COLONNA, Agapito
M. Dyikmans
Era, come risulta dal suo testamento, figlio di Giacomo detto Sciarra del ramo di Palestrina della famiglia, il noto protagonista dell'oltraggio di Anagni, e non suo nipote [...] prima rientrò a Trastevere, poi riattraversò l'Isola Tiberina e si recò alla residenza del Colonna. Questi gli offrì rifugio nel castello di Zagarolo. Roberto di Ginevra parti di notte; prima di lasciare Roma sembra avesse detto a un suo familiare ...
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PIETRO di Lucedio
Maria Pia Alberzoni
PIETRO di Lucedio (Pietro di Magnano). – Appartenente a una famiglia della feudalità vescovile vercellese (cfr. nel 1185 «Obertus de Magnano, frater predicti abatis»), [...] 20 luglio 1191 Alberto e Pietro sentenziarono a favore della cattedrale genovese di S. Lorenzo, contro la chiesa di S. Maria di Castello; tra il 1195 e il 1198 fu la volta della canonica di Oulx, che ottenne ragione contro il monastero di S. Giusto ...
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BERNARDO da Parma
Roberto Abbondanza
Nacque al principio del sec. XIII (possibile anche la fine del sec. XII) da una famiglia probabilmente di piccola nobiltà feudale, che traeva il nome da una località, [...] B. e gli affidò delicate incombenze, come quella trasmessagli con bolla dell'8 sett. 1264 di immettere nel possesso del castello di Carpi quel Manfredo, vescovo di Verona, che, rettore della Marca anconitana, per la sua fedeltà alla Sede apostolica ...
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BARBIERI, Filippo (Barberi Filippo, Philippus de Barberis, Philippus Siculus)
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Nato a Siracusa intorno al 1426, ancor giovane il B. entrò a far parte dell'Ordine dei domenicani, presso il locale convento [...] domenicana di Sicilia: notizie storiche documentate, Catania 1937, pp. so, 69-72, 153, 173-175, 196, 297; T. De Marinis, Il Castello di Monselice, Verona 1941, pp. 40 S.; M. Sander, Le livre à figures italien depuis 1467 iusqu'à 1530, I, Milano 1942 ...
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ANNIBALDI, Riccardo (Riccardo della Molara)
Daniel Waley
Importante membro della potente famiglia romana, l'A. prese il nome con il quale è noto abitualmente dalla fortezza della Molara vicino a Tuscolo, [...] Brancaleone nel corso del suo regime popolare, ma la morte di Brancaleone e la rapida caduta del suo successore e zio Castellano (1258) avevano reso possibile una ripresa dei feudatari. Alla ricerca di un senatore favorevole ai nobili l'A. si rivolse ...
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BONIFACIO VII, papa
Paolo Delogu
Romano di nascita, figlio di un Ferruccio, fu noto anche col secondo nome, o soprannome, di Franco, non infrequente nella Roma del sec. X. Dei suoi primi anni si ignora [...] , II, p. 45; edizione in Regesto Sublacense, n. 202, p. 244) è una conferma di una donazione fatta ad abitanti del castello di Gallicano dai due fratelli "nobiles viri" Giovanni e Crescenzio (cfr. Regesto Sublacense, n. 144, p. 195, la cui data è ...
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MARANGO, Domenico
Dario Canzian
Nato probabilmente intorno al secondo decennio del secolo XI, il M. appartenne a una famiglia poco conosciuta nel panorama prosopografico veneziano. Secondo l'Origo civitatum [...] i privilegi pontifici a favore del vescovo di Olivolo, la sede episcopale lagunare destinata a divenire la diocesi di Castello, e del monastero di S. Michele Arcangelo di Brondolo, presso Chioggia, privilegi risalenti entrambi al marzo del 1053 ...
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DURAZZO, Marcello
Matteo Sanfilippo
Nacque a Genova il 6 marzo 1633 da Cesare e Giovanna Cervetto. Sotto la protezione dello zio paterno, il cardinale Stefano, fu avviato alla carriera ecclesiastica. [...] , Secoli cristianidella Liguria, I, Torino 1843, pp. 317 s.; L. Bonazzi, Storia di Perugia dalle origini al 1860, Città di Castello 1860, p. 292; S. Bernicoli, Governi diRavenna e di Romagna, Ravenna 1898, p. 85; A. Messeri-A. Calzi, Faenza nella ...
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BIAGIO
Francesco Artizzu
Sono ignoti l'anno e il luogo della nascita di questo arcivescovo di Torres. Proveniva dalla diocesi di Nevers, dove godette di quelle prebende, che, dopo la sua elezione alla [...] ecclesiastica del giudice Costantino di Torres, che, scomunicato dall'arcivescovo di Pisa per essersi rifiutato di restituire il castello di Torres, era morto senza assoluzione; Innocenzo III incaricava B. di indagare se fossero stati veri il ...
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CESARI, Nicolò
François-Charles Uginet
Nacque probabilmente a Ciciliano (Roma) verso la fine del sec. XIV, da Sante. Gli inizi della sua carriera sono strettamente legati all'ascesa al trono pontificio, [...] stesso anno il papa gli affidò la competenza esclusiva delle cause riguardanti Salomone Bonaventura, un ebreo di Città di Castello. Nel 1430 il C. aveva ottenuto anche l'amministrazione del vescovato di Velletri, ed era commissario pontificio per ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...