressi di Varese, il 1° febbraio 1715, da Giacomo Antonio, facoltoso mercante, e da Maria Grazia Porrani, figlia del pittore [...] , ibid., p. 75), opere da cui emerge la sua estraneità di fondo rispetto alle nuove istanze neoclassiche.
Morì a Castello Cabiaglio il 24 gennaio 1788 (Parravicini, 1993a, in Parravicini -Perotti - Villa, 1993, p. 42).
Fonti e Bibl.: D. Balestrieri ...
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BUFALINI, Giulio
Luigi Gennari
Nato a Città di Castello verso la metà del sec. XVIII nella nobile famiglia dei marchesi di San Giustino, simpatizzò ben presto per le idee illuministiche. Per questo, [...] notizia della rivolta, il governo repubblicano inviò in quelle regioni con pieni poteri il Bufalini. Questi, giunto a Città di Castello il 26, ai primi di maggio ne uscì con l'artiglieria per combattere gli insorti, ma fu costretto a rientrare nella ...
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Condottiero (m. 1499), figlio di Niccolò. Cresciuto tra gli odî delle fazioni, esiliato da Innocenzo VIII (1487), poté rientrare a Città di Castello dopo l'elezione di Alessandro VI. Postosi al servizio [...] di Carlo VIII, militò per i Pisani contro i Fiorentini, finché, essendosi questi conciliati col re di Francia, dovette partecipare all'assedio di Pisa, durante il quale guadagnò molta reputazione, tanto ...
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Governatore di una fortezza o di un castello nella Spagna del Medioevo. Lo stesso vocabolo arabo in Sicilia, in età araba e normanna, è trascritto nei documenti latini come gaytus, con senso analogo. ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...