Fisiologo (Città di Castello 1877 - Firenze 1960); prof. all'univ. di Firenze (1923-47); socio nazionale dei Lincei (1947). Ha dato contributi sulla fisiologia del cervelletto e dell'apparato vestibolare [...] e, in campo biochimico, sull'assorbimento degli acidi e dei grassi, sugli enzimi e sulle vitamine. Si è inoltre rivelato garbato narratore in Mezzo contadino (1952), in novelle per ragazzi e in favolette ...
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Medico e naturalista (Città di Castello 1514 - Roma 1572); professore di medicina pratica nell'univ. di Roma fino al 1568; archiatra del papa Giulio III. Scrisse varie opere di argomento medico: De crisibus [...] (1558); De urinis (post., 1587); Variae lectiones de re medica (post., 1588); ma la sua fama è affidata soprattutto alla grande opera: Aquatilium animalium historiae (1554). In essa sono descritte novantadue ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] su di lui, lasciando isolato Giuda. Ma in questo periodo l'attività di L. fu varia e molteplice: dalla decorazione del Castello Sforzesco di Milano (sala delle Asse, ampiamente restaurata, ma di cui nel 1950-55 è stato posto in luce un ampio tratto ...
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MANELFI, Giovanni
Saverio Franchi
Nacque a Monterotondo nel 1581 da un'agiata famiglia proveniente dal castello di Salisano in Sabina. Non è noto il nome del padre (forse Andrea, meno probabilmente [...] solo dagli studi di M. Malpighi. Il libro sull'elleboro nacque dai dibattiti con l'amico ed ex compagno di studi P. Castelli, celebre botanico, che nel 1622 pubblicò anch'egli una Epistola sull'elleboro indirizzata al M. e a E. Cleti. Nel De febribus ...
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BORGARUCCI
Luigi Firpo
Famiglia distintasi nel sec. XVI con vari personaggi, originaria di Canziano in Umbria, già castello di Gubbio, ma appartenente al ducato d'Urbino. Negli anni fra il 1520 e il [...] 1540 vi nacquero da Carlo, di ignota professione, i fratelli Bernardino, Giulio, Prospero e Borgaruccio. Al primo, che era dottore di leggi, Prospero dedicò nel 1565 il suo trattatello De peste; si trovava ...
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ANTONIO di Guccio della Scarperia
Concetta Magliocco
Figlio del maestro Guccio di maestro Marsillio, ambedue medici, nacque a Scarperia, castello fiorentino, tra il 1350 e il 1352. Il 9 dic. 1374 seguì [...] il padre e il fratello Matteo a Firenze, dove ottenne la cittadinanza e dove, forse, insegnò medicina. Nel 1377 fu a Bologna come lettore di medicina; dopo di che, per ben dodici anni non se ne ha quasi ...
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GALLINI, Stefano
Alessandro Porro
Nato a Venezia il 22 marzo 1756 da Girolamo e da Angela Soffietti, dopo la prima formazione nel seminario ducale di S. Nicolò di Castello, passò all'Università di Padova, [...] dove studiò dapprima filosofia, sotto la guida del cartesiano padre somasco D. Barbarigo, e successivamente medicina. Formatosi alla scuola dei grandi maestri dell'Università patavina, tra i quali G. Dalla ...
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Chirurgo (Chaumont-en-Bassigny 1646 circa - Avignone 1722); si occupò anche di igiene, malattie veneree, cosmesi, ecc. Divenne chirurgo dei reali di Francia, ma fu poi imprigionato per dieci anni nel castello [...] di Angers, per aver fondato un falso ospedale per stranieri, in realtà luogo di malaffare ...
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CACCINI, Ugolino (Ugolino da Montecatini)
Juliana Hill Cotton
Nacque a Montecatini intorno al 1345-46, da Giovanni di Caccino e da Bellina.
Il padre, cittadino ragguardevole, che era stato nel 1330 tra [...] rappresenta il testo steso dal C. tra il 1406 e il 1410 e poi rivisto nel 1417, per essere divulgato, a Città di Castello; ad esso, mentre era a Perugia nel 1420, il C. aggiunse come appendice l'opuscolo di Matteo di Piantinone sui bagni di Pozzuoli ...
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Medico e uomo politico francese (Milano 1803 - Porta d'Ampugnano, Corsica, 1877); segretario dell'ex re Luigi Bonaparte, di sentimenti liberali, dovette, nel 1831, abbandonare l'Italia. Amico del futuro [...] Napoleone III, dal 1840 ne condivise la reclusione nel castello di Ham e nel 1846 fu condannato per averne favorito l'evasione. Divenuto questo imperatore, C., suo medico personale, fu deputato, poi (1867) senatore; nel 1858-60 fu tramite segreto di ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...