Letterato, nato a Fortuna (Murcia) verso il 1570 e morto nel 1642. Professore di umanità a Cartagena e di grammatica nel collegio di San Fulgenzio di Murcia (1601), fu storico, erudito e famoso precettista. [...] de la muy noble y muy leal ciudad de Murcia (Murcia 1617), purtroppo macchiati dall'influenza di false cronache, compose liriche in castigliano, una Epopeya del Cid rimasta incompleta, versi ed epigrammi latini sullo stile di Marziale; tradusse in ...
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Titolo di un importante corpo di leggi, intitolato originariamente Liber iudiciorum. Voluto dal re visigoto Chindasvindo, fu portato a termine da suo figlio Recesvindo (intorno al 654), affinché i due [...] visigoti e molti passi della Lex Romana Wisigothorum.
Il re Ferdinando III di Castiglia e Léon, liberata buona parte della Spagna dal dominio musulmano, fece tradurre in castigliano il Liber iudiciorum, che prese il nome di Fuero de los Jueces (dal ...
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CERRUTI, Valentino
Enzo Pozzato
Nacque a Crocemosso di Biella il 14 febbr. 1850, terzogenito di Agostino e di Angela Maria Cerruto. Conclusi brillantemente gli studi liceali e conseguita una borsa di [...] in ingegneria civile con il massimo dei voti.
In quella sessione di laurea risultò primo il C., mentre fu secondo il Castigliano, che aveva presentato la dimostrazione del teorema del minimo lavoro del generale L. F. Menabrea. Sia il lavoro del C ...
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Poeta catalano (Campanet, Maiorca, 1881 - ivi 1958), sacerdote. Pubblicò varie raccolte di poesie in catalano (Lliris del Camp, 1909; A sol ixent, 1912; A sol alt, 1924), scritti a carattere religioso, [...] (2 voll., 1949-62). Notevoli le sue traduzioni, tra le quali spiccano le opere complete di Virgilio. In castigliano ha lasciato moltissimi articoli su svariati argomenti e opere di maggior impegno, tra le quali: Itinerario sentimental de Poblet ...
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Nato nel 1155, successe, fanciullo, a suo padre Sancio III, rimanendo sotto la tutela di Gutierre Fernandez de Castro. La famiglia dei Lara, non vedendo di buon occhio la preponderanza dei Castro, provocò [...] Aragona al conte-re Alfonso succedeva il figlio Pietro il Cattolico, il quale si affrettò a mutar politica e si unì al re di Castiglia, obbligando anche il re di León, Alfonso IX, a far pace con lui; l'accordo fu suggellato dalle nozze di quel re con ...
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Poeta e bibliofilo maiorchino, nato a Palma di Maiorca il 16 maggio 1825, morto a Barcellona il 6 giugno 1897. Dopo aver seguito le scuole di umanità a Palma, si recò a Barcellona dove, sotto la guida [...] si dedicò col più vivo amore allo studio delle lettere e alla poesia. Nelle sue prime composizioni poetiche usò il castigliano, ma divenuto poi entusiasta fautore e animatore del rinascimento catalano, scrisse soltanto nel nativo idioma. Dal 1850 al ...
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Letterato e pubblicista spagnolo, nato a Barcellona il z8 settembre 1882. Si conquistò rapida fama come scrittore catalano. Dalla sua brillante attività giornalistica uscì il Glosari (1906), il cui contenuto [...] d'Estudis Catalans. Spirito irrequieto, dopo il 1920 si staccò dal gruppo catalanista e si fece scrittore castigliano. La sua opera, sul fondamento di larghe esperienze, specialmente francesi, ondeggia continuamente, con un bisogno di sistemazione ...
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Secondogenito di Alfonso VII re di Castiglia e di León, alla morte del padre (1157) ebbe il regno di León. Buona parte dei trent'anni del suo governo impiegò in un'inutile lotta contro la Castiglia, toccata [...] dissidî fra gli aspiranti alla reggenza. F. invase il paese e si atteggiò a vero re; ma allora scoppiò la reazione nella Castiglia; Alfonso riconquistò le fortezze occupate dallo zio, e poi lo costrinse alla pace nel 1180. Nello stesso tempo F. fu in ...
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Figliuolo dell'ebreo convertito Paolo di Santa Maria, vescovo di Burgos, gli successe in quella diocesi (1435). Fu consigliere del re Giovanni II e suo ambasciatore in diversi paesi, ed emerse fra i padri [...] meritando un bell'elogio da Enea Silvio Piccolomini. Ricca la sua produzione letteraria. Tra le opere in latino e castigliano, in gran parte ancora inedite, ve n'ha di poetiche, teologiche, morali, giuridiche, esegetiche, storiche. Degna di menxione ...
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Poeta catalano (Reus 1846 - Barcellona 1917). Contribuì al risveglio della letteratura e della cultura di lingua catalana con una serie di raccolte di liriche: Els cants del laletà (1860), Sospirs de l'arpa [...] (Reus 1850 - Barcellona 1880) fu scrittore e poeta, reagendo al romanticismo e tentando una poesia filosofeggiante con tendenze materialistiche. Tra le opere: Algo (1874), in castigliano, e, postuma, la raccolta Obras en prosa y en verso (1881). ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...