«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] di più frammenti, macrotesti smontati in micro-testi, per cui le Città sono scandite dalle descrizioni urbanistiche, il Castello dagli intrecci dei tarocchi, il Viaggiatore dagli incipit sospesi. In particolare, una delle sezioni in cui è articolato ...
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In un saggio del 1923 dal titolo Ulysses, Order and Myth, a James Joyce e al suo Ulysses, T.S. Eliot attribuisce un’invenzione che aveva «l’importanza di una scoperta scientifica»: quella del metodo mitico. [...] Perceval ou le conte du Graal di Chrétien de Troyes e il Parzival di Wolfram von Eschenbach – l’eroe Parsifal giunge al castello del Re Pescatore, sovrano che reca una ferita, la quale è causa della sterilità delle sue terre. Qui Parsifal assiste ad ...
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Ritiratosi presso il castello di Ermenonville, con la consapevolezza di essere giunto al termine della propria parabola intellettuale, dal 1776 il filosofo Jean Jacques Rousseau si dedica alla stesura [...] delle Reveries du promeneur solitaire, pubblicato postumo due anni dopo. ...
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«È una rivolta?» «No sire, è una rivoluzione.»
Le parole con cui il duca di Liancourt svegliò nel cuore della notte del 14 luglio 1789 Luigi XVI per annunciargli la presa della Bastiglia, divenuta poi [...] del faubourg Saint-Antoine fremeva di paura e di collera all’ombra della Bastiglia, il contadino vedeva all’orizzonte il castello che, dalle più remote età, aveva ispirato ai suoi antenati ancora più paura che odio. Qualche volta la fisionomia se ...
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La storia linguistica di un territorio è determinata dal sostrato etnico, e dunque culturale e religioso, dei popoli che, di volta in volta succedutisi, ne hanno scandito le tappe. Nel variegato universo [...] , anche della lingua araba: e sarà proprio l'arabo a lasciare una traccia indelebile nel siciliano e in quella che del lessico è la branca meno soggetta ad alterazioni, la toponomastica; come qal'a, “castello”, nel nome del paese Caltagirone. ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...
Architettura
Presso i Romani il castellum era un’opera di fortificazione, generalmente di minore entità rispetto al castrum, lungo i confini dell’Impero. I c. erano temporanei o permanenti: i primi erano semplici ridotte, di forma circolare...
Attualmente frazione del comune di Firenze, mentre fino a una diecina di anni fa era aggregata a quello di Sesto Fiorentino. Si trova a 5 km. da Firenze sulla strada di Rifredi e con stazione sulla direttissima Firenze-Bologna.
La popolazione...