LOMELLINI, Carlo
Riccardo Musso
Quintogenito della numerosa prole (diciassette figli, di cui dieci maschi) di Napoleone e Teodora Di Negro, il L. nacque intorno al 1360, probabilmente a Genova.
Ricordato [...] incarichi diplomatici, nel 1427 ottenne dal duca, per la durata di dieci anni, il governo di Ventimiglia e del vicino castello della Penna, parti integranti del territorio genovese, a garanzia di un credito di 3000 lire da lui vantato nei confronti ...
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GRILLO, Antonio
Enrico Basso
Nacque da Sigismondo verso la metà del sec. XIV, appartenne a una importante famiglia dell'aristocrazia genovese, di tradizionale orientamento ghibellino, costantemente [...] con Milano o con la Francia - il doge ricorse all'espediente di vendere al G. per il prezzo di 9000 fiorini il castello di Lerma, situato in posizione strategica nell'Oltregiogo presso Ovada, che solo nel 1385 i Doria avevano venduto al Comune per la ...
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DI NEGRO, Enrico
Giovanni Nuti
Nacque alla fine del sec. XII a Genova da Ansaldo e Beatrice Lomellini.
Nel 1216 è ricordato un suo zio, Bonvassallo Lornellini; suoi fratelli furono Pietro, Giacomo, [...] coniata a Genova. Secondo il Federici, che cita un documento relativo a quell'anno, il D. ebbe la signoria su metà del castello di Pianola, diviso coi marchesi di Ceva.
Egli morì prima del 1264, perché in questa data i suoi eredi locarono al notaio ...
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BORROMEO (Bonromeus, Borromaeus), Filippo
Giorgio Chittolini
Nacque a Milano il 23 genn. 1419 da Vitaliano e Ambrogina Fagnani. Fu lo stesso duca Filippo Maria Visconti (di cui Vitaliano era allora [...] manu propria e apponendo il sigillo, il 15 gennaio; il 21 successivo il B. ratificava il documento nel suo castello d'Arona. I Borromeo ottenevano così conferma di tutte le concessioni avute da Filippo Maria Visconti e dalla Repubblica ambrosiana ...
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BICHI, Bonico (Bico)
Giulio Prunai
Nacque in Siena nei primi anni del sec. XIII da Mainardo di Ranuccio, appartenente a famiglia dell'Ordine dei Grandi (di essa il B. si può considerare il capostipite, [...] con altri banchieri cittadini, numerosi prestiti al Comune per la guerra contro Firenze e Montalcino e per l'acquisto del castello di Montorsaio. La sua attività finanziaria non gli impedì di partecipare, con i cavalieri del proprio terzo, alle ...
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INGHIRAMI, Fabio
Michelangelo Salpietro
Nacque a Sansepolcro, nell'Alta Valle del Tevere, il 24 ott. 1920, da Pio e Laura Menci, in una famiglia di antica nobiltà. Ammesso all'Accademia navale di Livorno, [...] e grand'ufficiale (1978) al merito della Repubblica, il 9 luglio 1983 fu nominato cavaliere del lavoro.
L'I. morì a Città di Castello il 18 apr. 1996.
Fonti e Bibl.: Per ricostruire la figura imprenditoriale dell'I. di sicuro impiego e rilevanza è la ...
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LEFEBVRE, Ernesto
Anna Dell'Orefice
Nacque a Napoli il 20 nov. 1817, secondogenito di Carlo e di Rosanna Lefebvre, figlia del cugino Isidoro.
Il padre Carlo (1775-1858), nativo di Pontarlier, in Francia, [...] di carattere biografico in: A. Lauri, Carlo Lefebvre e l'industria della carta nella valle del Liri, con un'appendice sul Castello di Balsorano, Sora 1910; Id., Diz. dei cittadini notevoli di Terra di Lavoro antichi e moderni, Sora 1915, pp. 98-100 ...
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CAVALLI (Caballis, Cabal, vom Ross, Härpfer), Antonio (di, de)
Alfred A. Strnad
Apparteneva con tutta probabilità a una famiglia residente a Venezia o in Terraferma, ma non è possibile stabilire con [...] a consegnare Castel Pietra presso Beseno: in vista dell'imminente conflitto con la Serenissima non era tollerabile che questo castello di confine si trovasse in mano a un veneziano. Anche se non è possibile provare l'esistenza di un tradimento ...
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BUONACCORSI, Lapo
LLuzzati
Figlio di un Giovanni di Bonaccorso, esercitava la mercatura come fattore della compagnia fiorentina dei Bardi già prima del 1310: Negli anni successivi percorse, con ogni [...] trafficava, alle dipendenze della compagnia degli Acciaiuoli, nel Regno di Napoli, dove acquistò nel luglio del 1313 la metà del castello di Casanova, ed ottenne quindi dal re Roberto, nell'agosto del 1315, l'esenzione dalla metà dei suoi obblighi ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] , in una tenuta modello. Era ormai un grande proprietario; ma non lasciò gli studi economici. Nel 1885 uscì a Città di Castello il suo primo volume Moneta e prezzi. Subito dopo si accinse a ricavare dal testo delle lezioni di scienza delle finanze ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...