BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] un'oasi di conforto per tutti; per il B. poi, tanto legato agli ospiti, era quasi la famiglia. Al giungere dell'inverno il castello si chiudeva e la compagnia si scioglieva. Il B., che tra il luglio e il dicembre del 1829 si era ristabilito in salute ...
Leggi Tutto
CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] pubbl. per la prima volta da G. M. Monti: Le villanelle alla nalpoletana e l'antica lirica dialettale a Napoli, Città di Castello 1925. M. Petrini ha pubblicato le lettere "che fecero cammarata co la Vaiasseide" nel vol. Basile, Lo cunto de li cunti ...
Leggi Tutto
LALLI, Giovanni Battista
Emilio Russo
Nacque il 1° luglio 1572 a Norcia da illustre famiglia. In quella città dovette svolgere i suoi studi, sembra con esiti lusinghieri, dimostrando una notevole precocità [...] nell'amministrazione pontificia. Fu prima al governo di Montesanto, quindi a Trevi, a Foligno, a Osimo e a Città di Castello, in un percorso privo di svolte significative e reso più difficile dal sopravvenire di una precoce sordità. In una missiva ...
Leggi Tutto
BIANCO da Siena
Franca Brambilla Ageno
Fu il più fecondo autore di laudi del movimento dei poverelli di Cristo, fondato tra il 1360 e il 1362 dal mercante senese Giovanni Colombini e divenuto poi la [...] in Italia nei secc. XIII e XIV, a c. di G. Mazzoni, Firenze 1905, pp. 168-170; G. Manneschi,B. da Lanciolina, Città di Castello 1910; V. Deudi, I Gesuati e il loro poeta B. da Siena, in Bull. senese di storia patria, XVIII (1911), pp. 396-412; L ...
Leggi Tutto
BENEDETTI, Giulio (Arrigo come nome d'arte dal 1933)
Renato Bertacchini
Nacque a Lucca il 10 giugno 1910, da Luigi, rappresentante di commercio e Linda Agatoni; la madre, donna forte e volitiva, contava [...] 61). La guerra pensata come festa e avventura dalla trasfigurante memoria infantile, la frequenza delle elementari in un castello delle Mura, a S. Pietro ("stanze comodissime e per noi scolari piacevolissime, avendo poco di scolastico"), la inquieta ...
Leggi Tutto
LAPPOLI (Pollio Lappoli, Pollastra, Pollastrino, Pollio Pollastrino), Giovanni
Giovanna Checchi
Nacque ad Arezzo, da Giuliano di Bernardo, nel 1465. Al cognome Pollastra, con cui fu noto e che era usato [...] patrizie aretine con l'appoggio degli esuli fiorentini di parte medicea e di Vitellozzo Vitelli, signore di Città di Castello che - dopo l'esecuzione, sotto l'accusa di tradimento, del fratello Paolo, condottiero al servizio dei Fiorentini per la ...
Leggi Tutto
Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] , che proibì al poeta di occuparsi ancora di lettere. S. fuggì allora da Stoccarda e trovò infine rifugio nel castello della signora di Wolzogen a Bauerbach in Franconia, dove fiorì l'idillio con Carlotta di Wolzogen, figlia della sua protettrice ...
Leggi Tutto
Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] meritare palese un simile patronato, in casa del padre di Gertrude e in quella di Egidio, nel convento di Monza e nel castello dell’Innominato, sotto il portone del vicario di provvisione e fra le orde dei lanzichenecchi e coi monatti, e per un altro ...
Leggi Tutto
romanticismo
Sergio Parmentola
Antonella Sbrilli
L’arte come espressione del sentimento
Nato in Germania e in Inghilterra alla fine del 18° secolo, il movimento romantico si diffuse in Europa nei primi [...] termine acquistò un significato positivo. Romantiche furono definite le emozioni destate da paesaggi, come terre selvagge e desolate, mari burrascosi, castelli isolati in notti buie e tempestose, antiche rovine. Si diffusero i romanzi neri (come Il ...
Leggi Tutto
DOTTI, Bartolomeo
Angelo Pellegrino
Nacque nel Bresciano, probabilmente nel 1651, da Pasquino e da Ottavia Vinacesi.
Fin da giovanissimo manifestò particolare inclinazione per la poesia e lo studio [...] vizi e costumi corrotti, ma dal D. piuttosto considerate armi d'attacco contro precise persone a lui invise.
La prigionia nel castello di Tortona si protrasse per molti mesi, durante i quali soltanto lo scrivere gli fu un po' di conforto. Alla fine ...
Leggi Tutto
castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...