Nobile romano (sec. 13º). Nel suo castello di Astura, a S di Anzio, si rifugiò Corradino di Svevia dopo la sconfitta di Tagliacozzo (1268), per fuggire in Sicilia. Ma F., fattolo prigioniero, lo consegnò [...] agli Angioini ...
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Elemento della fortificazione, spec. di piccolo castello, staccato dalla cinta muraria, generalmente più basso di questa ed eretto davanti a una porta, per difenderla dal fuoco e dagli assalti del nemico. [...] Il nome sussiste tuttora per indicare genericamente un elemento fortificato avanzato a cuneo verso il nemico e destinato a una prima protezione di punti di particolare importanza ...
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Giornalista, uomo politico e letterato svizzero (castello di Wildenberg, Zernez, 1815 - Paspels 1902). Redattore in gioventù di varî giornali, poeta lirico e drammaturgo (scrisse un dramma sul suo antenato [...] Pompeius), fu presidente del Gran consiglio nel 1853 e membro del Consiglio federale dal 1856 al 1872 (con brevi interruzioni). Scrisse anche opere storiche, fra le quali Das alte Rätien (1872), Die currätischen ...
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GIANFIGLIAZZI, Niccolò
Vanna Arrighi
Figlio di Castello (Tello) di Cafaggio, nacque nell'ultimo quarto del sec. XIII a Firenze o ad Avignone, dove il padre aveva impiantato una filiale della sua compagnia [...] furono dati per cinque anni i proventi del "chastello di San Lorenzo e tutta la castelaneria d'Ugenza e l'apartenenza, e 'l castello e la castellaneria e 'l pedagio e la gabella di San Latieri in Vienese" (Sapori, 1945, p. 96). Nell'assumere la guida ...
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Uomo politico francese (La Brenne 1767 - castello di Mésangeau, Maine-et-Loire, 1839). Emigrò nel 1791 in Germania, a Coblenza, arruolandosi nelle truppe del principe di Condé. Una volta rientrato in Francia, [...] si legò ai rivoluzionarî vandeani. Deputato alla seconda Restaurazione (1815), ultrarealista fanatico, fu il capo del gruppo più intransigente dell'estrema destra e ministro dell'Interno (novembre 1829) ...
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Maresciallo di Francia (Mostaganem, Algeria, 1856 - castello di Amancet, Tarn, 1942). Generale di divisione nel 1913, operò in Marocco alle dipendenze del maresciallo Lyautey; alla vigilia della battaglia [...] della Marna, divenne comandante d'armata e nel 1916 comandante delle armate dell'est, poi del nord. Quando la grande offensiva tedesca del 27 maggio 1918 ebbe travolto le difese dello Chemin-des-Dames, ...
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Diplomatico e scrittore francese (Pietroburgo 1888 - castello di Ormesson, Marne, 1973). Proveniente dal giornalismo militante, collaborò al Figaro e al Temps. Fu ambasciatore presso la Santa Sede (1940), [...] quindi in Argentina e in Cile (1945-48) e di nuovo presso la Santa Sede (1948-56). Dal 1956 fu accademico di Francia; dal 1964 al 1968 presiedette il consiglio d'amministrazione della radiotelevisione ...
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Famiglia principesca austriaca, così chiamata dal castello di Starhemberg (orig. Storchenberg) nell'Austria Superiore, la cui origine è documentata fin dal sec. 12º. Da Erasmus di S. (1493-1560) derivarono [...] tre linee: le minori si estinsero nel 1643 e nel 1857, mentre la principale, che ebbe per capostipite Rüdiger (1534-1582), ottenne successivamente la dignità di conti (1643) e di principi dell'impero (1765). ...
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Generale, letterato e astronomo (Bologna 1603 - castello di Panzano 1664). Senatore (1628) e gonfaloniere di Bologna (1630), partecipò alla guerra dei Trent'anni, comandò le galee pontificie e nelle guerre [...] di Castro fu uno dei comandanti delle truppe pontificie. Fu prodigo di aiuti verso alcuni giovani studiosi tra cui G. Montanari e G. D. Cassini, per suo tramite chiamato alla cattedra di astronomia a Bologna ...
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Uomo d'armi francese (Ancenis 1389 - castello di Nesle, Somme, 1439), noto come maréchal de Rochefort. Figlio di Jean, fu governatore di Saint-Malo, e maresciallo di Francia dal 1417. Accompagnò Giovanna [...] d'Arco a Orléans e si segnalò nella difesa di Saint-Denis (1435) contro J. Talbot, ma venne sconfitto. Conquistò poi Dieppe (1435) e Harfleur (1437). Fatto prigioniero da Guillaume de Flavy governatore ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...