IMPERIALE (Imperiali), Gian Vincenzo
Emilio Russo
Franco Pignatti
Nacque a Sampierdarena nella primavera del 1582 da genitori appartenenti a due delle famiglie più importanti della Repubblica di Genova: [...] di gradimento e ammirazione (con formule invero che odorano di encomio generico e di ossequio) che il Marino indirizzò a B. Castello riguardo alle rime dell'I. (Marino, 1960, pp. 32-38). Il contatto si strutturò al solito sulla base di un reciproco ...
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FRANCESCO da Fiano
Franco Bacchelli
Nacque a Fiano (oggi Fiano Romano), poco distante da Roma, allora feudo della famiglia Orsini, intorno al 1350 da Antonio, con ogni probabilità notaio. Forse già [...] dal 1368 egli faceva parte del seguito di Pandolfo Malatesta, allora vicario pontificio di Città di Castello, ove probabilmente F. strinse un'amicizia destinata a durare negli anni col cancelliere e notaio delle Riformagioni di quel Comune ser ...
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PIERALLI, Assunta
Maria Teresa Mori
PIERALLI, Assunta. – Nacque nel 1807 a Lippiano, nell’Aretino, da Giuseppe e Francesca Capacci, di condizione agiata.
Ebbe tre fratelli: Ottavio, sacerdote; Giacomo, [...] , parroco nel vicino paese di S. Giuliana) che le diedero lezioni di latino. Il proposto della cattedrale di Città di Castello, don Antonio Lignani, la cui nipote aveva sposato Vincenzo Capacci, cugino di Assunta, ne scoprì il talento e la introdusse ...
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GALEOTA, Francesco
Marco Colletti
Nacque verso il 1446 a Napoli da Carluccio, dicendente da una famiglia della più antica nobiltà napoletana, ascritta al seggio di Capuana, e da una delle sue due mogli, [...] avendo partecipato alla rivolta dei baroni dopo la morte di Alfonso V il Magnanimo; poi fu reintegrata nel 1463 solo del possesso del castello di Serpico e dei casali di Sorbo e Santo Stefano. Non si hanno notizie della giovinezza del G. e della sua ...
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Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] alla morte, con l'interruzione di qualche viaggio di cui uno solo lungo, a Parigi e Londra (1828), visse nel castello di Tegel, nel quale veniva radunando una esemplare raccolta di sculture classiche. I primi scritti di rilevante peso furono di tema ...
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Letterato (Botticino 1791 - Brescia 1843). Conobbe, giovanissimo, U. Foscolo, con il quale ebbe poi frequenti contatti; fu in relazione con V. Monti. Redattore e segretario della Biblioteca italiana (1818), [...] in seguito ai moti del 1821. L'anno dopo esulò in Svizzera e a Londra; nel 1824 passò a Parigi, quindi, ospite nel castello degli Arconati, a Gaesbeek, presso Bruxelles; tornò a Brescia nel 1838. I suoi saggi (Dei Promessi Sposi di A. Manzoni, 1831 ...
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GIULIOTTI, Domenico
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a San Casciano Val di Pesa il 18 febbraio 1877, morto a Greve in Chianti il 12 gennaio 1956. Nel 1913 fondò a Siena, con F. Tozzi, una rivista, La [...] Torre, che ebbe breve durata.
Esordì con un libro di versi, Ombre d'un'ombra (Città di Castello, 1910), di un inquieto pessimismo; ma passato poi alla fede, diede al suo cattolicesimo, specie sull'esempio di L. Bloy, un atteggiamento reazionario, ...
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GRADENIGO, Iacopo, detto Belletto
Francesca Gambino
Nacque verso la metà del Trecento da Marco, della parrocchia di S. Paolo, discendente diretto del doge Pietro, e da una gentildonna di casa Contarini.
Dopo [...] aver ricoperto alcune cariche minori a Venezia ed essere stato designato, il 17 sett. 1385, podestà e capitano del castello di Mestre, il G. fu nominato dal doge Antonio Venier, con diploma datato 25 sett. 1386, provveditore in Friuli. Il G. fu ...
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Ultima opera del poeta francese Chrétien de Troyes (seconda metà sec. 12º), iniziata tra il 1182 e il 1190 e rimasta incompiuta, dedicata al conte di Fiandra Filippo d'Alsazia.
Vi si narrano le avventure [...] e un graal (tazza o vaso). Perceval non chiede alcuna spiegazione e riparte la mattina seguente; appena si allontana il castello scompare. Una fanciulla incontrata lungo la via gli rivela che la madre è morta alla sua partenza e che il signore ...
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Narratore sloveno (Poljane, Lubiana, 1851 - Lubiana 1923). Avvocato, giornalista, esponente progressista, fu deputato al parlamento austriaco. Considerato il creatore della novella paesana slovena (Med [...] storici ispirati alle vicende nazionali dei secc. 16º e 17º (Vita vitae meae, 1883; Grajski pisar "Lo scrivano del castello", 1889; Visoška kronika, 1919, trad. it. Cronaca di Visoko, 1929). La sua vena ironica è evidente nel racconto antiutopistico ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...