CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] Reggio o Modena). A Bologna il C. è infatti nel 1521 dove chi intorno a sé il giovane Agostino Abbiosi e un "gentilhuomo et castellano del Friuli". Qui è ancora nel 1522 e nel 1523 di dove spedisce al Bembo - che lo ringrazierà in una lettera del 16 ...
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PATERNO, Lodovico
Carmine Boccia
– Nacque a Piedimonte d’Alife (oggi Piedimonte Matese, nella provincia di Caserta), il 12 febbraio 1533, da un’antica famiglia napoletana discendente di un ramo baronale [...] detto di Castello. Il nome del padre è incerto. Marrocco (1951, p. 5) lo fa discendere da un Giacomo, titolato di nobiltà equestre e notaio, mentre Barbier (2007, I, p. 183) da un Achille, capitano della fanteria spagnola, morto a Milano nel 1559, ...
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Personaggio del Parzival, poema di Wolfram von Eschenbach (principio del sec. 13°), e del dramma musicale Parsifal (1882) di R. Wagner (1813-1883): è lo spirito del male, il nemico implacabile del Graal. [...] Nel suo castello, costruito per opera di magia, attira i cavalieri del Graal facendoli sedurre da donne meravigliose, tra le quali (nel dramma wagneriano) primeggia Kundry (che è pur messaggera del Graal). La santa castità di Parsifal, che redime ...
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Scrittore (Muskau, Slesia, 1785 - Branitz, Kottbus, 1871). Governatore civile e militare di Bruges, fu nominato principe dal re di Prussia. Viaggiò a lungo in Europa, e nei periodi di residenza a Muskau [...] e nel suo castello di Branitz si dedicò all'abbellimento di queste sedi con deliziosi giardini. Del suo amore per la magnificenza e gusto per il giardinaggio scrisse nelle Andeutungen über Landschaftsgärtnerei (1834); ma divenne uno degli autori più ...
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Poeta (Barberino di Mugello 1606 - ivi 1673), autore di molte rime e traduttore di Epitteto e Anacreonte; è noto soprattutto per il poema eroicomico Il Torracchione desolato (1660 circa; pubbl. 1768), [...] ispiratogli forse da un avanzo di castello feudale mugellano: il poema, la cui struttura è macchinosa, è tuttavia ravvivato dalla freschezza della lingua e da spunti folcloristici. Il poema restò inedito per più di un secolo: solo nel 1768 G. Conti ...
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WELLS, Herbert George
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, vivente, nato a Bromley (Kent) il 21 settembre 1866. Uscito da famiglia di modeste condizioni (il padre aveva un piccolo commercio e la madre [...] era governante in un castello di campagna), si educò da sé. Dapprima commesso in negozî di stoffe, divenne a 16 anni assistente alla Midhurst Grammar School; in seguito poté entrare al Royal College of Sciences a South Kensington. Nel 1888 si laureò ...
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Comune della prov. di Cuneo (3,7 km2 con 1824 ab. nel 2008). La sede del Comune è a Gallo.
Dà nome al Premio G., premio letterario istituito nel 1982; la cerimonia di premiazione si svolge annualmente [...] nel locale Castello. ...
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VINTLER, Hans von
Emma Mezzomonti
Poeta e traduttore, di nobile famiglia tirolese; nel 1417 legato del duca Federico di Tirolo a Venezia; morto nel 1419.
È probabile che V., autore dell'opera Pluemen [...] der Tugent, scritta nel suo castello di Runkelstein presso Bolzano, stampata nel 1486 col titolo latino Flores virtutum e ripubblicata nel 1874 da J.V. Zingerle, abbia inteso tradurre il libro di Tommaso Leoni scritto intorno al 1320 Fiori di virtù. ...
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PALMIERI DI MICCICHE, Michele
Lina Scalisi
PALMIERI di Miccichè, Michele. – Nacque a Termini Imerese nel novembre 1779 dal barone Placido e da donna Rosalia Morillo.
Quartogenito di sette figli, visse [...] infanzia e adolescenza tra le dimore di famiglia – Termini, il castello di Villalba nei pressi di Caltanissetta e palazzo Comitini a Palermo – in un ambiente familiare rigido, dominato dalla figura del padre e del fratello maggiore Niccolò, l’erede ...
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PARRINO, Domenico Antonio
Annastella Carrino
PARRINO, Domenico Antonio. – Nacque a Napoli nel 1642 da Onofrio, libraio, e da Angela Gragnano.
Rimasta vedova, la madre sposò il commesso di bottega, Francesco [...] Massari, e con lui continuò l’attività della libreria in largo Castello. Dopo la morte della madre, approfittando della presenza a Napoli della compagnia teatrale del duca di Modena, Parrino si fece scritturare e vestì i panni di Florindo, il « ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...