Poeta spagnolo (Cordova 1411 - Torrelaguna, Madrid, 1456). Nella giovinezza visse qualche tempo a Roma; fu epistolografo e cronista del re Giovanni II. Nel 1444 dedicava al re un poema, il Laberinto de [...] , e l'ascensione al Parnaso compiuta dall'autore, che là assiste alla incoronazione poetica del marchese di Santillana. Tradusse in castigliano parte dell'Iliade con il titolo di Homero romanceado. J. de M. fu il primo poeta spagnolo a porsi il ...
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Nato nel 1873, è uno dei massimi assertori del catalanismo. Fondò l'Ezquerra catalana, cioè il partito autonomista in contrasto con la Federazione anarchica iberica; e come questa era affiancata sul terreno [...] di Spagna per combattere contro il governo di Madrid; ma il gabinetto Lerroux reagisce con violenza contro il sindacalismo castigliano e contro la ribellione regionalista di C., che viene arrestato e messo in prigione. In seguito alle elezioni del ...
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Scrittore catalano, nato a Barcellona il 21 marzo 1805 e morto a Sant Gervasi de Cassoles il 9 luglio 1868. Abbandonò la carriera giudiziaria che aveva intrapreso con onore (1828-40), per darsi agli studî [...] all'estero, egli compilò una Historia de Portugal (Barcellona 1844) e una Historia de España (Barcellona 1841). Volse in castigliano il canto VII della Gerusalemme liberata (1827, ined.), l'Ettore Fieramosca del D'Azeglio (Barcellona 1835) e la ...
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GÁLVEZ de Montalvo, Luis
Mario Casella
Letterato spagnolo, nato a Guadalaiara a mezzo il sec. XVI e morto probabilmente a Palermo nel 1591. Fu gentiluomo di Enrique de Mendoza y Aragón, cui dedicò El [...] Estevan de Villalobos, Toledo 1587, p. 125) e, secondo la testimonianza di Lope de Vega (prologo all'Isidro, 1599), volse in castigliano, durante la sua dimora in Italia, la Gerusalemme Liberata del Tasso. Ma di questa e di un Libro de la Pasión, che ...
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CARAFA, Diomede
Franca Petrucci
Minore dei figli di Antonio, detto Malizia, alla cui iniziativa nel 1420 si dovette l'intervento di Alfonso d'Aragona nel Regno, e di Caterina Farafalla, nacque nel 1406 [...] in atto una violenta rappresaglia ai danni di Marsiglia. Con ogni probabilità il C. partecipò a questa impresa, come pure alla guerra castigliano-aragonese nel 1429-30 e nel 1432 alla campagna contro l'isola di Gerba.
La morte di Giovanna II (2 febbr ...
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ALLÉ, Francesco (al secolo Antonio)
Alberto Merola
Nacque a Bologna da Girolamo intorno al 1490. Divenuto francescano in quella provincia monastica osservante, fu inviato, insieme con il bolognese fra' [...] -41. Le due lettere furono pubblicate in due edizioni contemporanee, oggi rarissime, senza data.
La seconda lettera, scritta in castigliano e tradotta in italiano a Bologna da un confratello dell'A. (il testo tradotto è il superstite), è di notevole ...
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SOLER y HUBERT, Federico
Carlo Boselli
Commediografo catalano, nato a Barcellona il 9 ottobre 1839, ivi morto il 4 luglio 1895. È considerato come il rinnovatore del teatro catalano, perché è stato [...] ; La esquella de la torratxa, e infine Batalla de reynes, che tradotto in castigliano da Melchor de Palau fu premiato dall'Accademia spagnola (1888). Direttamente in castigliano scrisse: El consejero y el monarca e El cercado ajeno, che ebbero però ...
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Comunità autonoma e provincia (10.390 km2 con 630.578 ab. nel 2009) della Spagna; capoluogo Pamplona. Istituita nei confini attuali nel 1983, include la sezione più occidentale del versante pirenaico meridionale, [...] ma, alla sua morte, i suoi figli e successori finirono con il soccombere ai più forti re d’Aragona e di Castiglia, che governarono dal 1076 al 1134. La N. risorse con García V (1134-50) fino al 1234, quando fu definitivamente ceduta a case straniere ...
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Generazione del ’98 Gruppo di scrittori spagnoli operanti tra la fine del 19° sec. e gli inizi del 20° (M. de Unamuno, P. Baroja, Azorín, A. Machado), diversi fra loro per tendenze o per origini culturali, [...] il rinnovamento portarono gli uomini del ‘98 a percorrere la propria terra, e specialmente la Castiglia; una sensibilità nuova li spinse ad apprezzare il paesaggio castigliano e a evocarlo con una tecnica e un gusto che non sono lontani da quelli del ...
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RODRIGUES LÔBO, Francisco
José Pereira Tavares
Poeta portoghese, nato a Leiria non prima del 1580, morto presso Lisbona nel 1622. Seguì i corsi giuridici all'università di Coimbra; ma la sua agiatezza [...] il suo tributo al genere bucolico più tradizionale (Eglogas, 1605) e diede maggiore divulgazione al tipo lirico del romance castigliano (Romances, 1596). Ma forse l'opera sua più caratteristica rimane la Côrte na aldeia e noites de inverno (1619 ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...