Scrittore catalano, nato con ogni probabilità a Gerona verso il 1340, e morto forse a Perpignano, poco dopo il 1408. Vestì l'abito francescano e, singolarmente protetto dal re Pietro III, studiò teologia [...] suglì schemi di Dionigi l'Areopagita (1392) il Libre dels angels (Barcellona 1494), l'opera sua più diffusa e tradotta in castigliano, francese e latino, l'E. si volse all'educazione della donna col Libre de les dones (Barcellona 1495), e per la ...
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Cittadino messinese, fu ad intervalli, giudice della Curia stratigoziale di Messina dal 1273, fin quando, scoppiata la rivolta del Vespro (1282), fu proclamata la Communitas Messanae. Nell'ottobre di quell'anno [...] a quel tempo), egli cantò metrico stylo in XV libri, di cui si ha solo il ricordo attraverso lo storiografo castigliano Girolamo Zurita (sec. XVI) e il diplomatista siciliano Antonino Amico (sec. XVII), e ridusse poi in quella prosa, spesso diffusa ...
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VIGARNY, Felipe, detto "di Borgogna"
José F. Rafols
Scultore, che fu ritenuto nativo di Langres, quantunque in documenti del collegio di S. Gregorio di Valladolid si dica di Burgos. Nel 1498 si trovava [...] Francisco de Comantes. Qui il V. riesce a ottenere un adattamento delle forme importate dai marmorarî italiani al tipo dell'altare castigliano e alla tecnica dell'intaglio in legno. Si sa che nel 1535 dimorava a Toledo e si obbligava a fare 35 seggi ...
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Studioso di versioni della Bibbia, nato a Beaucourt presso Belfort (Alsazia) il 2 maggio 1843, morto a Parigi il 13 luglio 1900. Venuto con suo padre, pastore protestante, a Parigi nel 1855, vi studiò [...] risultati. Nella rivista Romania pubblicò pregevoli studî sulle versioni bibliche in provenzale e catalano (1889 e 1890), in castigliano (1899), in italiano (1894); v. bibbia. Collaborò alla Realencicl. f. prot. Theol. u. Kirche.
Bibl.: Realencicl. f ...
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COLOCCI, Angelo
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Nacque a Iesi (prov. di Ancona) da Niccolò, che apparteneva ad antica famiglia cittadina, e da una sorella di Floriano Santoni. Fortunata era il nome che il Lancellotti attribuiva [...] . della cultura ibericaa Roma, in Ricerche..., cit., pp. 154-167. Per le traduz. dal castigliano e dal catalano: J. Scudieri Ruggieri, Le traduz. di A. C. dal castigliano e dalcatalano, in Atti del Convegno..., cit., pp. 177-96. Per i codici e gli ...
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gesuiti
Gennaro Maria Barbuto
I g. occupano un ruolo di punta nell’antimachiavellismo (→) cattolico. Kaspar Schoppe, nella Machiavellicorum pars posterior, narra un episodio emblematico:
i gesuiti di [...] e poi a Madrid. In quest’ultima fase della sua vita, più che trentennale, si dedicò all’attività letteraria. A Madrid nel 1583 fu pubblicata in castigliano la biografia di sant’Ignazio, già edita in latino nel 1569, cui fecero seguito, sempre in ...
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LIVIGNI, Filippo
Mario Armellini
Nulla si conosce con certezza dei natali e della vita del L.: è tuttavia probabile che la nascita si debba collocare intorno alla metà del sec. XVIII.
Il L. è a tutt'oggi [...] testi.
Alcune informazioni biografiche sul L. sembrano potersi ricavare, per via indiziaria, dagli stessi libretti. Il castigliano, discretamente articolato e, benché caricaturale, tutt'altro che maccheronico, in cui si esprime Don Gusmano ne L ...
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SFORZA, Paolo
Giampiero Brunelli
– Nacque intorno al 1535 da Bosio II e da Costanza Farnese, figlia naturale di papa Paolo III, in un luogo rimasto sconosciuto: forse a Roma, dove la madre risiedeva [...] Álvarez de Toledo. Fu il primo a entrare in Monticelli (oggi Guidonia-Montecelio), al comando di un corpo di fanteria castigliano.
Nel 1565 partecipò al soccorso a Malta assediata dai turchi, sotto il comando dello stesso García de Toledo. Nell ...
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Toledo Città della Spagna centrale (82.291 ab. nel 2009), nella Nuova Castiglia, capoluogo dell’omonima provincia e della comunità autonoma di Castilla-La Mancha; situata a 512 m s.l.m. su un’altura granitica [...] dei cosiddetti Regni di Taifas), ma nel 1085 fu conquistata da Alfonso VI re di León e di Castiglia, divenendo poi la capitale dello Stato castigliano. T. fu per quattro secoli la città più importante della Spagna. Un forte impulso alla prosperità ...
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RIBADENEIRA, Pedro
Pietro Tacchi Venturi
Gesuita, nato a Toledo il 1° novembre 1526, morto a Madrid il 22 settembre 1611. Il cardinale Alessandro Farnese lo condusse in Roma come suo paggio nel luglio [...] nella Spagna, dove dedicò la seconda metà della vita a scrivere opere.
Come scrittore il R. trattò in purgatissimo castigliano ed elegante latino la storia ecclesiastica, l'agiografia, l'ascetica, e anche la polemica nel Tratado de la Religión ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...